Chiedetelo a Guido De Vidi

C. Penny Kuroda ‘SPOT’ CR/HOS (Summer Snow x Guttata)
Collezione Guido De Vidi. Foto 12.07.04 Diritti riservati.
…..Salve sig De Vidi, volevo congratularmi con lei per la piccola parte della sua collezione di orchidee che ho potuto osservare a sacile. Ho comprato un’oncidium, dopo la fioritura ho tagliato gli steli fiorali e adesso sono nate varie piantine. Volevo sapere se ho fatto la cosa giusta a tagliarli. Insieme all’oncidium ho comprato una paphiopedilum, dopo che il fiore è sfiorito ho tagliato lo stelo perchè un fioraio mi ha detto di fare così, volevo sapere da un esperto se ho fatto la cosa giusta. L’ultima cosa che volevo chiederle e che 2 settimana fa ho rinvasato una phalaenopsis con un terriccio specifico composto da corteccia e sfango, ho notato che quest’ultimo, annaffiandola trattiene l’acqua anche dopo averla sgocciolata ho visto che il vaso era bagnato. Non c’è pericolo che la mia orchidea muoia per il marciume delle radici? cordiali saluti e aspetterò le sue risposte con impazienza.
Guido risponde
Gentile amico/a, le chiedo scusa per non essere riuscito a pubblicare tempestivamente, i miei consigli, in merito alle sue domande.
In questi giorni, sono stato impegnato con un mio famigliare anziano e malato, e colgo quest’occasione per ringraziare medici ed infermieri del pronto soccorso dell’Ospedale Regionale Cà Foncello, per la bella pagina di sanità pubblica, da loro scritta.
Tornando alle orchidee ed alle sue domande, direi di dividere le argomentazioni in due temi:
1)- Norme comportamentali con le orchidee, dopo la fioritura.
1)- Composti per le orchidee.
Normalmente, la gran parte delle orchidee cosiddette commerciali è venduta fiorita, mentre il mercato specifico delle orchidee da collezione, propone anche e soprattutto, piante piccole e senza fiori, pertanto, il primo grosso problema del neofita con l’orchidea fiorita in casa, è, come comportarsi quando cadono gli ultimi fiori.
Lei mi parla di un’Oncidium e di varie piantine nate dopo il taglio degli steli fiorali, penso che quelle che lei chiama piantine, siano i nuovi germogli formatisi sugli pseudobulbi, ai lati opposti dei vecchi steli fiorali: in ogni modo, ha fatto benissimo perché gli steli fiorali di gran parte degli oncidium non sono rifiorenti.
Per la verità, ci sono specie d’oncidium con steli a fioritura secondaria, ad esempio, quelli a foglie equitanti, in questi casi gli steli, non vanno tolti, perché rifioriscono ed in certi casi, formano anche nuove piantine.
Lo stelo del Paphiopedilum, se la capsula non è stata impollinata e si vuole portarla a maturazione, può essere tagliato senza problemi di sorta, in ogni caso, la sua eventuale permanenza sulla pianta non reca nessun danno.
Nel merito dei comportamenti da assumere con le orchidee sfiorite, un discorso a parte, va fatto con le Phalaenopsis, che sono le orchidee rifiorenti per antonomasia.
Il genere delle Phalaenopsis, in linea teorica ed in ambiente ideale, rimane in fiore per moltissimo tempo, fiorendo a profusione e gli ibridi commercializzati non sfuggono a questa peculiarità, pertanto, alle Phalaenopsis in buona forma, non si deve recidere lo stelo, va soltanto ripulito dalle parti che nel frattempo si sono seccate. Gli steli vanno recisi alla loro base, solamente se si desidera far vegetare energicamente la pianta.
Composti per i rinvasi delle orchidee. Devo innanzi tutto precisare, sapendo di attirarmi le ire funeste dei vari venditori di miracolosi composti per orchidee, che purtroppo, è difficile trovare i giusti composti per le varie esigenze colturali delle tante varietà esistenti ed è quindi buona norma, prepararseli, dopo aver acquisito qualche conoscenza sulle necessità delle nostre orchidee da rinvasare.
Nel caso specifico della sua Phalaenopsis, orchidea epifita, il composto, deve essere molto drenante e quindi, va realizzato con buona corteccia di media pezzatura e da pochissima torba di sfagno: se lei lamenta ristagni d’acqua, sarà bene cambiare il substrato.
Durante le operazioni di sostituzione del composto, tolga eventuali marcescenze alle radici: protegga le ferite con un fungicida ed attenda un giorno con la pianta fuori vaso affinché le ferite stesse si cicatrizzino.
Ringraziandola per le sue congratulazioni alle mie piante, e sperando d’averla aiutata, le ricordo che www.orchids. it, è sempre a disposizione per far crescere il mondo delle orchidee.

10 pensieri su “Chiedetelo a Guido De Vidi

  1. Giulia

    Buongiorno Guido,
    il 21/6 mi è stato regalato un dendrobium nobile, dopo circa 3 settimane i fiori sono seccati e caduti. Ho portato a vedere la pianta e mi hanno detto che era normale e che alla comparsa di nuovi steli avrei potuto recidere i vecchi. Oggi ho tagliato una vecchia canna perchè presentava qualche foglia ingiallita, ma temo di aver sbagliato! Vicino alla vecchia canna oggi recisa ci sono due nuove piantine di circa 8-10 cm, mentre dall’altra canna si stacca un’altra piantina di 5 cm. Tra i 2 vecchi steli ne è sorto uno nuovo ora alto una 20 cm. Il mio problema è: devo tagliare anche la 2 canna sfiorita perchè la nuova alta 20cm abbia spazio per le sue foglie (attualmente è un po’ sacrificata a livello di spazi)? Non rischio di far morire la piantina che è cresciuta diramandosi dalla vecchia? Lo stelo nuovo di 20 cm va agganciato ad un bastoncino perchè cresca dritto? Sono visibili moltissime radici nel piccolo vaso (10 cm di diametro), devo rinvasare in un vaso più grande? Se sì, come?
    Scusi per la valanga di domande, ma è la mia prima orchidea: era molto bella e mi piacerebbe mantenerla in buona salute e vederla rifiorire!
    Grazie tante!
    Giulia

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    1. Guido Autore articolo

      Ciao Giulia, benvenuta nel blog.
      Le “canne” o meglio i fusti non vanno tagliati… invecchiano da soli e popo qualche anno si rinsecchiranno e sarà possibile toglierli. Siccome questa pianta tende a produrre dei “keiki” cioè nuove piantine che spuntano dai nodi dei fusti maturi, qualcuno propone il loro taglio. Io non condivido questa teoria – in natura questo non avviene.
      Piuttosto, siccome dendrobium nobile vive in ambienti soggetti al monsone secco – un periodo di assenza di piogge e temperature relativamente fresche, per evitare la sovvraproduzione di keiki è utile simulare quanto avviene in natura, cioè lasciare la pianta al secco ed al fresco – 10-15 gradi) per alcune settimane.
      il periodo di siccità si applica quando i nuovi fusti sono adulti (quando non crescono più foglie apicali).
      Le foglie dei nuovi fusti ingialiranno e poi cadranno, alla fine del ciclo quando si ricomincia a bagnare ed a fertilizzare la pianta, i fusti si ingrosseranno e dai loro nodi spunteranno le nuove infiorescenze.
      Troppo difficile?? Beh, non è certo una pianta facile da tenere in casa… questa informazione dovrebbero darla anche i venditori, ma si sa, devono vendere.
      Ad ogni modo la pianta è forte e resisterà a tutto!
      Leggi anche questo post Il tuo dendrobium è nobile?
      A presto
      Guido

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  2. ridolfi giovanni

    sono un vecchio amatore di orchidee.Possiedo unapiccola serra di 3omq. circa. Rscaldamento ad acqua. Tetto di filon, sistema di nebulizzazione con pompa da 7o atmosfere. Seguo sempre il suo sito; sarebbe un grande piacere poter fale vistita. L’età e la distanza me lo vietano,abito infatti i provincia di Pavia. Le espongo il mio probelema e se vorrà risponedere le sarò molto grato e riconoscente;in caso contrario resteremo sempre amici web. Il problema è che quando le piante sono in vegetazione e le nuove radici sono belle bianche e turgide come le innaffio (con acqua piovana che raccolgo in tanica da 2000 l.) queste dopo un giorno si seccano sulle punte. Preciso le innafiature le effettuo di primissima mattina ed a temperatura ambiente. Il ricambio D’aria avviene per apertura di finestra sul colmo e da ventilatori. Non sono ancora riuscito a risolvere questo problema. Se vorrà cortesemente darmi qualche suggerimento le sarò veramente grato.
    Le chiedo scusa per il disturbo e le porgo i miei migliori saluti. Giovbanni Ridolfi Via xx Settebre 16 27o11Belgioioso PV

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  3. Guido Autore articolo

    ciao kiwo, ho sistemato i commenti, uno era un doppione e l’ho eliminato.
    per linkare foto bisogna scrivere così:

    < a href=" testo del link chiuso da "> titolo o parola di identificazione < /a>
    attenzione: ho staccato la prima e l’ultima < per poter vedere la stringa per l'uso corretto va attaccata alla a ed alla/ Complimenti per la piantona, bellissima! Potrebbe essere varietà semialba? La provenienza è d'importazione o di garden, nel secondo caso potrebbe essere un ibrido Yamamoto. Dammi notizie, a presto Guido

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  4. Kiwoncello

    Nell’ambito delle mie “naturalizzate” (mia mania spesso fallimentare) è iniziata la fioritura di questo Dendrobium nobile di cui però non riesco ad identificare la varietà. Si tratta di pianta molto resistente e florida come vegetazione; cos’è?

    foto

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  5. name

    ciao GUIDO tutto bene a gorizia??
    noi purtroppo per reciproc impegni di lavoro non siamo potuti essere presetni. Speriamo di venirti a trovare al piu\’ presto per ammirare le tue deliziose orchidee. Con stima ed amicizia Mason Giancarlo e Betty

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