Phalaenopsis, keiki sullo stelo, polverina sulle foglie, steli da tagliare, che fare?

Le piante epifite, e la gran parte delle orchidee, comprese le Phalaenopsis lo sono, sviluppano le loro radici abbarbicandole agli alberi e/o tenendole sospese in aria, quindi va da se capire che certe specie si siano attrezzate per catturare luce anche con il loro esteso apparato radicale.

In coltivazione, soprattutto in quelle industriali, le orchidee epifite sono sistemate in vaso per comodità di utilizzo a scopo commerciale, in natura – come si è detto – le Phalaenopsis vivono sui rami degli alberi, si ritiene che l’utilizzo di vasi trasparenti consenta alle radici di attivare anche il processo della fotosintesi clorofilliana.

Preparare il composto del substrato

Il substrato di coltivazione è un elemento molto importante per la buona crescita della pianta. Ci sono molte ricette, ognuno è convinto che la sua sia la migliore ed è giusto che sia così. Ad ogni buon conto, per la sua preparazione vanno tenuti in evidenza due aspetti: comodità di reperimento dei materiali e utilizzare prodotti drenanti ed assorbenti.
Nelle coltivazioni industriali EU si usa il bark di pezzatura più o meno grossa a seconda della dimensione della pianta (corteccia di abete) miscelata con torba di sfagno e perlite (materiale inerte usato in edilizia). Dosaggio consigliato: 3 dosi di bark, 1 di torba ed 1 di perlite.

Sistemazione della pianta nel vaso

Nel caso in cui la pianta non sia cresciuta al punto da dover usare un vaso di dimensione maggiore si recupera quello vecchio che va pulito e sterilizzato previa immersione per qualche ora in una soluzione di ipoclorito di sodio ed acqua.
Lasciate asciugare bene il vaso e poi sistemate le radici della pianta da rinvasare al suo interno avendo cura di non romperle e di calcolare che le foglie rimangano sopra il livello superiore del vaso.
Rimpinguate le radici con il composto preparato. L’operazione sarà favorita battendo leggermente con il palmo della mano esternamente al vaso: così facendo il composto stesso entrerà anche fra i meandri delle radici dove altrimenti, si creerebbero degli spazi d’aria.
Fine delle operazioni, ora la pianta va seguita attentamente finché non emetterà nuove radici, tenendola in ambiente ombreggiato, spruzzandola spesso e gerantendole adeguate temperature, mai meno di 18 gradi centigradi.
…. il keiki di Andrea?? Stesso procedimento del rinvaso …buone orchidee ragazzi.

57 pensieri su “Phalaenopsis, keiki sullo stelo, polverina sulle foglie, steli da tagliare, che fare?

  1. Fabiola

    Ciao Gianluca.. la foglia è una delle prime… a parte che ne ha solo 2..poverina!! guarda mi piange il cuore a vederla così…
    MA più o meno quanto tempo ci vuole perchè si formino le radici sui keiki? perchè sono lì da almeno 2 mesi..Ma quindi qlk consiglio particolare per rimetterla in sesto?? So che sarà una cosa lunga e che bisogna avere pazienza…

    Faby

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