Dendrobium ‘Star Class’

Il Dendrobium della suocera…di Axo

Axo ha inviato il suo commento in un vecchio post con tema i Dendrobium e per questo si era perso tra le nebbie, ma sono riuscito a ripescarlo, scusa Axo e benvenuto nel blog:
Il commento di Axo
…”Sara’ banale, ma dopo aver gia’ molto letto è la prima volta che scrivo su questo blog, e quindi innanzitutto compimenti vivissimi per il sito, montagne di ore spese per passione da pochi invasati (o aggrappati a un tronco?), scommetto!
Mi sono andato a leggere il vecchio post “sui dendrobium facili o difficili?” e mi sembra molto professional e interessante ma mi rimangono dei dubbi.
Hanno regalato a mia suocera un Dendrobium ibrido non meglio specificato, a parte una ridicola etichetta “new patented orchids”. Ha lunghi fusti tipo canna e fiori pressoche’ gialli di media grandezza (inscrivibili in un diam max. 5 cm ca.).. se servisse potrei postare la foto. Presenta assieme numerosissime piccole foglie e moltissimi fiori.
Data la scarsa autofiducia della suddetta donna nel suo pollice verde, mi sa che tra poco il suo Dendrobium fara’ compagnia alla sua Phal… sempre sul mio davanzale.
A questo punto vorrei chiedere come considerare questa fase: abbondanti bagnature e fertilizzazioni fino a fine estate o “basso profilo” e successivo periodo secco in autunno?
Grazie mille, sia per i preziosi consigli che ho gia’ avuto modo di apprezzare in questi ultimi mesi sia in anticipo per l’eventuale risposta”…


L’ettichetta posta sulla pianta in esame porta scritto questo nome: Dendrobium ‘star class’- ho qualche dubbio perchè generalmente i Dendrobium con questo nome, come si può notare nella foto a sinistra tratta da internet, sono bianchi sfumati di rosa (star class dovrebbe essere il nome di un’ ibridazione che è stata poi riprodotta con vari cloni di colorazioni diverse), comunque anche nel caso della pianta di Axo, siamo sicuramente alla presenza di un ibrido ottenuto con la famosa specie Dendrobium nobile.

Più volte abbiamo portato alla ribalta i Dendrobium su questo blog, trovo molto attuale un vecchio post scritto in collaborazione con Chiara e quindi lo riprendo e lo ripropongo all’attenzione anche di Axo.
Solamente una postilla, prima di procedere con la lettura del post: i Dendrobium che richiedono il riposo fresco e secco vivono due fasi distinte, una di pieno sviluppo che si conclude con il blocco della formazione di foglie sugli pseudobulbi e l’altra di vivacchiamento in clima fresco e secco fino alla caduta di tutte le foglie degli pseudobulbi maturi.
Finito il fresco secco si ricomincia con cibo, caldo ed umido fino alla fioritura.

Il post
Quelle belle “canne” cariche di fiori multicolori, candidi come la neve, o color giallo mandarino, che fanno impazzire la Signora Maria…e non solo lei.

Questo post prende forma per merito di Chiara e del suo Dendrobium fiorito (vedi foto sotto)

Chiara, giovane fioraia con la F maiuscola, scrive…

” è con grande gioia che ti invio le foto della nuova fioritura del mio Dendrobium Nobile come promesso. Ne sono entusiasta anche perchè ho notato che i fiori sono molto più grandi e hanno anche il colore più intenso dell’anno scorso, quando lo ho acquistato. La nuova fioritura non è particolarmente abbondante ma è comunque una grande vittoria.
Ho alcune brevi domande da porti: perché quando si acquistano dendrobium di questo tipo che prima della fioritura dovrebbero perdere le foglie invece al momento dell’acquisto hanno foglie e fiori contemporaneamente? Come devo comportarmi al termine della fioritura?
Come si può notare dalla foto, nella parte dietro, uno dei pseudolbulbi che la pianta ha prodotto l’anno scorso e che non hanno ancora fatto fiore, sta ingiallendo le foglie, è normale, anche se la pianta non ha fatto il riposo vegetativo? Perché gli pseudobulbi che hanno dato fiore quest’anno sono molto più corti, ma soprattutto più grossi di quelli nuovi? E’ forse una carenza di concimazione o di luce?”

Belle domande e soprattutto, molto arguta l’osservazione sulle piante di Dendrobium nobile (cito la specie per comodità espressiva…le piante commerciali sono generalmente ibridi discendenti dal genitore famoso), che si acquistano dai venditori, le quali effettivamente sono fioritissime, ma con i fusti pieni delle loro belle foglie verdi e carnose.
Allora, come la mettiamo con i sacri testi, che a riguardo del Dendrobium nobile ci consigliano un deciso periodo di riposo secco e freddo, durante il quale devono cadere le foglie dai fusti maturi?

Prima di approfondire il tema, andiamo a rileggerci qualche vecchio post sui dendrobium facili o difficili?la rubrica del lunedì

Dendrobium nobile e le sue ibridazioni
La specie Dendrobium nobile è diffusa in un ampio areale , che comprende una vasta estensione del Sud-Est asiatico dal Nepal, al Bhutan, al Sikkim, a Burma e parte dell’India settentrionale, dove vive ad altezze tra i 200 e i 2000 metri. Può essere inoltre trovato nel Laos, nel Vietnam, nella Tailandia del Nord, tra i 600 e 1500 metri di altitudine, raggiungendo infine anche il sud della Cina.
Gli ibridi di Dendrobium nobile derivano dalle varie specie dell’India, compreso il Nepal, la Tailandia, la Birmania, la Cina ed il Giappone. L’ibridatore storico è Jiro Yamamoto, originario del Giappone, ma coltiva ed ibrida i suoi Dendrobium nelle isole Hawaii.
Gran parte delle ibridazioni proposte da Jiro Yamamoto, sono tetraploidi, ecco alcuni nomi di suoi cultivar: Den. Comet King ‘Akatsuki’ – Den. Oriental Smile ‘Fantasy’ AD/AOS – Den. Christina ‘Princess’.

Le caratteristiche principali degli ibridi selezionati per la commercializzazione sono la bellezza dei fiori, la durata delle loro fioriture e la relativa facilità nella coltivazione.

Si è detto, facilità nella coltivazione degli ibridi derivati dal Dendrobium Nobile. Per la verità, coltivare queste orchidee non è proprio come fare una passeggiata perché, a differenza di altre, richiedono due requisiti colturali unici: un periodo di grande sviluppo – caldo, abbondanti fertilizzazioni, umidità costante e luce soffusa (primavera-estate), che deve essere seguito da una fase fredda, secca e più luminosa (autunno-inverno), prima della fioritura (inverno-inizio primavera).

Quanto scritto è semplice a dirsi, ma non facile da realizzare.
In natura l’equilibrio è regolato dai monsoni stagionali ed i parametri, caldo-umido e freddo-secco hanno plasmato le piante, che vivono, fioriscono e riposano in armonia con l’ambiente circostante.

Lo studio dell’ambiente vitale del Dendrobium nobile ci aiuta a capire le sue esigenze fondamentali in coltivazione.

In natura gli pseudobulbi crescono e maturano in clima caldo ed umido, poi, il monsone secco con notti fredde, modifica quel tanto che basta le condizioni ambientali, per far riposare le piante, che in deficit d’energia si spogliano in attesa di tempi migliori, utilizzati per la fioritura…intesa come difesa della specie.

I coltivatori commerciali come si regolano? A tal riguardo trovo simpatica la spiegazione del metodo “ Yamamoto”, che, per dare il periodo freddo, porta su e giù per i monti, le sue piante.
Nelle coltivazioni commerciali, che sfornano milioni d’ibridi l’anno, le sollecitazioni ambientali sono forzate da sistemi di riscaldamento e di raffreddamento artificiali con l’aggiunta di specifiche fertilizzazioni: a noi collezionisti basta sapere, che durante la fase di sviluppo si fertilizza molto (concimi con poco nitrato) e nel periodo di riposo freddo si toglie qualsiasi nutrimento.
Ecco quindi la risposta alla domanda “ come mai quando compriamo un dendrobium nobile è fiorito ed ha pure le foglie”, le coltivazioni intensive forzano artificialmente la fase del freddo, ma mantengono anche quel tanto di bagnature, che consente alle foglie di non cadere: sostanzialmente, nelle coltivazioni intensive si imbrogliano le piante, che poi si vendicano con la povera “signora Maria”.
Le nuove vegetazioni (pseudobulbi o fusti che dir si voglia) si sviluppano e si modellano in funzione della temperatura, della quantità di luce e dell’alimentazione durante la fase di sviluppo: le piante si adeguano con molta facilità alle diverse condizioni …importante per la fioritura è il famoso sbalzo termico, altrimenti avrete tante nuove piantine da regalare agli amici e/o per gli esperimenti successivi.
Per finire, capite le condizioni essenziali per far fiorire questi benedetti ibridi, le soluzioni pratiche potete sperimentarle…e raccontarle voi, in bocca al lupo.

5 pensieri su “Dendrobium ‘Star Class’

  1. Massimo M.

    Allora forse il nome ‘star class’ è una storpiatura del nome ‘star dust’ che andrebbe scritto Stardust e significa per l’appunto polvere di stelle.

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  2. Guido Autore articolo

    Grazie Massimo, confermo è effettivamente Dendrobium Stardust ‘Chiomi’
    ….”polvere di stelle” mi pare si possa tradurre.
    Ad ogni modo proviene dalla serie degli ibridi con il D. nobile Yamamoto-tipo e lo si considera di facile rifioritura: sempre valido lo sbalzo termico e secco.
    Ciao Guido

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