Dendrobium anosmum

Un dendrobium fragrante, che non può mancare nelle collezioni

Collezione Guido De Vidi – foto 14.05.06
Diritti riservati

Dendrobium anosmum Lindley 1845 Sezione Eugenanthe.

Il nome anosmum è di matrice latina e significa senza profumo, ma probabilmente il signor Lindley, quando ha descritto questa specie di orchidea doveva essere raffreddato, perchè i suoi fiori emanano un intenso profumo di rabarbaro.
Le fragranze dei fiori di orchidea sono spesso sconosciute al pubblico, altresì convinto della sua mancanza.

Odori e profumi
Un giorno giunsero in visita alla mia serra, alcuni ospiti, per la verità non tutti interessati alle orchidee. In coda al gruppetto c’era anche il giovane fidanzato di una ragazza della comitiva, ad un certo punto questi, visibilmente sorpreso esclamò: ” E’ questo fiore che sa da odore?”
La mia serra è un continuo approdo di appassionati e non di rado capita, che s’incontrino orchidofili di varie provenienze. Quella volta in serra c’era anche il “vecchio filosofo”, tutto solo e totalmente intento a farsi ammaliare dalle mille particolarità esotiche. Sentita l’esclamazione del ragazzo si girò repentinamente, lo prese cordialmente sotto braccio e disse: ” Vedi giovane amico, – gli uomini e i maiali odorano, le donne ed i fiori profumano”
Il giovane annuì e, a parziale giustificazione disse: “Non sapevo che le orchidee profumassero!”


Si sa, le orchidee sono affascinanti, ma è sicuramente la fragranza dei loro fiori, l’attrazione fatale degli appassionati orchidofili.

Il profumo dei fiori è uno dei tre strumenti di cui le piante e le orchidee nello specifico sono dotate per attirare gli insetti pronubi impollinatori, gli altri due sono il colore e la forma dei fiori.

Il profumo è energia chimica
Produrre fragranza comporta dispendio d’energie e le orchidee, conoscendo le abitudini degli insetti specifici a cui affidano la loro impollinazione, decidono di profumare solamente, quando questi sono attivi: al mattino, tutta la giornata, con il caldo, di pomeriggio oppure solamente la notte.

Ci sono specie ed anche ibridi di orchidee fragranti: l’ibrido “Oncidium Sharry Baby” emana un profumo dolcissimo, la Maxillaria tenuifolia con un delizioso profumo di cocco, la Lycaste aromatica che ricorda la cannella, la Neofinetia falcata dalla fragranza vagamente sciroppata e poi, la serie delle “nottambule” fra le quali primeggia la Brassavola nodosa chiamata anche “signora della notte”, proprio per la sua propensione a profumare con il buio.

Chamaeangis harriottiana – Collezione Guido De Vidi – foto 14.05.06
Diritti riservati

Ecco ancora, la Chamaengis hariottiana che ieri notte attirava l’attenzione dei miei amici (visitatori notturni in tour digestivo del dopo cena) con il suo intenso profumo speziato.

Profumi, percezioni soggettive
Ad ogni modo, la fragranza dei fiori può apparire molto soggettiva: la gente sente i profumi al lampone, alla fragola, al rabarbaro, o al giacinto, ma la costruzione mentale di queste percezioni olfattive dipende spesso dall’immaginazione.
Ad onor del vero, la fragranza di qualche specie di Bulbophillum è un potente antidoto, per allontanare visitatori indesiderati…tanto è repellente: puzza di carne decomposta.

Il Dendrobium anosmum è una specie fragrante.
Nelle isole Hawai il Dendrobium anosmum è conosciuto anche con il nome popolare “Honohono”
Questa orchidea giunge in Inghilterra, spedita da Hugh Cuming, a cavallo degli anni 1835 – 1840 dalle Filippine, insieme a tantissimi altri esemplari vegetali ed animali sconosciuti.
Hugh Cuming (1791 – 1865) era un viaggiatore naturalista e un conchologista inglese, considerato nell’ambiente Vittoriano dell’epoca, come “il principe dei cercatori„.
Cuming nasce ad Alvington, Inghilterra dell’ovest nel Devon (contea del Devonshire) ed emigra nel Cile all’età di 28 anni, dove trova sfogo la sua passione per i viaggi e le avventure, che più tardi perfeziona nelle zone sconosciute delle Filippine ( 1836 – 1839).
Cuming intrattiene un proficuo rapporto epistolare con Charles Darwin, anche se le male lingue del tempo, considerando Hugh Cuming quasi illetterato, sostengono sia la sua segretaria a scriverle.
Cuming si è distinto anche per le sue numerose raccolte di gusci di conchiglie, una grande collezione (82.992 esemplari) è stata acquistata dal museo di storia naturale nel 1866 per £6,000. Molti impianti conchological importanti sono stati basati su questa collezione, compreso Reeve Conchologia Iconica (1843-1878, 20 volumi) ed il lessico Conchyliorum (1842-1887 del Sowerbys, cinque volumi).

Scheda
Il Dendrobium sconosciuto inviato in Inghilterra da Cuming, già presente nei giardini botanici inglesi, è studiato e descritto da John Lindley nel 1845 e lo classifica con il nome di Dendrobium anosmum e più tardi, un altro botanico Reichenbach. f. lo nomina come Dendrobium superbum.

Sinonimi del Dendrobium anosmum:
Dendrobium superbum Rchb.f. 1861
Callista anosma (Lindl.) Kuntze 1891
Dendrobium superbum var. giganteum Rchb.f.
Epidendrum caninum Burm.f. 1768
Dendrobium macrophyllum Lindl. 1839
Dendrobium retusum Llanos 1859
Dendrobium macranthum Miq. 1859
Dendrobium superbum var. huttonii Rchb.f. 1869
Dendrobium scortechinii Hook.f. 1890
Dendrobium superbum var. dearei Rolfe 1891
Callista scortechinii (Hook.f.) Kuntze 1891
Dendrobium leucorhodum Schltr. 1912
Dendrobium caninum (Burm.f.) Merr. 1921
Dendrobium anosmum var. dearei (Rolfe) Ames & Quisumb. 1935
Dendrobium anosmum var. huttonii (Rchb.f.) Ames & Quisumb. 1935

Questa grande specie epifita e pendula, con gli pseudobulbi a canna, foglie distiche e decidue è originaria della Malesia, Laos, Vietnam, Filippine, Indonesia, Papuasia e Nuova Guinea; vive sugli alberi delle foreste primarie ad altitudini non superiori ai 1200 metri.
Gli pseudobulbi di questa orchidea possono raggiungere oltre un metro di lunghezza.
E’ una specie da clima caldo umido e richiede un periodo di riposo secco (ottobre – inizio primavera) durante il quale, vanno drasticamente diradate le bagnature ed abbassate le temperature.
Il Dendrobium anosmum fiorisce in primavera, quando dai nodi degli pseudobulbi si formano gruppi di fiori color lavanda con il labello frangiato e gola tinta Borgogna.
Nelle collezioni si consiglia di coltivare questa specie su zattere esposte ni zone calde umide e luminose della serra.
Le tre fasi annuali vanno divise in concimazioni azotate (fase di crescita delle nuove vegetazioni), alto tenore di fosforo nella fase di maturazione e periodo del riposo secco con scarsi interventi nutritivi e pochissime bagnature.

Nota: questa specie di Dendrobium è molto generosa sia nella fioritura che nella produzione di “keiki”, terminato il periodo della fioritura, che dura 3 – 4 settimane, dai nodi apicali dei fusti a forma di canne pendule, crescono nuove piantine: i figli appunto o “keiki” come si suol dire.

16 pensieri su “Dendrobium anosmum

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  3. gio

    Salve ho un dendrobium superbum alba che ho messo al fresco 15°c da un pò di mesi..Mi è arrivato a casa dopo l’acquisto con le foglie un pò flosce così l’ho innaffiato (settembre circa) ..Nonostante le innaffiature le foglie sono rimaste sempr flosce.Tra l’autunno e l’inverno l’ho messo al fresco e non ho più bagnato tranne qualche volta quando le temperature salivano di molto e la pianta soffriva..Ora lo ritrovo tutto floscio con le foglie gialle e gli pseudobulbi dello stesso colore.Mi viene da pensare che si tratti di marciume perchè alla base degli pseudobulbi ho sentito del molliccio..

    Cosa mi dite?I sintomi sono riconducibili a sofferenza e marciume?

    Quali sono le temperature ideali in inverno?
    E l’ingiallimento degli pseudobulbi è fisiologico?

    Grazie

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