Il tuo dendrobium è nobile?

Quelle belle “canne” cariche di fiori multicolori o candidi come la neve, che fanno impazzire la Signora Maria…e non solo lei.

Questo post prende forma per merito di Chiara e del suo Dendrobium fiorito (vedi foto sotto)

Chiara, giovane fioraia con la F maiuscola, scrive…

” è con grande gioia che ti invio le foto della nuova fioritura del mio Dendrobium Nobile come promesso. Ne sono entusiasta anche perchè ho notato che i fiori sono molto più grandi e hanno anche il colore più intenso dell’anno scorso, quando lo ho acquistato. La nuova fioritura non è particolarmente abbondante ma è comunque una grande vittoria.
Ho alcune brevi domande da porti: perché quando si acquistano dendrobium di questo tipo che prima della fioritura dovrebbero perdere le foglie invece al momento dell’acquisto hanno foglie e fiori contemporaneamente? Come devo comportarmi al termine della fioritura?
Come si può notare dalla foto, nella parte dietro, uno dei pseudolbulbi che la pianta ha prodotto l’anno scorso e che non hanno ancora fatto fiore, sta ingiallendo le foglie, è normale, anche se la pianta non ha fatto il riposo vegetativo? Perché gli pseudobulbi che hanno dato fiore quest’anno sono molto più corti, ma soprattutto più grossi di quelli nuovi? E’ forse una carenza di concimazione o di luce?”

Belle domande e soprattutto, molto arguta l’osservazione sulle piante di Dendrobium nobile (cito la specie per comodità espressiva…le piante commerciali sono generalmente ibridi discendenti dal genitore famoso), che si acquistano dai venditori, le quali effettivamente sono fioritissime, ma con i fusti pieni delle loro belle foglie verdi e carnose.
Allora, come la mettiamo con i sacri testi, che a riguardo del Dendrobium nobile ci consigliano un deciso periodo di riposo secco e freddo, durante il quale devono cadere le foglie dai fusti maturi?

Prima di approfondire il tema, andiamo a rileggerci qualche vecchio post sui Dendrobium facili o difficili?Dendrobium farmeri

Dendrobium nobile e le sue ibridazioni
La specie Dendrobium nobile è diffusa in un ampio areale , che comprende una vasta estensione del Sud-Est asiatico dal Nepal, al Bhutan, al Sikkim, a Burma e parte dell’India settentrionale, dove vive ad altezze tra i 200 e i 2000 metri. Può essere inoltre trovato nel Laos, nel Vietnam, nella Tailandia del Nord, tra i 600 e 1500 metri di altitudine, raggiungendo infine anche il sud della Cina.
Gli ibridi di Dendrobium nobile derivano dalle varie specie dell’India, compreso il Nepal, la Tailandia, la Birmania e la Cina ed il Giappone. L’ibridatore storico è Jiro Yamamoto, originario del Giappone, ma coltiva ed ibrida i suoi Dendrobium nelle isole Hawaii.
Gran parte delle ibridazioni proposte da Jiro Yamamoto, sono tetraploidi, ecco alcuni nomi di suoi cultivar: Den. Comet King ‘Akatsuki’ – Den. Oriental Smile ‘Fantasy’ AD/AOS – Den. Christina ‘Princess’.

Le caratteristiche principali degli ibridi selezionati per la commercializzazione sono la bellezza dei fiori, la durata delle loro fioriture e la relativa facilità nella coltivazione.

Una bella recensione (in Italiano) dedicata al Dendrobium nobile ed ai suoi ibridi, la trovate sul sito dell’ALO – (Associazione Laziale Orchidee) a cura di Selene Cassano.

Si è detto, facilità nella coltivazione degli ibridi derivati dal Dendrobium Nobile. Per la verità, coltivare queste orchidee non è proprio come fare una passeggiata perché, a differenza di altre, richiedono due requisiti colturali unici: un periodo di grande sviluppo – caldo, abbondanti fertilizzazioni, umidità costante e luce soffusa (primavera-estate), che deve essere seguito da una fase fredda, secca e più luminosa (autunno-inverno), prima della fioritura (inverno-inizio primavera).

Quanto scritto è semplice a dirsi, ma non facile da realizzare.
In natura l’equilibrio è regolato dai monsoni stagionali ed i parametri, caldo-umido e freddo-secco hanno plasmato le piante, che vivono, fioriscono e riposano in armonia con l’ambiente circostante.

Lo studio dell’ambiente vitale del Dendrobium nobile ci aiuta a capire le sue esigenze fondamentali in coltivazione.

In natura gli pseudobulbi crescono e maturano in clima caldo ed umido, poi, il monsone secco con notti fredde, modifica quel tanto che basta le condizioni ambientali, per far riposare le piante, che in deficit d’energia si spogliano in attesa di tempi migliori, utilizzati per la fioritura…intesa come difesa della specie.

I coltivatori commerciali come si regolano? A tal riguardo trovo simpatica la spiegazione del metodo “ Yamamoto”, che, per dare il periodo freddo, porta su e giù per i monti, le sue piante.
Nelle coltivazioni commerciali, che sfornano milioni d’ibridi l’anno, le sollecitazioni ambientali sono forzate da sistemi di riscaldamento e di raffreddamento artificiali con l’aggiunta di specifiche fertilizzazioni: a noi collezionisti basta sapere, che durante la fase di sviluppo si fertilizza molto (concimi con poco nitrato) e nel periodo di riposo freddo si toglie qualsiasi nutrimento.
Ecco quindi la risposta alla domanda “ come mai quando compriamo un dendrobium nobile è fiorito ed ha pure le foglie”, le coltivazioni intensive forzano artificialmente la fase del freddo, ma mantengono anche quel tanto di bagnature, che consente alle foglie di non cadere: sostanzialmente, nelle coltivazioni intensive si imbrogliano le piante, che poi si vendicano con la povera “signora Maria”.
Le nuove vegetazioni (pseudobulbi o fusti che dir si voglia) si sviluppano e si modellano in funzione della temperatura, della quantità di luce e dell’alimentazione durante la fase di sviluppo: le piante si adeguano con molta facilità alle diverse condizioni …importante per la fioritura è il famoso sbalzo termico, altrimenti avrete tante nuove piantine da regalare agli amici e/o per gli esperimenti successivi.
Per finire, capite le condizioni essenziali per far fiorire questi benedetti ibridi, le soluzioni pratiche potete sperimentarle…e raccontarle voi, in bocca al lupo.

21 pensieri su “Il tuo dendrobium è nobile?

  1. Roberta L.

    Purtroppo per esserne certi bisogna aspettare la fioritura. Per il confronto si guardano fiori e foglie. Solo dalla foglia… e’ impossibile risalire alla specie. Comunque potrebbe anche essere un fatto naturale come dice il post ma non credo che i fusti debbano diventare molli. Per il momento, secondo il mio parere, hai fatto bene a isolarla e a chiedere consiglio. Ogni tanto fai una capatina in questo post per vedere se qualche esperto ti consiglia qualcosa.
    Un caro saluto
    Roberta L.

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  2. daniele

    vedendo le foto delle foglie potrebbe essere un nobile e forse la loro caduta potrei attribuirla al fatto che è dendrobium a foglia decidua?

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  3. Roberta L.

    Se fosse una batteriosi non saprei come aiutarti.. pero’ per l’identificazione mi permetto di darti un suggerimento: collegati a g o o g l e. In alto a sx ci sono delle scritte blu.. clicca su “immagini” poi avvia una ricerca con la parola Dendrobium. Ti usciranno tutte le immagini sul web che hanno a che fare con la parola chiave Dendrobium. A questo punto ti devi armare di tanta pazienza e sfogliare pagina per pagina e quando vedi qualcosa che ti fa dire “questa e’ la mia” clicchi sull’immagine.. spesso le immagini sono accompagnate dal nome della specie.
    Una volta che hai scoperto che piante hai, dovresti fare una nuova ricerca digitando la specie es. Dendrobium nobile. Sicuramente in qualche link si fa cenno alle tecniche colturali.
    La situazione nell’acquario e’ indicata a parer mio a piante che vivono in ambienti tropicali, quindi caldo umidi. Alcuni Dentrobium gradiscono invece temperature piu’ fredde e non particolarmente umide. Se ti va di fortuna i tuoi rientrano nella categoria tropicali, se cosi’ non fosse pero’ costringeresti le tue piante a una vita sacrificata se non addirittura al deperimento.
    Spero di esserti stata d’aiuto
    Un caro saluto
    Roberta L.

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  4. daniele

    ciao Roberta la teca è un acquario con vetri chiusi da tutti i lati tranne sopra, le piante le tengo riazate dal fondo di qualche centimetro. sul fondo lascio mezzo centimetro di acqua, ma ho una costante ventilazione per 24 ore tramite una vetola.
    Purtroppo non so che dendrobium sono, li ho comprati in una agricola già sfioritierano in offerta e malridotti. Quelle malate le ho isolate. ho um presentimento non vorrei che le marciscenze siano dovute a i batteri Pectobacterium carotovora o uno simile? Comunque grazie per i consigli..
    io ho un presentimento credo che sia un batterio

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  5. Roberta L.

    Ciao Daniele
    Cosa intendi per teca? Intendi tipo un acquario con vetri chiusi da tutti i lati tranne sopra? o chiuso completamente? Secondo me, dopo che le bagni, l’acqua non riesce ad asciugare/evaporare come dovrebbe creando ristagni e marcescenze (nonche’ attacchi fungini) specialmente nei colletti fogliari dove la foglia si attacca alle canne. Bisogna considerare poi che i Dendrobium non vogliono umidita’ costante come le phal. Il germoglio potrebbe essere marcito proprio anch’esso a causa di una ristagno d’acqua alla sua base, favorito dal luogo chiuso che non ne ha permesso l’evaporazione. Le piante secondo me devono “respirare” il piu possibile anche e soprattutto dalle radici.
    Considera inoltre che in una situazione di convivenza forzata nelle teca, se uno si prende un fungo se lo prendono tutte. Hai messo da poco un esemplare nuovo senza avergli fatto passare una quarantena in osservazione? Anche questo e’ un altro fattore di rischio.
    Un altro consiglio, sempre che tu non l’abbia gia’ fatto, e quello di vedere che tipo di Dendrobium hai, informarti sulla tecnica colturale e le esigenze per ognuna di loro, poiche’ all’interno della specie stessa esistono tecniche colturali differenti, pertanto la situazione in comune nella teca sarebbe inadeguata.
    A questo proposito ti linko questo che potrebbe esserti d’aiuto

    http://www.orchids.it/2006/03/29/il-tuo-dendrobium-e-nobile/

    Questa opinione non e’ l’opinione di un esperto ma un’opinione personale di appassionata.
    Incrocio le dita per te
    Roberta L.

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