Villa Manin: Floreal Fest in chiaroscuro

OMBRE – La manifestazione ha aperto i battenti alle ore 9 di sabato 15 Settembre, verso le ore 8 i nostri soci sono già sul posto con altre orchidee rare e preziose da esporre, ma trovano parte dell’allestimento messo in piedi con fatica ed improvvisazione la sera prima (per la verità, facendo “occupazione proletaria” di due cavalletti non assegnati a noi), tenuto in equilibrio precario da due sedie di plastica – è l’occasione per scoprire che le uniche cose reperibili in abbondanza sono proprio le sedie di plastica – che per l’appunto, con il beneficio della inesauribile fantasia del Club, diventano simil-cavalletti.

LUCI – E’ andata! La mostra è in piedi….ma nel buio più assoluto, e per l’aggiunta, essendo la nostra stanza inserita in una lunga teoria di sale bene illuminate dall’esterno, il contrasto con gli altri spazi dotati di porte e finestroni era abissale: effetto “tana” o “caneva”.

Come si suol dire, abbiamo cercato di fare buon viso a cattiva sorte ed effettivamente, la qualità delle orchidee esposte e il grande calore delle amiche ed amici di Orchids Club Italia hanno trasformato un posto angusto in una accogliente, intima e rilassante esposizione orchidofila, oltre che in un piccolo salottino botanico ed eno-gastronomico.

L’esposizione
LUCI – L’esposizione metteva in mostra con armonia e piacevole simmetria circa un centinaio di specie ed ibridi di qualità.
L’indiscussa regina della mostra è stata la deliziosa e rara Peristeria elata, fiore nazionale di Panama, conosciuta anche come “Fiore dello spirito santo” o “Colomba bianca”, subito battezzata da Viviana “orchidea della pace”.

Nella foto sopra si può vedere l’accostamento, Peristeria elata e bambola della pace con la colomba in mano.

OMBRE – A proposito di valore botanico delle orchidee esposte, sabato mattina, una non meglio identificata TV locale, ha preferito riprendere le orchidee commerciali dei venditori: ignoranza o depistaggio?

LUCI – La foto a sinistra coglie l’amico Vincenzo di Villafranca VR mentre fotografa la Peristeria elata.
Vincenzo ha fatto un reportage fotografico bellissimo, per la verità…girovagando per il prato esterno ha immortalato anche qualche bellezza femminile rupestre: il suo servizio lo ammireremo nel prossimo post.

5 pensieri su “Villa Manin: Floreal Fest in chiaroscuro

  1. Alberto

    Ottima mostra come da programma, io ho appena visitato il Botanic Garden di Washington, non vi anticipo che vedremo delle foto meravigliose, di specie rare ed esemplari straordinari. Saluti dagli USA Alberto.

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  2. Vincenzo Ghirardi

    Come si evince dal post, io c’ero e, non per lodare a vanvera, il
    nostro stand era, tenuto conto della precarietà delle infrastrutture,
    un gran bel posto dove ammirare le maliarde…. e che maliarde !.
    Penso che coloro che lo hanno visitato si siano “lustrati” per bene
    gli occhi. Tutto questo per riconoscere ancora una volta, come se
    ce ne fosse bisogno, ai nostri Guido, Graziano, Alberto e ai due
    squisiti signori, dei quali non ricordo il nome (ho la memoria monouso),
    che ho incontrato domenica mattina allo stand, il grande impegno
    di fantasia, logistico e quant’altro hanno profuso per la riuscita
    della esposizione. Grazie a tutti anche per la affabilità, l’amicizia e
    la squisita cortesia che ogni volta dimostrate indistintamente nei
    confronti di tutti, soci e non. E come non ricordare le rispettive
    gentili consorti che ci hanno viziato con i loro dolci.
    Volevo dire…….manca molto alla prossima ?!.
    Cordialmente, sempre.
    Vincenzo

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  3. Elisa

    Da friulana DOC mi spiace tanto che i miei compaesani (mi riferisco all’organizzazione) abbiano fatto una così brutta figura. Certe cose fanno male perchè evidenziano mancanza di cultura (da intendere in senso lato, cercate di capirmi)…forse mancanza di “cultura del bello”. Ritengo infatti che la collaborazione e il sostegno reciproco non possano che migliorare manifestazioni del genere le quali, in fondo, non si basano su nientaltro che sul desiderio di condividere con gli altri qualcosa di bello (nel caso specifico, le orchidee). Pace, è andata così…Complimenti comunque per aver saputo trarre il meglio da una situazione di indubbio disagio: l’esposizione è stata bellissima, da quando posso percepire dalle foto. Io non ho potuto venire e mi mangio le mani (una volta tanto che si giocava in casa!) ma l’esilio carinziano e il lavoro mi hanno tenuto lontana (sono impegnata con l’organizzazione di un convegno sugli abiti popolari della regione Alpe Adria -cioè Friuli, Carinzia e Slovenia-…se qualcuno ha interesse si faccia sentire).
    Ciao a tutti
    Elisa

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