Archivio mensile:Giugno 2006

Ophrys lacaitae

Un gioiello nella Magna Grecia


Nome scientifico : Ophrys lacaitae Lojacono.

Sinonimi : Ophrys fuciflora subspecie lacaitae
Nome volgare : Ofride di Lacaita

Habitat : Pascoli magri, garighe, cespuglieti radi, fino a 1300 m su suoli calcarei ed asciutti.
Periodo di fioritura : marzo-giugno

Il nome della specie ricorda il botanico inglese, di origine italiana, Charles Carmichael Lacaita (1853-1933)
l’Ophrys lacaitae appartiene al gruppo dell’ Ophrys fulciflora, fu descritta inizialmente come endemica siciliana successivamnete si trovarono areali di quest’orchidea nell’Italia centro-meridionale e Malta dove è stato ritrovato un unico esemplare.
L’areale di distribuzione di questa specie raggiunge il limite settentrionale del suo areale di distribuzione nei Monti Lepini.
E’ alta 15-40 centimetri l’infiorescenza ne contiene da 4 a 10; i fiori sono caratterizzati da sepali di colore bianco con qualche sfumatura verde, lanceolati, si presentano convessi e lievemente ricurvi al indietro. I petali sono corti stretti con l’apice ottuso, di colore biancoe un pò carnosetti.
Labello giallo, giallo chiaro di forma trapezoidale, convesso, glabro tranne nella parte basale e medio laterale di con all’interno una chiazza di colore marrone con una con un H lucida e alla base presenta una vistosa appendice rivolta in alto.
Questa specie la si può osservare da Aprile a Giugno a seconda dell’altitudine a cui ci si trova.
Se si vuole fotografare questa specie nei monti Iblei il periodo più indicato è la prima settimana di Aprile.
Gli areali più belli, dove la si può trovare insieme alla Ophrys oxyrrhynchos e alla bellissima Ophrys calliantha, si possono trovare nella valle dell’Anapo, suggestiva gola dove è possibile ammirare una delle più estese necropoli d’Europa.

Portobello di Giugno

Che dite, cominciamo?

Chissà se funziona! Ad ogni modo proviamo a mettere in rete l’idea degli scambi.

La prima fase di rodaggio e di verifica sarà organizzata in questo modo:

– Sulla stringa destra del blog è attivata la voce “Utilità” e cliccando sopra “Portobello Magazine” potete entrare nella pagina dove sono parcheggiati gli annunci in arrivo. Questa pagina è curata e aggiornata dalla redazione
– Ogni mese appare un post “Portobello di…” che serve, sia per tenere in campana l’argomento, che per attivare tutte le notizie relative al tema.
– Le inserzioni possono arrivare al blog direttamente con i vostri commenti oppure con e-mail info@orchids.it
– La redazione ha scelto di non rendere pubblici i vostri dati, che vi saranno però inviati su richiesta delle parti.
– Gli scambi potranno essere organizzati direttamente fra di voi in privato oppure congelando le offerte e le promesse, in attesa del primo “Orchid-Day”utile.
– “Orchid – Day” è organizzato in due sessioni, primavera/autunno e sarà un’occasione itinerante d’incontro reale ed anche virtuale (chi non può partecipare fisicamente sarà comunque collegato al blog per gli scambi).

Perchè prevediamo una fase di prova? Prima di tutto per verificare l’utilità ed il seguito di questa iniziativa (il numero di collezionisti italiani di orchidee è molto limitato e può darsi che non si riesca nemmeno a fare gruppo), in secondo luogo, per poter capire quali modifiche implemetare sul blog.
Probabilmente va cercata una nuova dimensione, speriamo di farcela.
Non aspettiamoci grandi cose subito…come per le nostre orchidee, ci vuole pazienza e costanza.

Il primo annuncio sarà il colpo del “big -ben” di avvio. Forza!!

Rhyncholaelia digbyana

Una scoperta molto fragrante

Qualche sera fa a casa mia, complice la calura estiva che ci ha colto di sorpresa, si è deciso ci cenare all’aperto sotto l’ombreggiante sistemato davanti alla serra delle orchidee. Forse il buon menù, magari anche la musica soffusa e rilassante, certo è che il buio ci ha sorpresi ancora con i piedi sotto il tavolo. Direte voi: Che centra “Lucullo” con le orchidee? – Centra perché eravamo vicini all’ingresso aperto della serra, dal quale con l’avanzare dell’oscurità usciva sempre più intensamente una fragranza di agrumi e lilium.
La percezione di quel piacevole aroma si andava facendo sempre più intensa, tanto da invitarci a scoprirne la provenienza. Appena dentro, appesa in alto c’era una bella Rhyncholaelia digbyana fiorita,…la fragranza proveniva tutta dai suoi fiori. Siamo rimasti molto affascinati, e sorpresi, soprattutto gli ospiti increduli che un fiore potesse emanare un aroma così intenso.
Rhyncholaelia digbyana, particolare del fiore
Rhyncholaelia digbyana [Lindley]Schlecter 1918
Origine del nome di specie: in onore di Digby’s Beaked, orchidofilo inglese del diciannovesimo secolo (1800).
Sinonimi:
Bletia digbyana [Lindley]Rchb.f 1861 – Brassavola digbyana Lindley 1846 – Brassavola digbyana var fimbripetala [Ames] H.G. Jones 1962 – Cattleya digbyana hort. ex Gentil – Laelia digbyana [Lindley]Benth. 1880 – Laelia digbyana var fimbripetala Ames 1932 – Rhyncholaelia digbyana fimbripetala [Ames] Hawkes 1964
Per molto tempo questa specie è stata classificata come membro del genere Brassavola, con cui per altro condivide soltanto qualche caratteristica morfologica: antera, colonna ed ovario molto prolungati.
Questa orchidea epifita è endemica della penisola dello Yucatan, Belize, Honduras, parte del Guatemala e stati messicani di Campeche, nord-est dello Yucatan e regione del Quintana Roo, specialmente a Cancun, città affacciata sul Mare nel Messico orientale.
Si racconta che a Cancun, sulle rive collinose piegate verso il mare, le colonie di Rhyncholaelia digbyana siano tanto estese da essere considerate “piante infestanti”.

La struttura vegetativa e morfologica di quest’orchidea, ricorda le Cattleyae e ancor di più le Laeliae.

Rhyncholaelia digbyana collezione Guido De Vidi – foto 16.06.06
Si sviluppa in forma simpodiale con pseudobulbi (alti 20 – 30 centimetri), carnosi, allungati e relativamente appiattiti, con una sola foglia apicale molto spessa di colore grigio verde a volte con vaghe zone rosse o porpora.
Il periodo di fioritura varia da Maggio ad Agosto, in qualche cultivar si possono anche ottenere più fioriture progressive durante l’anno.
I fiori solitari color verde mela tendente al crema, sono molto decorativi e relativamente grandi (fino a 10 – 13 centimetri).
La caratteristica inconfondibile di quest’orchidea è indubbiamente la struttura dei suoi fiori e specialmente del labello, bianco con la gola verde ed il bordo esterno tutto vistosamente fimbriato.
Esiste una varietà, che presenta anche i petali parzialmente fimbriati ed è abbastanza rara: Rhyncholaelia digbyana var fimbripetala.
Altra particolarità di Rhyncholaelia digbyana è l’intenso profumo notturno dei suoi fiori.
La fragranza notturna dei fiori di quest’orchidea è un mixer fra il profumo degli agrumi e quello più dolce dei Lilium.
I fiori di questa specie sono fra i più profumati della mia serra; ti catturano e quando ti allontani da loro, dopo una prolungata “sniffata” devi ritornare ancora, tanto è piacevole la sensazione: pensate quanto forte è l’attrazione per i loro pronubi impollinatori, che sono le farfalle notturne.

Brevi note colturali
Rhyncholaelia digbyana è considerata pianta facile da coltivare, ma spesso i venditori si dimenticano di porre l’accento sulla difficoltà a farla fiorire in coltivazione.
In natura questa specie trova il suo ambiente di sviluppo vivendo da epifita sui cactus, in zone molto luminose e caratterizzate da periodi di siccità prolungata: in coltivazione nelle nostre zone temperate è molto difficile dare tanta luce, soprattutto durante la stagione invernale e quindi dura molta fatica a farla fiorire fiorire.
Ad ogni buon conto provar non nuoce, può essere coltivata sia in vasi, che su cestini o zattere: importante garantire quanta più luce possibile e decise asciugature fra le bagnature.

Le modalità di nutrimento possono rientrare nella norma prevista per le Cattleyae: estate 20.20.20 ogni 15 giorni (un grammo di fertilizzante solubile x litro d’acqua), dosi che vanno ridotte a metà nella stagione invernale.

Ibridazioni
All’inizio di questa scheda si è scritto che questa specie, già nota con il nome di Brassavola è stata trasferita nel genere Rhyncholaelia, ad ogni buon conto il vecchio appellativo va ancora tenuto in mente quando ci si trova alla presenza di ibridi intergenerici perché sono moltissimi i discendenti di questa specie registrati con la “B” di Brassavola – Bc. (Brassocattleya) e Blc. (Brassolaeliacattleya). Chissà quale botanico troverà il coraggio di modificare i nomi di migliaia di ibridi fra i quali, uno dei più famosi è senza dubbio Blc. Ports of Paradise
Questo ibrido è stato ottenuto incrociando: Blc. Fortune x Rhyncholaelia digbyana (1970).
Blc. Fortune discende a sua volta da 4 specie di Cattleya: (C. bicolor, C. dowiana, C. eldorado e C. warszewiczii) e da 2 specie di Laelia (L. tenebrosa e L. xanthina).

Portobello

Prove generali

Spazio dedicato allo scambio delle nostre piante di orchidee in esubero ed alla ricerca di quelle che ci mancano.

Le orchidee sono trovate dai cercatori, battezzate dai botanici e commercializzate dai venditori, spiegate dagli esperti ed infine coltivate dai collezionisti; categoria quest’ultima sempre in conflitto con problemi economici, tecnici e scientifici.
Pertanto l’anello debole della catena è senza dubbio quello del collezionismo.

L’idea di creare uno spazio web dedicato alle occasioni di scambio fra collezionisti è quindi molto utile, ma affinché non risulti un fuoco di paglia, va studiata una formula che la alimenti e la faccia diventare vincente.

Diciamo pure la verità: nel fantastico mondo delle orchidee la vera sfida fra le maliarde ed il malcapitato orchidofilo si materializza inevitabilmente con quel reciproco legame chiamato “collezionismo”.

Ecco quindi la necessità di organizzarci la nostra “non facile” passione affinché diventi più abbordabile anche economicamente, ma non solo.
Nel passato, l’associazionismo canonico si è dimostrato un buono strumento organizzativo, ora la tecnologia ci mette a disposizione molto di più, non da ultimo “internet”, che si rivela assai efficace per la nostra passione.
Lo spazio virtuale messoci a disposizione dal web interattivo, può risultare producente se coniugato con occasioni d’incontri reali.

Idee e proposte.
L’organizzazione “autogestita”, perdonatemi il termine obsoleto, va messa appunto con le idee di tutti; innanzi tutto lo spazio degli scambi non si deve limitare alle piante, ma a tutto quello che serve alla coltivazione delle orchidee, tecnologia e divulgazione scientifica comprese.
Nella sostanza, questo spazio web deve essere un contenitore trasparente dove si deposita virtualmente e dove si cerca quello che non si ha nella collezione, con le stesse modalità con cui si opera in banca.

Che ne dite? Possiamo chiamarlo “Portobello”.
Portobello sarà interattivo (la soluzione tecnica la metteremo appunto) e potrà avere due tipi di dinamicità:

1 – Trattativa immediata: “Tizio” contatta “Caio” privatamente (scambio e-mail) ed insieme attivano i loro scambi.
2 – Organizzazione di incontri itineranti per gli scambi, che chiameremo “Orchid-Day”, che potranno svolgersi in due sessioni: Primavera/Autunno.

L’Orchid-Day sarà anche un’occasione per approfondire le nostre amicizie e per materializzare”Portobello” con la consegna delle nostre piante promesse e cose da scambiare.
Chi organizzerà Orchid-day? Questa è la scommessa! Servono volontari da Trieste in giù, ma non sarà una cosa difficile!
Come organizzare tutto ciò? Intanto parliamone insieme e diamo avvio alla fase costituente…più avanti partiremo con le trattative, suonando il primo “Big Ben” di partenza.

Le fioriture di Daniel

Pubblicando questa e-mail spero di trasmettere a tutti i visitatori del blog, l’entusiasmo di Daniel per le sue recenti fioriture, complimenti! Questa è passione!

… “ti volevo mandare se ti potevano essere utili tre immagini delle mie recenti fioriture. Purtroppo sono ibridacci senza un vero pedigree’ (non vinceranno mai premi come le tue!!), sono semplicemente il frutto del mio entusiasmo verso questa bellissima coltivazione. La prima è la Blc. Hsinging Catherine “Hakucho” (Fair Catherine x Love Sound), la seconda è una Pot. Haw Yuan Glory “Yellow Glory” (Pot. Llove Call x Slc Kauai Starbright) e la terza è una Blc . Haw Yuan Beauty ‘ Pearl ‘ AM / OSROC. ( Blc . Haw Yuan Moon x Lc . Mari’s Song ).
Lo sò….nomi da mal di testa. Se poi hai bisogno solo di foto di Cattleye “vere”cestina tutto e spero nella mia C. aclandiae“…

Blc. Hsinging Catherine “Hakucho” foto sopra a sinistra – Pot. Haw Yuan Glory “Yellow Glory” foto sopra a destra

Il collezionista “purista” guarda con attenzione solamente le specie…magari per problemi di spazio, io sono “impuro” e penso che anche gli ibridi hanno il loro grande fascino, soprattutto quando sono belli e ben presentati come questi delle foto…quindi, ben vengano! Anzi, nella mia serra, questi mancano …Daniel, attendo le divisioni per qualche scambio.

Blc . Haw Yuan Beauty ‘ Pearl ‘ AM / OSROC -foto sopra

Nota: che ne dite di aggiungere alle rubriche di questo blog, anche una specifica per gli scambi?

Io penso che può tornare utile a tutti: se siete d’accordo apro un post dove potrete inviare le vostre richieste nei commenti.
In caso di precise richieste, la redazione del blog provvederà a scambiare privatamente le e-mail degli interessati per i successivi contatti.