Rhynchostylis coelestis e figlia

Delicate e fragranti

Dopo qualche giorno di assenza, ecco alcune sorprese trovate in serra!

Deliziosa orchidea dai fiori luminosi come il cielo blu, carichi della dolce fragranza dei fiori d’uva.

Rhynchostylis coelestis (Rchb. f.) Rchb. f. ex Veitch
Sinonimi: Saccolabium coeleste Rchb. f. 1885; Vanda pseudo – coerulescens Guillaumin 1830

Endemica in Tailandia, Cambogia e nel Vietnam, vive nelle foreste asciutte semi-decidue e nelle colline boscose, fino a 700 metri sul livello del mare.
Le delicate infiorescenze blu della Rhynchostylis coelestis, che si presentano in tarda estate, rendono questa orchidea particolarmente desiderata dai collezionisti.
Diversamente dalle altre specie del suo genere, che producono infiorescenze pendule, gli steli fiorali della Rhyncostylis coelestis sono eretti e rivolti verso l’alto, ma condivide con le sue cugine, la fragranza esotica, la struttura vegetativa e la crescita lenta.
Nonostante la sua importanza nelle ibridazioni, questa orchidea racconta poco di sé: si ritiene sia stata scoperta in Tailandia nel 1870 e descritta per la prima volta da Reichenbach nel 1885.
La struttura vegetativa di questa specie è simile alle Vandaceous e quindi rientra anch’essa nella schiera delle orchidee “mangione”, ma richiede meno luce delle Vanda e temperature da serra intermedia/calda.
E’ consigliata la coltivazione in cestini di stecche legnose.
A margine di queste note generali, aggiungo una mia osservazione personale: durante la stagione fredda, che coincide con un leggero riposo vegetativo di questa specie, è utile diradare le bagnature e prestare molta attenzione a che non rimanga bagnato il fusto vegetativo… pena incipienti marcescenze con la conseguente perdita della pianta stessa.

Una figlia deliziosa e fragrante

Neostylis Lou Sneary: Neofinetia falcata x Rhynchostylis coelestis
Questo incrocio intergenerico esprime le doti migliori dei suoi genitori: la robustezza ed il periodo di fioritura della Rhynchostylis coelestis e la fragranza intensa della Neofinetia falcata .

Nel prossimo post andremo a scoprire la Neofinetia falcata, queste bellissime orchidee … e tante altre, saranno esposte nella mostra in programma all’Abbazia di Carceri.

13 pensieri su “Rhynchostylis coelestis e figlia

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  2. Guido Autore articolo

    Grazie Silvio, hai ragione e mi scuso…correggo subito (in questo caso bisognerebbe scrivere bigenerico, che dici?).

    Quando scendi dalle valli trentine fatti vedere.
    Ciao
    Guido

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  3. Silvio

    Ciao Guido,

    veramente bella la pianta… solo un’annotazione: un ibrido tra specie appartenenti a due generi diversi si chiama INTERgenerico, non INTRAgenerico. Quest’ultimo termine e` riferito all’ibrido tra specie dello stesso genere (latino inter=tra; intra:=all’interno, dentro).
    Ciao

    Silvio

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  4. Riccardo

    Ciao Guido sono Riccardo di Forlì non trovo più la tua mail quindi ti ho scritto qui,siccome dovrei organizzare per venire dalle tue parti vorrei sapere se ti interessano un pò di piantine di epidendrum sp. non sò proprio,comunque sembra di taglia grande,le piantine sono deflascate 3/5 cm e anche più ti interessa qualche scambio??Fammi sapere ok ciao

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  5. @Diletta@

    non lo sapevo, mi piace molto, però cresce troppo per le mie attuali possibilità, altrimenti era già mia!

    ci ho tempo….la sicilia è bellissima, un pò calda, ma varrebbe la pena visitarla bene……ciao

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  6. Guido

    Ciao @Diletta@…bellissime anche se brevissime le ferie!
    Dopo diversi anni trascorsi senza vacanze (dedicati all’assistenza dei miei famigliari anziani) non riuscivo a credere che fosse vero.
    La Sicilia è da assaporare palmo dopo palmo ed io ho appena cominciato!

    La Neofinetia falcata ha un suo fascino particolare…quello misterioso del Giappone da dove proviene…a proposito, sai che è anche chiamata “orchidea samurai”? 😆
    …che fai, ridi??
    Ciao, un abbraccio.
    Guido

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