Il genere Angraecum

Ecco alcuni esempi
Il francese Alfred Grandidier e figli Guillaume, il reverendo inglese Richard Baron, il reverendo inglese William Ellis, il francese Henri Humblot, il tedesco Hildebrandt, Henri Perrier de La Bâthie (nel 1932 dona al museo di Parigiil suo erbario composto da 20 000 specie), François Geay, Raymond Decary, Henri Humbert, René Viguier e non da ultimo va citato il grande raccoglitore e collezionista di orchidee del Madagascar Marcel Lecoufle. Gran parte della mia collezione di Angraecoidi proviene dalle sue serre.
Chi ha dimestichezza con nomi di orchidee, specie Angraecoidi ed altre, trova sicuramente famigliari i nomi sopra citati , molti nomi di specie sono stati dati in loro onore: Angraecum baronii, Angraecum humbertii, Aerangis ellisii, Bulbophyllum viguieri, Gastrorchis humblotii, Habenaria perrieri, ecc…

Organizzazione tassonomica del genere Angraecum
Il genere Angraecum è stato oggetto di varie revisioni, nel tempo i botanici si sono sbizzarriti ad organizzarlo tassonomicamente.
La revisione a cui ancor oggi si fa riferimento è quella proposta dal botanico americano Leslie Garay nel 1973.
Lesly Garay suddivide il genere Angraecum in 19 sezioni, di queste, 7 sono endemiche esclusivamente nel Madagascar, 10 sono comuni sia nel Madagascar che nell’Africa continentale, 2 sono solamente africane.

Descrizione
Dimensione delle piante: da 5 cm a 3 metri ed oltre.
Gambi: senza gambo, corto, medio, lungo eretto, pendulo e rampicante
Foglie: da esili a spesse, appiattite, concave, in certi casi anche teretiformi, estremità leggermente bilobate.
Steli fiorali: axillari, singolo fiore, multi fiore.
Fiori: da piccolissimi a molto grandi, bianchi a volte con leggere sfumature color verde, marrone o ambra. Labello ampio, concavo, con la base dotata di uno sperone nectarifero più o meno lungo.
Il labello concavo senza divisioni, sempre fornito di sperone e di lunga colonna a tubo, sono le caratteristiche inconfondibili di questo genere.
Profumo: serale o notturno a volte dolce, in altri casi molto forte ed acidulo.

Impollinazione
L’impollinazione è garantita da farfalle notturne dotate di proboscide (corno) che si adatta alla lunghezza dello sperone, questa peculiarità garantisce la purezza delle specie (ogni specie può essere impollinata esclusivamente dal suo pronubo).
Le farfalle notturne cercano il nettare depositato in fondo allo sperone e per poterlo fare sono guidate dal colore bianco del grande labello ben visibile di notte e dal profumo intenso dei fiori.
Esempio molto conosciuto è quello dell’Angraecum sesquipedale.
Questa specie è stata scoperta nel 1822 da Aubert Dupetit Thouars, il suo insetto impollinatore è rimasto sconosciuto per oltre 50 anni.
Lo sperone del fiore di Angraecum sesquipedale è lungo oltre 30 cm, Charles Darwin nel 1862 analizzando reperti di questa specie dedusse che doveva esistere una farfalla notturna dotata di una proboscide di 30- 33 cm di lunghezza capace di succhiare il nettare depositato nel fondo dello sperone.
Furono in pochi, allora a condividere l’ipotesi di Darwin, ma quando, più avanti nel tempo fu finalmente scoperta questa farfalla notturna, in suo onore fu chiamata Xanthopan morgani praedictapredetta, appunto.

4 pensieri su “Il genere Angraecum

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  2. Axo

    Ciao Guido,

    simpatico il tronco di nocciolo divenuto dimora e rifugio di molte orchidee… spero prima o poi possa dare il benvenuto anche a me, nella tua serra… chissa’ se e quando….
    ora scappo a casa, dove portero’ volentieri i tuoi saluti e dove sicuramente ricambieranno di cuore!
    Axo

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