Archivio mensile:Agosto 2004

NEWS “ORCHIDEE SUL LAGO”

LA SERRA DOMESTICA, IDEA E DESIGN DELL’ARCH. PIANO, SARA’ IN VISIONE A VILLA GIULIA IL 10.11.12 Settembre

Serra Smeg sul Lago Maggiore

Dopo Colorno, Masino, e Orticola la Serra Domestica Smeg viene presentata a “Orchidee sul lago”.

Dei tre possibili microclimi che possono essere ricreati nella Serra (tropicale, temperato, desertico) è l’ambiente caldo ed umido, adatto alle orchidee, che viene proposto alla tre giorni espositiva.

La Serra Smeg, infatti, ospiterà eleganti e rari esemplari di questo bellissimo fiore, scelti per l’occasione dalla collezione “GUIDO DE VIDI”.

La lussuosa cornice di Villa Giulia, che ospita il raffinato complemento d’arredo Smeg, trasforma il prodotto in una sorta di quandro vivente, da assaporare nella penombra.

orchids – news
Nelle case Italiane, l’idea della serra domestica della SMEG, riscontra molto interesse. Penso sia pertanto utile agli amici delle orchidee, avere qualche notizia nel merito.

Mi è capitato di vedere per caso, quest’idea di serra per la casa e mi ha subito colpito, perché a prescindere dalla sua eventuale funzionalità e costo, il progetto della serra SMEG, tentava comunque, di dare una risposta professionale alla diffusa esigenza di godersi in casa la natura, in un insieme piacevole.
Questa mia curiosità, mi ha portato ad approfondire le caratteristiche del prodotto con la dott.sa Terenziani, responsabile commerciale, con la quale ho avviato un dialogo molto costruttivo.
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Il corsivo

ECHELON: IL GRANDE FRATELLO.

Con un filo d’umorismo, dedico questo corsivo, a Giulio e Claudio.
Per collocare bene la storia, torna utile fare una piccola premessa.
Il sito internet Giardinaggio.it, organizza un interessante forum di discussione, con uno specifico settore dedicato alle orchidee. La scorsa settimana ho aderito anch’io e come si usa fare in queste circostanze, mi sono subito presentato. Chi ti trovo, a darmi, si fa per dire, il “benvenuto?” GIULIO! Sì Giulio il moderatore, e Consigliere Nazionale AIO ecc.
Il tono del benvenuto, è stato questo: “toh arriva ECHELON in persona”. Come definire questa frase, è ardua impresa, certo non mi ha fatto piacere.
Mi è venuto spontaneo pensare ad una confusione di ruoli: il “grande fratello” per antonomasia, il controllore silenzioso, vede pericoli e spionaggio da tutte le parti. Nella speranza che tutto finisse lì, non ho dato seguito. Non è stato così, perché come risposta al mio primo post sulle orchidee, spunta un secondo “fratello”: Claudio, iscritto anche lui nella m-list del moderatore Giulio. Questi, parla d’etica, d’educazione e malcelando disinformazione ed un pizzico di cattiveria nei miei confronti, senza conoscermi, trae la conclusione che siccome ho “copiaincollato” messaggi senza chiedere autorizzazione (a chi) e dopo aver saputo che la sua e solita m-list a suo tempo non aveva gradito il mio dire(mai stato iscritto), in buona sostanza non potevo essere degno di frequentare il forum. Ho replicato civilmente, pregandolo di stare al tema delle orchidee e rassicurandolo sul mio senso etico e sul livello della mia educazione, ma non c’è stato verso perché questo “fratello minore” ha ritenuto di dover replicare, ancora esulando dal tema del post. Ho invitato Claudio ad espormi i suoi problemi a mezzo e-mail personale, oppure su questo blog, ovviamente le domande, ancora latitano e pertanto appare chiaro il suo intento in questo caso sì, poco etico, di gettare pubblico discredito a titolo gratuito.
Con un corsivo e non con i post del Forum che hanno altra finalità, ma dalle pagine di questo blog che è anche strumento d’informazione, discussione ed ampia analisi di tutto quello che ruota attorno alle orchidee, esprimo le mie opinioni nel merito delle rimostranze.
Le notizie e gli argomenti trattati in queste pagine, sono sempre supportati da analisi e valutazioni documentate; proprio per questo fondamentale principio della “notizia provata”, ritengo perfettamente corretto ed anzi eticamente doveroso, riportare virgolettato, quanto scritto dai soggetti in questione.
Immaginate l’articolista che va a chiedere ogni volta, l’autorizzazione per riportare frasi rese o scritte pubblicamente? Certamente la musica cambia se sono pubblicati documenti riservati e privati: non è certamente il caso di questo Blog e questo mi pare talmente ovvio da ritenere almeno strumentale il suo accostamento ad Echelon.
Parlando un poco d’orchidee, tra persone che hanno in comune lo stesso hobby, non sono qui a chiedervi deferenza, ma, rispetto sì!
Io porto fuori della serra le mie piante, con lo spirito della condivisione e lo faccio gratuitamente: in cambio del godimento della mia intera collezione nelle varie esposizioni, chiedo soltanto un letto per dormire e la benzina per il viaggio.
Vorrei tanto vedere anche le vostre ed altre collezioni esposte in mostre amatoriali, senza aspettare che siano i vari produttori ad aprire le porte o quant’atro, magari con loro espliciti messaggi pubblicitari m-list (etica)? Anche in questo caso i produttori non c’entrano, esercitano soltanto al loro ruolo di commercianti.

PS) A tutti i visitatori di questo blog: il Forum di Giardinaggio.it, , è molto simpatico, vi consiglio di visitarlo e magari di iscrivervi.

Lc. Mari’s Song, Angraecum bicallosum… piccole perle in serra

In queste giornate di fine Agosto, vedo brillare due piccole perle in serra, eccole:

Lc. Mari’s Song
Lc. Mari’s Song ‘CTM 217’ = Lc. Irene Finney x C. Cherry Chip (1982) Registrata da Suwada Orchid (Takagi, K.)
Una deliziosa ibridazione unifoliata con grappoli di fiori consistenti e profumati.
La pianta è di medie dimensioni e fiorisce nella tarda estate.
Analizzando la genealogia di questo ibrido, che parte da un incrocio primario del 1882 fra (C. warscewiczii x L. purpurata) ed attraversa nove generazioni per complessivi 100 anni di storia, si può notare con stupore, che i colori e le forme dei suoi fiori rappresentano, per gran parte, quelle dei suoi progenitori. Fra tutti emergono ben evidenti le caratteristiche di C. intermedia (terza generazione) e della C. Walcheriana (quarta generazione). Gran bella pianta da non farsi mancare in collezione. Ibrido di facile coltivazione: basta prestare attenzione a non far marcire le sue grosse radici.

Finalmente è fiorito il mio piccolo Angraecum bicallosum
Angraecum bicallosum H. Perrier. (1938)
sezione: Perrierangraecum
Origine geografica: Madagascar
Questa piccola specie è una pianta epifita e vive sugli alberi ricoperti di muschi e licheni, delle foreste montagnose del Centro Nord, a 1000 metri d’altitudine. In natura fiorisce a Novembre, in coltivazione Agosto – Settembre.
Questa specie può essere coltivata su zattera oppure in piccoli vasi con composto di media pezzatura: corteccia e poca torba di sfagno, serra intermedia, buona luminosità, bagnature e fertilizzazioni regolari senza particolari periodi di riposo; vale, in ogni caso, la regola di diminuire le bagnature nel periodo invernale.
Le foto sono state fatte nella serra di Guido De Vidi, il 28.08.04.
Tutti i diritti sono riservati.

CRONACA DI UN RINVASO

Come rinvasare i Paphiopedilum

La collezione e coltivazione dei Paphiopedilum, , conquista sempre più ‘simpatizzanti’.
I Paphiopedilum, fra i vari generi della famiglia delle orchidacee, è forse quello che si presta di più alla coltivazione ‘domestica’, in altre parole, senza bisogno di serra. Si sa che i Paphiopedilum, sono orchidee terricole e per questo forse si adattano più facilmente a situazioni non ottimali.
In questi giorni sto rinvasando tutta la mia famiglia di Paphiopedilum, per la verità ancora incompleta, e appunto per cercare di acquisire qualche specie mancante, ho lanciato l’informazione su orchids.it e molti appassionati si sono già messi in contatto per scambi e informazioni: è stata un’inaspettata sorpresa e conto di rispondere personalmente a tutti.

Oggi, mentre sistemavo i Paphiopedilum mi è venuto in mente di mostrarvi la tecnica di rinvaso: io rinvaso i Paphiopedilum in questa maniera, che ne dite?

Sequenza delle operazioni di rinvaso del: Paphiopedilum parishii:
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Cycnoches

La forza della natura

SOTTOFAMIGLIA: Epidendroideae
TRIBÙ: Cymbidieae
SOTTOTRIBU’: Catasetinae
GENERE: Cycnoches
Cycnoches è un genere con 23 specie sparse in gran parte dell’America tropicale. Questo gruppo di orchidee, si caratterizza per i suoi pseudobulbi affusolati e lunghi, pieni di internodi, portanti foglie decidue. Dai nodi apicali si formano gli steli fiorali ricadenti.
I fiori dei Cycnoches sono unisessuati, oppure con entrambi i sessi, ma non ermafroditi. Generalmente i fiori maschili sono di più di quelli femminili si differenziano per la loro lunga colonna; inoltre, hanno i pollinia dotati di una vera e propria molla, che funge loro da motore per essere lanciati verso gli insetti impollinatori.
I due pollinia, rigidi e rotondeggianti, sono collegati ad uno stipite prolungato che alternativamente è collegato ad un viscidum rotondo. Sono piante epifite e vivono nelle foreste umide di pianura, da 0 a 600 metri d’altezza, tra i tronchi di alberi morti in decomposizione.
I Cycnoches durante il periodo vegetativo, amano temperature calde, tanta acqua e decisa fertilizzazione; terminata la fioritura, inizia il riposo che in queste orchidee è molto marcato al punto da dover sospendere qualsiasi bagnatura fino al successivo momento vegetativo.
Qualche coltivatore toglie dal vaso la pianta in riposo, elimina totalmente le radici dagli pseudobulbi e la deposita in ambiente illuminato ed asciutto in attesa del nuovo ciclo.

Cycnoches peruviana e/o peruvianum Rolfe 1891.
Sinonimo: Cycnoches egertonianum.
Luogo d’origine le foreste umide e calde del Perù; periodo di fioritura in natura, Autunno – Inverno.
Cycnoches peruviana, produce una lunga infiorescenza arquata e pendente. che può arrivare anche a 70 cm. di lunghezza.
Desidero mostrare questa fioritura perché ha dell’incredibile.
Come si può vedere nella foto, lo stelo fiorale esce dall’apice di un piccolo pseudobulbo formatosi alla stregua di keiki, con tanto d’apparato radicale, su di un nodo dello pseudobulbo giovane.
Questa accelerazione vegetativa è stata causata da un incidente di percorso, qualche mese fa lo stelo fiorale già formatosi sullo pseudobulbo di stagione, è stato brutalmente mangiato da una lumaca di passaggio. Ovviamente, venendo a mancare la possibilità riproduttiva a mezzo seme, la pianta, non essendo ancora entrata nel periodo di riposo è riuscita a formare una nuova piccola piantina che a sua volta è fiorita.
La forza della natura!! Questo post vuole elevare a valore, la voglia di vivere delle orchidee.