Autunno, e le orchidee?

Il freddo autunnale è arrivato…e ci ha beccati con le orchidee ancora fuori!!

Almeno nel mio caso. Appese sotto un imponente albero di fichi ci sono ancora la Stanhopea tigrina superba var. nigroviolacea con tre belle capsule impollinate, 3 o 4 esemplari di Stanhopea oculata, un grosso ceppo di Gongora galeata, qualche Vanda e la mia vecchia colonia di Cymbidium staziona al lato esterno est della serra.
Poca roba si dirà e poi queste mie vecchie compagne hanno già superato tante prove stressanti, dalla luce eccessiva (portano i segni delle bruciature sulle foglie) alla scarsa alimentazione, oppure all’ombreggiamento eccessivo durante il periodo invernale in quanto essendo troppo generose ed ingombranti si devono accontentare di trascorrerlo sotto i bancali. Eppure anche quest’anno mi hanno regalato delle stupende fioriture (vi ricordate la foto di Alberto alla mostra di Olmi?); una è tuttora in fiore.

Per i Cymbidium va fatto un discorso a parte. Per loro, questo è il periodo buono che induce la formazione dei getti fiorali in quanto ci troviamo alla presenza di un forte sbalzo termico fra il giorno e la notte. E’ noto che i Cymbidium sono originari delle alture del Nepal dove le giornate sono molto luminose e le notti marcatamente fredde. Lascerò ancora all’aperto tutti i Cymbidium fino a Novembre inoltrato, facendo ovviamente attenzione alle prime brinate.
Gli amici orchidofili del sud obietteranno la diversità del loro clima rispetto a noi; fate le dovute parametrizzazioni con le vostre situazioni ambientali, penso che in molte zone della nostra Italia del sud si possano tenere all’aperto i Cymbidium, tutto il periodo dell’anno e creando degli spazi con terreno drenante e soleggiato, anche in giardino.
Le Phalaenopsis e le Vanda, oltre alle Cattleya non possono più rimanere fuori, quindi, prepariamo gli alloggi interni e cominciamo a riorganizzare la loro vita del periodo invernale.
Scappo: devo riuscire a riportare in serra le “profughe” prima di notte.

14 pensieri su “Autunno, e le orchidee?

  1. guido

    Matteo, dimenticavo: il doppio telo di nylon è gonfiato da un piccolo ventilatore che crea una intercapedine d\’aria coibentante. Ovviamente è un nyiln particolare \”Star-lux\” studiato apposta per serre, molto elastico e resistente alla vetrificazione invernale. Vantaggi? La tenuta termica oserei dire che quasi supera quella di un policarbonato da 10 mm. di spessore, dura abbastanza (4-5 anni) poi bisogna cambiarlo perchè a causa dell\’inquinamento atmosferico si opacizza, inoltre costa molto meno del policarbonato, che comunque non dura molto di più. Purtroppo esteticamente non è gran che…ma i ho sempre sostenuto che ho una brutta serra con tante belle orchidee.

    PS) nel mio caso il nylon si stava sbricciolando a causa dei molti buchi che la gatta di famiglia \”Kimba\” ha fatto durante i suoi camminamenti notturni.
    Appena rimetterò le foto sul blog farò un post descrittivo. Ciao.

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  2. guido

    Gianni,il mio indirizzo e-mail rimane lo stesso, ma come dicevo a Matteo, per qualche giorno sono rimasto isolato…la tua ultima l\’ho letta, più tardi risponderò a tutta la posta arretrata, ciao Guido.

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  3. ana giorno

    Ti commento che io sono di origine piemontese, per parte del mio papa, della pcia di Alessandria, il mio figlio é quello che abita vicino a Motta in Meduna di Livenza, bello paesino di campagna, grazie per la tua amabbilitá.

    baccione a tutti il club

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