Archivio mensile:Dicembre 2005

Orchidee: impollinazione e semina

Dall’impollinazione al “community Pot”: qualche nota generale.

L’impollinazione è l’atto iniziale per la riproduzione delle orchidee attraverso la semina.
Il principale elemento, che distingue le orchidee dalle altre Monocotiledoni affini (Liliíflorae) e che costituisce il valore aggiunto in termini evolutivi, del successo di questa famiglia è il ginostemio (colonna centrale che porta gli organi riproduttivi sia maschili che femminili).
Questa struttura posizionata in stretta relazione con il labello, consente il ripetersi del meccanismo di impollinazione in un gran numero di piccole varianti fondamentali per i processi coevolutivi fra orchidee e pronubi (insetti impollinatori).
L’interdipendenza di questi processi si è affinata al punto che a ciascuna specie impollinata corrisponde sempre una sola specie impollinatrice, in modo che questa funga da perfetto mediatore tra le antere che liberano il polline e lo stimma che lo riceve. Nelle orchidee, l’impollinazione può essere addirittura autogama. In questo caso gli stimmi sono impollinati dai granuli pollinici (polinodi) dello stesso fiore. In alcune specie i fiori sono fecondati anche senza sbocciare, in altre parole ancor prima che questi si aprono: tale fenomeno è detto cleistogamia (fecondazione tra il polline e l’ovulo dello stesso fiore).
In conclusione, le orchidee possiedono strutture riproduttive altamente ricercate ed affinate per mantenere integra la specie, ma nello stesso tempo, attraverso azioni di impollinazione artificiale (intervento dell’uomo) è possibile effettuare anche incroci intragenerici (impollinazione fra generi diversi appartenenti alla stessa famiglia).
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Masdevallia tovarensis: l’orchidea di Natale

Una delicata orchidea chiamata “il fiore di Natale”

Un piccolo pensiero Natalizio dedicato agli orchidofili di tutto il mondo.
La Masdevallia tovarensis è stata scoperta nella zona di Tovar, città vicina a Caracas nel Venezuela quando era ancora colonia tedesca. E’ stata descritta da Heinrich Gustav Reichenbach nel 1849, assegnandole l’epiteto di specie “tovar”, nome del luogo in cui è stata trovata per la prima volta, seguito dal suffisso latino “ensis”.

Masdevallia tovarensis foto 24.12.05 Collezione Guido De Vidi.
Masdevallia tovarensis Rchb.f 1849 sottogenere Polyantha sezione Alaticaules sottosezione Alaticaules (Krzl.) Luer 1986

Attorno a questa orchidea aleggia una storia misteriosa fatta di commerci, tranelli e drammi. Durante il periodo nel quale imperversava la mania delle Masdevallia (verso la fine del diciannovesimo secolo), questa bella orchidea dai fiori bianchi è stata importata massicciamente in Europa. Ancor oggi è una specie molto desiderata dagli orchidofili di tutto il mondo.
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Auguri

Aerangis biloba (Lindley) Schlecter 1915

Collezione Guido de Vidi
….fioritura di Natale 2005

Tempo di consuntivi, riflessioni e buoni auspici

Quello che è stato seminato è già a dimora e quel che nascerà si vedrà con la buona stagione.
Sono felice. Attorno a quest’idea di stare con le orchidee, cresce sempre più amicizia, conoscenza e passione.
Penso che questo modulo funzioni perchè non si ferma davanti al video del computer ma cerca di costruire rapporti umani veri.

Tanti auguri a tutti, ai collaboratori di questo blog, alle amiche ed amici di Orchids Club, a tutte le Associazioni orchidofile ed in modo particolare al Presidente dell’European Orchid Congress: Stefano in bocca al lupo per l’EOC di Padova!
Guido.

PS) La foto è disponibile in formato più grande e senza didascalie, se desiderate averla, inviatemi una mail