Cronaca di un week end bavarese

Racconti a 4 mani: reportage di Elisa e Gianni…”orchiambasciatori” di Orchids Club Italia… in missione!

Monaco, sabato 10 marzo.
Il risveglio non è stato proprio dei migliori! La pioggia e un cielo grigio plumbeo facevano pensare a una vera e propria giornata di autunno inoltrato…altro che primavera e orchidee in fiore! In compenso l’arrivo a Planegg, quartiere periferico di Monaco in cui si è tenuto l’Orchideenmarkt non è stato affatto difficoltoso: abbiamo trovato subito il posto e anche per il parcheggio non ci sono stati grossi problemi.
Ci siamo un po’ stupiti di vedere un bus sloveno davanti alla stazione …ma non avevamo ancora pensato al fatto che il mondo delle orchidee non ha confini…e tanto meno alla possibilità di incontrare volti noti (dentro infatti incontreremo Andreja, simpatica ed esuberante Presidentessa Orchidofila Slovena)!

Una volta entrati nel grandissimo atrio del ristorante ho avuto l’impressione di trovarmi nel paese dei balocchi: pieno di luci e di gente (troppa), tanti baracchini! A prima vista ho notato solo colori, non si riusciva a distinguere le varie piante. Messa a fuoco la situazione e avvicinatami ai vari stand ho iniziato a capire dove mi trovavo! Eh si, si trattava proprio di un Orchideenmarkt (mercato di orchidee)!!!


Bulbophyllum makoyanum [Rolfe] Ridley 1907

Ce n’erano proprio tante e io ho apprezzato la varietà e la “specialità”, credo, di alcune. Certo, c’erano le solite belle Phalaenopsis e ibridi di Dendrobium nobile in ogni variazione che piacciono un po’ a tutti e non spaventano i possibili acquirenti né per il prezzo, né per la difficoltà di coltivazione, ma c’erano anche altre belle cosette un po’ più ricercate (anche senza fare dei nomi, di specie botaniche c’era di tutto e in abbondanza, un vero paradiso.
“Io però preferisco la mostra Biennale di Neu-Ulm con molto piu`spazio e con 3 sale di piante in esibizione e una sala a parte dedicata alla vendita”. (Commento di Gianni))

È stato a questo punto che ho sentito una voce forte e chiara che mi chiamava per nome! E fu così che io e Gianni ci siamo conosciuti! Da quel momento la visita del mercato è diventata molto più frammentaria perché 2 persone che si vedono per la prima volta hanno un sacco di cose da dirsi e da raccontarsi (per cui si guardava una pianta e si iniziavano contemporaneamente 3 discorsi diversi! Il tutto in mezzo a una calca infernale!!!!), ma, almeno per me, molto più ricca, visto che Gianni ha saputo darmi spiegazioni a ogni domanda ed evitarmi, probabilmente, acquisti poco azzeccati! E anch’io, comunque, ho dovuto tener legato il portafoglio, perché se no ahi ahi…alle finanze!

La parte più interessante però, doveva ancora iniziare! Conclusa la perlustrazione al mercato (che era davvero un mercato e per nulla un’esposizione! Nemmeno paragonabile a quanto è stato realizzato dal Orchids Club a Pordenone) ci siamo spostati verso altre mete…e con l’ aiuto di Michael, un vecchio amico di Gianni, che ci ha fatto da guida per attraversare Monaco -da Planegg a Ismaning sono quasi 35 Km. siamo approdati in quel posto magico secondo me, che è il Manicomio!

(anche qui un mio commento, Il vivaio Rosenheimer e poi rinominato Orchid & More, fino allo scorso ottobre si trovava nel parco della linica psichiatrica di Gauting, e da me nominato il Manicomio; ora lo chiamo ex Manicomio per capirmi con gli amici che ormai conoscevano questa mia vecchia definizione (Gianni)

Per non essere fraintesa, parlo di luogo “magico” perché non ero mai entrata in una serra così grande e PIENA di orchidee (che volete, sono una pivellina)! In fiore ce n’erano poche, ma l’emozione di girare tra i bancali e immaginarsi la fioritura dopo aver letto l’etichetta…beh, è stato forse meglio che vederle in fiore. Sarà che, a volte, l’immaginazione supera la realtà??? Non lo so, ma sognare fa bene! (anche qui un nuovo commento: il nuovo vivaio a Ismaning non ha confronti con il vecchio vivaio nel Manicomio, allora una saletta per lavoro e spedizione ed una serra non molto grande che era ripiena di piante, oggi un atrio di lavoro che ospitava la ditta Currlin, specializzata in colture di ibridi di tutti i generi che misurata im m² e`gia piu`grande del vivaio vecchio, poi 3 serre giganti, 2 aperte al pubblico e una terza chiusa a mio parere per ambientare le piante importate)

A questo punto non ho più guardato l’orologio (e non ho più guardato nemmeno mio marito, a dire il vero!!!) (e bisogna dire che Peter il simpaticissimo marito di Elisa, e`stato per tutto il tempo nelle retrovie ed ha scattato pazientemente un infinita` di foto) ma mi sono immersa in quel mare verde, con la mia cassetta per gli acquisti! Ho dovuto trattenermi, e penso di aver fatto bene perché ora mi trovo a dover affrontare i soliti problemi di spazio…forse l’unico rimpianto è quello di non aver acquistato la Cattleya aclandiae (mi brucia un po’…Gianni mi aveva incoraggiata!), ma ho avuto paura di non essere in grado di coltivarla. Spero di avere di nuovo la possibilità di portarmela a casa!
Conclusa la visita si è conclusa praticamente la giornata orchidaiola…e in breve anche la compagnia di Gianni. Dopo un caffè e una bella chiacchierata ci siamo infatti salutati…col proposito di rivedersi presto (si spera) e con un grande senso di arricchimento… E non solo per le 9 piante che mi sono portata a casa!
(Anche da parte mia una bella esperienza e sono felicissimo di aver conosciuto Elisa e Peter, anche se solo per mezza giornata, ho avuto anche il piacere di rivedere la carissima ed esuberante Andreja anche se solo per una decina di minuti e poi per non dimenticare il mio vecchio amico Michael che per sua fortuna ad un certo punto è scappato dai vivai di Orchids & More per non lasciare in pegno anche la carta di credito, dopo aver comperato una carrettata di piante, e riempito di piante sia il cofano che la parte posteriore della sua Audi.
Ad ogni modo un escursione riuscitissima che spero non sia l’ultima.(Gianni)

Nota: Cronaca e impressioni descritte da Elisa con aggiunte folcloristiche e pittoresche da parte di Gianni, l’orchidiota esperto (forse un pò) sia delle Orchidee che della citta`di Monaco.

7 pensieri su “Cronaca di un week end bavarese

  1. cochy

    OMMAMMMAAAAAAAA
    non immagginavo una tale distesa, e questa è solo una delle serre……
    Credo che questa immagine mi rimarrà impressa nella retina x qualche settimana.
    Ciao

    Rispondi

Rispondi a cochyAnnulla risposta