Bella, affascinante, un po’ tenebrosa e fragrante…una specie assai in voga nelle coltivazioni del secolo scorso, che merita essere riscoperta e coltivata insieme alle altre sorelle più note del suo genere.
Coelogyne fuscescens var. brunnea (Lindl.) Rchb. f. 1861
Sinonimi: Coelogyne brunnea Lindl. 1848 – Coelogyne cycnoches C.S.P Parish & Rchb.f. 1874
La specie base (Coelogyne fuscescens) può essere trovata nel Nepal, India, Sikkim e nel Bhutan (1600-2000 m), come pianta epifita, a volte litofita e non di rado anche terrestre; predilige climi caldi ed umidi.
Si sviluppa in forma simpodiale con pseudobulbi eretti, fusiformi e distanziati fra loro, che presentano due foglie apicali lanceolate, acute e caduche.
Coelogyne fuscescens fiorisce in inverno formando 6-7 fiori su steli basali, corti e semi eretti.
La varietà brunnea, che si differenzia dalla specie base per il colore marrone del labello e la forma acuta del lobo mediano dei fiori è endemica in Tailandia, Birmania, Laos e Vietnam.
Note di coltivazione
Questa specie va coltivata in vasi capienti con substrato di bark misto a torba di sfagno e va collocata nella zona calda ed ombrosa della serra.
Non richiede periodi di riposo: fertilizzazioni e bagnature regolari durante tutto l’anno (con l’unica precauzione del classico rallentamento invernale).
Un pò sfuggente come altre Coelogyne…ti conduce nelle fresche sensazioni di bosco.
Affascinante!!!
Il fiore sembra avere una consistenza quasi cerea, é veramente insolita.
…e la fragranza cosa ricorda (visto che non possiamo annusarla)?
Mai vista una bellezza del genere!!!!! Penso che il genere Coelogyne sia tutto da scoprire e coltivare per tutti gli appassionati.