Spazio aperto

QUESITI DEI VISITATORI

gentile signor De Vidi
le scrivo per chiederle alcune informazioni culturali sulle seguenti piante:
Angraecum magdalenae
Renanthera coccinea
la prima mi sta dando alcuni problemi, perde delle foglie e decisamente nn sta benissimo… sto seriamente di trasferirla da vaso a zattera…la seconda cresce ma nn fiorisce….
attendo i vostri consigli…
cordiali saluti
Matteo

Caro Matteo, intanto complimenti per queste due specie che io considero interessanti.

Angraecum magdalenae:
Fra le varie specie d’Angraecum, il magdalenae è abbastanza esigente: gli errori si pagano cari perché è una pianta compatta e quindi riluttante alla stagnazione d’acqua tra le ascelle delle foglie e nel composto, inoltre è molto lenta nella sua crescita.
L’Angraecum magdalenae è una specie monopodiale (cresce in un unico podio) litofita e vive sugli altopiani del Madagascar, fra le rocce di quarzo a 700-2000 metri d’altitudine.
Nei luoghi d’origine l’Angraecum magdalenae vive in siti molto ventilati e luminosi, con periodi invernali freddi ed asciutti.
Queste caratteristiche vegetative sono molto importanti per capire l’ambientazione in coltivazione.
La mia esperienza di coltivazione mi porta a rilevare due aspetti importanti: il composto del vaso che deve mantenere sempre umide le radici ma non fradice ( bark di media pezzatura con un po’ di torba di sphagno e pezzetti di ghiaia macinata) ed un ambiente ventilato.
La pianta giovane può essere tenuta anche a media luminosità, quando è adulta e deve fiorire, trae giovamento da molta luce.
Altro accorgimento utile è quello di procurare un periodo invernale fresco ed asciutto: tenere il composto appena umido ed evitare bagnature e/o nebulizzazioni alle foglie fino a Gennaio.
L’Angraecum magdalenae su zattera mi lascia un po’ perplesso, avendone più di una pianta si potrebbe anche provare, in ogni caso ritengo che non sia un’operazione da fare alla vigilia della stagione fredda: verifica piuttosto come sono messe le radici.

Renanthera coccinea.
Questa orchidea della Papuasia è interessantissima, ma in via d’estinzione causa la raccolta smodata dei mercanti locali.
La Renanthera coccinea vive in pieno sole a basse quote fino ai 500 metri e fra le varie specie del suo genere, si distingue per sua grande crescita (anche 3 m).
Per vederla fiorire deve essere molto incespica, fertilizzata abbondantemente e posta in piena luce. Può essere coltivata in cestelli come le Vanda, oppure in vasi forati anche ai lati, in composto di bark grossolano.

X Matteo: Laelia lucasiana in crisi.

Ciao Matteo,
mi hai messo il dito sulla piaga!! Anch’io con le rupicole ho qualche conto in sospeso. La L. lucasiana che poi dicono sia la L. longipes, manca nella mia collezione, in compenso, coltivo da tempo e con alterna fortuna, la Laelia rupicola per antonomasia: L. rupestris.

La L. rupestris la coltivo attaccata ad un pezzo di roccia Carsica, posizionata in un suo anfratto naturale, apoggiata con poca osmunda e sfagno. Per qualche anno è cresciuta alla grande e poi come sempre accade, l’eccessiva sicurezza mi ha portato a trascurarla e lei piano piano se n’è andata in crisi: giù le foglie, radici secche e pseudobulbi in fase di ringrinzimento. Troppa acqua nei periodi di stasi!!! Per farla breve, mi son trovato nelle tue condizioni.
Nel tentativo di salvarla,qualche mese fa, ho ripulito la roccia ed ho riposizionato gli pseudobulbi senza radici, sempre con poca osmunda e sfagno. Dalla base di un pseudobulbo è già spuntato un nuovo germoglio da un mese e proprio oggi, stimolato dai tuoi problemi ho notato che stanno rispuntando le prime radici, speriamo bene. Comunque, le rupicole sono molto lente e quindi non demordere, certo le radici devono spuntare. Vista la stagione io proverei a tenerla qualche settimana in un sacchetto di nylon con dentro un pò di muschio vivo e la terrei abbastanza alla luce ed in una zona calda.

A proposito tu hai la serra? Senza radici non serve neanche alimentarla. Non saprei dirti altro, ciao e tienimi informato.

5 pensieri su “Spazio aperto

  1. matteo

    grazie Guido per i suggerimenti per la lucasiana/longipes… si ho una serra… Lo so che sono lente ma non credevo così tanto, la liliputana ci ha messo due mesi, questa quasi un anno e non ha ancora radici… ti tengo informato sugli sviluppi…
    ciao Matteo

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  2. Guido De Vidi

    X Matteo: Laelia lucasiana in crisi

    Ciao Matteo, mi hai messo il dito sulla piaga!!
    Anch\’io con le rupicole ho qualche conto in sospeso.
    La L. lucasiana che poi dicono sia la L. longipes, manca nella mia collezione, in compenso, coltivo da tempo e con alterna fortuna, la Laelia rupicola per antonomasia: L. rupestris.
    La L. rupestris la coltivo attaccata ad un pezzo di roccia Carsica, posizionata in un suo anfratto naturale, apoggiata con poca osmunda e sfagno.
    Per qualche anno è cresciuta alla grande e poi come sempre accade, l\’eccessiva sicurezza mi ha portato a trascurarla e lei piano piano se n\’è andata in crisi: giù le foglie, radici secche e pseudobulbi in fase di ringrinzimento. Troppa acqua nei periodi di stasi!!! Per farla breve, mi son trovato nelle tue condizioni. Nel tentativo di salvarla,qualche mese fa, ho ripulito la roccia ed ho riposizionato gli pseudobulbi senza radici, sempre con poca osmunda e sfagno. Dalla base di un pseudobulbo è già spuntato un nuovo germoglio da un mese e proprio oggi, stimolato dai tuoi problemi ho notato che stanno rispuntando le prime radici, speriamo bene.
    Comunque, le rupicole sono molto lente e quindi non demordere, certo le radici devono spuntare. Vista la stagione io proverei a tenerla qualche settimana in un sacchetto di nylon con dentro un pò di muschio vivo e la terrei abbastanza alla luce ed in una zona calda.
    A proposito tu hai la serra?
    Senza radici non serve neanche alimentarla.
    Non saprei dirti altro, ciao e tienimi informato.

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  3. matteo

    purtroppo non ho nè scanner nè fotocamera digitale… ho controllato attentamente il getto e mi sembra sano…ho una decina di getti +o- che vanno dai 2cm ai 20 cm… comunque per sicurezza lo sposto in posizione più ventilata…e lo tolgo dal lapillo…
    ciao
    Matteo

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  4. Guido De Vidi

    Matteo, ce la fai a mandarmi una foto via e-mail..piccola, del tuo Angraecum magdalenae?
    Ha più di un getto? Potrebbe essere che la base di quel getto stia marcendo? Speriamo di no! Ciao Guido

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  5. matteo

    grazie per i consigli… ho controllato le radici dell\’angraecum e sono sane, ma non mi spiego come mai molte foglie di un getto si sono ingiallite… lo rinvaso in un composto più aerato, fino ad ora era in pomice con un poco di carbone di legna…
    a presto
    matteo

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