La più bella sei tu: gli exit poll indicano Paphiopedilum rothschildianum, domenica gli scrutini.

Pordenoneorchidea 2008

Continuano con grande successo le giornate di Pordenoneorchidea. Fra le iniziative in programma, suscitano entusiasmo le votazioni popolari del concorso “La più bella sei tu”
…i sondaggi “exit poll” danno per favorito il Paphiopedilum rothschildianum di Graziano.

Qualche nota sul genere Paphiopedilum
Paphiopedilum: da Paphinia o Aphrodite, la bellezza!
Il nome generico deriva dal greco “Paphinia” la dea di Paphos (città dell’isola di Cipro) Afrodite e “pedilon” che vuol dire sandalo o scarpa, per la forma particolare del labello, che assomiglia appunto ad una delicata scarpetta femminile.

Classificazione scientifica del genere Paphiopedilum
Famiglia: Orchidaceae
Sottofamiglia: Cypripedioideae che include Cypripedium, Paphiopedilum, Phragmipedium e Selenipedium.
Tribù: Cypripedieae
Sottotribù: Paphiopedilinae
Genere: Paphiopedilum Pfitzer, 1886
Orchidea simpodiale senza pseudobulbi. Si sviluppa producendo ceppi fogliari posti a ventaglio ed ancorati ad un rizoma basale molto compatto dal quale si snoda un esteso apparato radicale caratterizzato da peluria.
La maggior parte delle specie in questo genere erano precedentemente incluse nel genere Cypripedium, ma a partire dal 1959 è stato accettato come (valido in uso) il nome Paphiopedilum.

Questo genere è composto di circa 100 specie, originarie dell’Asia e delle Isole del Pacifico, Solomon escluse. Non presenta pseudobulbi, cresce a ventaglio in struttura simpodiale, produce infiorescenze rigide, a volte pubescenti, con uno o più fiori che si aprono insieme oppure in progressione.
Il genere Paphiopedilum, ha tre particolari esigenze di sviluppo, le piante che presentano foglie macchiate e consistenti con più di un fiore sono da serra intermedia, quelle di grandi dimensioni con foglie verdi e rigide sono da serra calda, tutte le altre sono da serra fredda.
Le diverse specie dei Paphiopedilum, hanno fiori con caratteristiche differenti, ad esempio: il labello a forma di sacchetto, petali lineari, pelosi o con verruche, oppure con il sepalo dorsale a formare un cappuccio.

La specie in concorso a Pordenone
Paphiopedilum rothschildianum (Reichenbach fil.) Stein
Descritto da: Reichenbach fil. in Gardener’s Chronicle, 3rd series, 3: 457 (1888)
Trasferito da: Stein in Stein’s Orchideenbuch, 482 (1892)
Etimologia: nome dato in onore del Barone Ferdinand de Rothschild, noto coltivatore di orchidee del periodo Vittoriano – Rothschild (famiglia di banchieri Svizzeri)
Sinonimi: Cypripedium elliottianum O’Brien in Gardener’s Chronicle, 3rd series, 4: 501 (1888) and Gower in The Garden, 34: 408 (1888)

La foto a sinistra è un’istantanea scattata qualche anno fa da un amico, nella quale si può ammirare ill mio Paphiopedilum rothschildianum in fiore.

Paphiopedilum rothschildianum rara e famosa specie di orchidea originaria del Borneo.
E’ una specie terrestre ed a volte anche litofita, vive fra i pendii e le scogliere delle strette valli del Borneo lungo corsi d’acqua ad altitudini da 500 a 1000 metri.
E’ una pianta di grandi dimensioni a crescita molto lenta, con foglie ellittiche e ligulate, che possono raggiungere anche i 60 centimetri di lunghezza.
Lo stelo fiorale esce dal centro del ceppo fogliare maturato durante l’anno, ha un portamento retto, alto (70 – 80 cm) di colore marcatamente rossastro e pubescente, con brattee fiorali ellittico/ovali portanti da due a quattro fiori di grande dimensione. I fiori sono di colore rossastro con striature bianche sul sepalo dorsale.
Le punte dei due petali laterali possono raggiungere anche i 25 cm. Gli estremi dei petali laterali della foto a sinistra misurano 28 cm.
In natura, il Paphiopedilum rothschildianum, predilige siti prospicienti i corsi d’acqua corrente con luce lievemente filtrata. In coltivazionePaphiopedilum rothschildianum fiorisce in primavera/estate.
Questa straordinaria specie botanica va coltivata in serra intermedia, il rinvaso va fatto soltanto se le radici occupano tutto il vaso ponendo attenzione a non danneggiare le radici: intervenire nell’apparato radicale soltanto se si notano radici marce o secche.
Il substrato per il rinvaso può essere costituito da: due parti di corteccia più o meno sminuzzata secondo la dimensione della pianta, una parte di torba di sfagno, una di agriperlite mista a sabbia grossolana.
Paphiopedilum rhotschildianum va concimato ogni mese con fertilizzante equilibrato in dose: 0,5 g. per litro d’acqua. Il substrato del vaso va mantenuto umido e non bagnato: collocare la pianta nella parte più ventilata della serra intermedia e concedergli abbastanza spazio attorno.

Qualche nota storica
I neofiti che si avvicinano al mondo delle orchidee sentono spesso parlare di piante costose, molto mitizzate dai collezionisti di lungo corso e spesso non riescono a capirne i motivi.
Recentemente sono state scoperte altre nuove specie di Paphioopedilum, ma il mito per antonomasia che ogni collezionista desidera esibire con passione ed orgoglio è senza dubbio il famoso Paphiopedilum rhotschildianum. Da dove nasce tutto questo desiderio di possederlo?
A mio parere i motivi sono essenzialmente: lentezza di sviluppo della pianta (la mia che vedete nella foto ha circa 20 anni ed ha iniziato a fiorire da non più di 4-5 anni fa), perché è una pianta inclusa fra le specie in pericolo di estinzione (CITES) con il conseguente divieto di commercializzazione di piante raccolte in sito e non da ultimo la sua relativa difficoltà di riproduzione da seme (la germinalità dei suoi semi sia molto limitata).
Quindi cari amici orchidofili, cercate pure il vostro Paphiopedilum rhotschildianum, ma munitevi di pazienza e costanza, possibilmente compratevi piante di piccole dimensioni ed assicuratevi dell’affidabilità del fornitore.
La pianta che vi mostro in foto è stata acquistata molto piccola (un unico ceppo di 6-7 centimetri) nel 1985 da Lecoufle ed ogni due anni veniva spostata in un vaso più grande, senza manomettere le sue radici che si mantenevano sempre in forma.
Finalmente, qualche anno fa si è presentata l’opportunità di dividerla e vi garantisco che non è stata un’operazione tanto tranaquilla.

5 pensieri su “La più bella sei tu: gli exit poll indicano Paphiopedilum rothschildianum, domenica gli scrutini.

  1. Vincenzo Ghirardi

    Mi associo e faccio i miei migliori auguri a tutte le bellissime e
    simpaticissime donne del Club Orchids.
    Approfittatene, donne, perchè “passato il santo, passata la festa”
    da domani si ……ricomincia !!!!!!
    E dai…non arrabbiatevi, stavo solo scherzando ?!
    Cordialmente, sempre.
    Vincenzo.

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  2. Gianni

    La mia prefernza al Paph. Rothschildiano.
    Bravo Graziano per la coltura, e un bravissimo a Guido per la descrizione
    cari saluti a tutti
    Gianni

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