Maxillaria picta

Dimmi che Maxillaria hai e ti dirò che coltivatore sei

Il genere
Maxillaria Ruiz & Pav. (1794)

Orchidee misteriose, strane, poco cercate rispetto a quelle di altri generi, eppure sono molto attraenti per i colori dei fiori e per gli aromi intensi di molte specie, caratteristiche che evocano nomi popolari quali: orchidea tigre, fiamma ecc.
Il nome scientifico del genere deriva dal latino “maxilla” con riferimento alla forma mascellare del labello di qualche specie.
Specie tipo Maxillaria ramosa Ruiz & Pavon 1794.

E’ un genere molto numeroso (circa 600 specie) caratterizzato da forme morfologiche molto diverse, tanto che molti botanici stanno proponendo una sua revisione.
Le specie di questo genere sono principalmente epifite (piante grandi), alcune sono terrestri ed anche litofite (Maxillaria rupestris),oppure, ad esempio la Maxillaria picta, può essere trovata sia sugli alberi che sulle rocce.

Sono endemiche nelle foreste piovose (America tropicale e subtropicale), al livello del mare ed anche ad altezze ragguardevoli (3500 metri), questa peculiarità fa capire che le varie specie di questo genere richiedono condizioni di coltivazione assai diverse.
A grandi linee possiamo immaginare il genere Maxillaria diviso in due gruppi (gruppo a fiore piccolo e gruppo a fiore grande).
Molte specie già comprese nel genere Maxillaria sono state sistemate in nuovi generi: Lycaste e Xylobium.

La specie in titolo

Collezione Guido De Vidi – diritti riservati.

Maxillaria picta Hook. 1832

Orchidea originaria del Brasile, Equador e Argentina, descritta e registrata dal botanico Inglese William Jackson Hooker (6 Luglio 1785 – 12 Agosto 1865).
Il nome della specie fa riferimento all’effetto “vernice” dei suoi fiori.
E’ conosciuta anche come Maxillaria fuscata ed in Brasile con il nome popolare: baunilha-falsa.

Sinonimi: Maxillaria hoehnei Schltr. 1921 – Maxillaria kreysigii Hoffmanns. ex Regel 1856 – Maxillaria leucocheila Hoffmannsegg 1843.
Questa specie è presente in Argentina insieme ad altre 4 dello stesso genere, in Ecquador, ma soprattutto in Brasile nella fascia sud orientale a 700 – 800 metri di altitudine (Rio Grande do Sul, Espírito Santo, Rio il de Janeiro, São Paulo, Rio il de Janeiro, Minas Gerais e Espírito Santo.
Le piante crescono sugli alberi più alti delle foreste dove possono trovare buona luce e nello stesso tempo trarre vantaggio dall’umidità delle nebbie.
Qualche pianta di Maxillaria picta vive anche su rocce interne alle foreste oppure su anfratti rocciosi esposti al sole, ma protetti da arbusti: le specie che si sviluppano sulle rocce soleggiate sono più compatte e con foglie più piccole.

Gli pseudobulbi della Maxillaria picta, sono solcati e portano due foglie apicali, lanceolate e recurve; in Autunno, dalla base delle nuove vegetazioni escono molte infiorescenze, corte e con fiori apicali resupinati e semi chiusi (3 cm. di diametro)
Il colore dei fiori varia dal giallastro al biancastro, con maculature rosso-bruno sull’esterno dei sepali e dei petali. Il labello è trilobato, color bianco crema con maculature violacee. I fiori sono estremamente fragranti.

Nota:

Le notizie e le descrizioni di ogni post del blog sono supportate da ricerche sulla letteratura esistente e sul web, ma si riferiscono esclusivamente a esperienze di coltivazione su orchidee presenti nella mia collezione.
Eventuali errori o incompletezze possono essere rimediati dalla vostra collaborazione.

16 pensieri su “Maxillaria picta

  1. claudio

    Con l’anima rovente, ctonia ,sulfurea si dischiude al mondo … sembra preservare l’interiore ai geli e le percosse del tempo e il divenire …
    Come unicorni e grifoni dalle ali drappeggianti di figure metamorfiche sul quaderno di un bimbo che fatastica… saltellano nel verde .. eccole inabissarsi e riaffiorare in superficie come conigli selvatici all’ingresso della (magica) tana … testimoni di profondità ove la visione perde ogni appiglio percettivo e la parola si dissolve senza un’eco … ove tutto ritrova senso nell’essere radice/base/impianto/FONDO-DELLA-VITA.

    Rispondi
  2. antonio

    Bel dilemma davvero caro Guido.
    Io ho qualche Maxillaria e almeno per me non è facilissimo coltivarle.
    Mi piacciono molto per la forma dei fiori semplici, ma soprattutto per i profumi.
    Ho avuto anche qualche moria (meleagris) e sono perfino in difficoltà con la picta che mi pare dovrebbe amare umidità e più ombra: Avevo un bel vaso proveniente dalla serra di un nostro comune amico, ma dopo avere fiorito per 2 anni di seguito ha cominciato a regredire. Forse ho bagnato troppo. Alla fine sono rimasto con 2 pezzetti. Speriamo bene.
    Le altre resistono benino e vedo di quando in quando anche qualche fioritura.
    Qualche difficoltà con la tenuifolia.
    Se puoi scrivere qualcosa sulla loro coltivazione ti saremo come sempre tutti molto grati.
    Ti elenco le specie che ho e attendo con ansia il giudizio (spero non troppo severo) su che tipo di coltivatore sono.
    Max embrei
    Max modesta
    Max ocroleuca
    Max picta
    Max rufescens
    Max crassifolia
    Max tenuifolia
    Max. variabilis Max zebrina
    Grazie per le tue sempre precise, preziosissime indicazioni e ottimi consigli.
    Ciao, un abbraccio e a presto, Antonio

    Rispondi
  3. Marco

    Sono meravigliose,io ho provato a tenere un paio di ibridi ma con mio grande dispiacere non hanno tenuto il caldo anche se , durante la notte le portavo in casa con l’ aria conzionata per rinfrescarle un po, avete eventualmente qualche pianta da consigliarmi non avendo la serra fredda? un saluto a tutti.
    Per Guido per caso posso venire a fare un salto da te domenica, con queste temperature dovresti avere qualcosa di meraviglioso in serra da vedere e da sentire

    Rispondi
  4. alberto

    L’avevo tra la mia lista per la sua fragranza, da acquistare nella città dove sono in trasferta: ma del Bianco neanche l’ombra e quindi dovrò rinunciare come ad altre la lycaste depei , C. walkeriana e Encyclia mariae, Ciao Alberto

    Rispondi
  5. Dragon

    Le Maxillaria ho imparato da poco a conoscerle ed amare.La prima che vidi fù una Tenuifolia profumatissima ma mi venne sconsigliato dal serio venditore l’acquisto…..era una divisione troppo giovane.Poi lessi articoli molto interessanti e vidi la foto della Rufescens di Alberto nel suo sito,rimasi stregato e la presi.Ora aspetto che si decida al meglio e nell’attesa produce tantissime piccole radici,è molto vigorosa.La tua Picta è favolosa e se scoprirò di essere in grado di far ben vivere la mia allargherò gli orizzonti cercando la tua e anche la Meleagris.Fioriscono in autunno?allora ho perso il primo autobus per i fiori!!!!

    Rispondi

Ciao! Che ne pensi?