Christensonia vietnamica ‘Konstantina’

Una specie deliziosa rimasta nascosta fino ai giorni nostri
Questo cultivar dai fiori color verde lo dedico alla mia futura nuora Konstantina che ama il colore verde pastello.

La storia
Una volta scoperte, alcune orchidee rimangono per diverso tempo nel limbo in attesa della loro identità e questo stato di “oblio tassonomico” si verifica anche ai nostri giorni. Christensonia vietnamica è per certi aspetti l’emblema di quanto scritto poc’anzi. Probabilmente questa orchidea è stata vista anche nel passato, ma le vicende storiche e politiche del Paese dove vive (Vietnam), forse hanno contribuito a tenerla nascosta fino a pochi anni fa.
Christensonia vietnamica Haager 1993
Sottofamiglia: Epidendroideae.
Tribù’: Vandeae.
Sottotribù: Aeridinae.
Le prime piante di questa orchidea sono state scoperte dal botanico Ceco Jiri Haager durante una spedizione geologica nel Vietnam del sud.
La specificità della nuova orchidea ha suggerito alla comunità scientifica internazionale di collocarla in un genere assestante (1993).
Al nuovo genere è stato assegnato il nome di “Christensonia” in onore al grande impegno profuso dal tassonomista Eric Christenson nel settore delle Vandacee.
Il genere Christensonia è costituito da un’unica specie (Christensonia vietnamica), ed è quindi monotipo: il nome specifico (vietnamica), fa riferimento al suo paese di origine.

Descrizione
Christensonia vietnamica è un’orchidea epifita di piccole dimensioni a sviluppo monopodiale con foglie laterali bilobate e vive in zone pianeggianti ad altitudini non superiori ai 100 metri.
I fiori sono relativamente grandi rispetto alle dimensioni della pianta, si formano su corte infiorescenze semi erette a gruppi di 4 a volte anche 7, sono di colore verde chiaro con un pronunciato dente cilindrico ed il labello bianco.
In coltivazione, Christensonia vietnamica fiorisce in tarda estate.
Morfologicamente è molto vicina alle Aerides, Rhynchostylis, Renanthera, probabilmente assomiglia di più alla V. flabellata comunemente conosciuta come Aerides flabellata.

Coltivazione
Christensonia vietnamica richiede ambienti luminosi, ma leggermente più ombreggiati delle cugine Vanda.
Il substrato di coltivazione in cestino può essere costituito da bark molto grosso per consentire alle radici consistenti e carnose di insinuarsi con facilità e va tenuto sempre umido.
Può essere coltivata anche su zattera (soluzione che io preferisco) ed in questo caso, soprattutto in coltivazione fuori serra, va nebulizzata più volte il giorno. Durante la stagione dello sviluppo e della fioritura le fertilizzazioni possono essere somministrate anche settimanalmente. La frequenza va ridotta a metà durante la stagione fredda: concime 20.20.20 diluizione mezzo grammo per litro d’acqua.
Questa specie non presenta particolari problemi ed è assai resistente agli attacchi patogeni: possiamo tranquillamente considerarla di facile coltivazione.

7 pensieri su “Christensonia vietnamica ‘Konstantina’

  1. Roberta L.

    Grazie 1000 Guido, grazie Francesco, faro’ tesoro dei consigli. Ho appena telefonato a Franco ed e’ stato gentilissimo. Giustamente mi ha consigliato di farmi viva ai primi di Novembre (il compleanno e’ il 25) perche’ per allora non si puo’ prevedere cosa avra’ in serra di disponibile e fiorito, ma quando andro’ chiedero’ in primis a che punto sono di cottura le specie da voi suggerite.
    Spero di non essere sembrata troppo pretenziosa con tutti sti “requisiti” perche’ non e’ da me essere cosi selettiva, anzi, sono parecchio di bocca buona.
    Mi spiegava Franco che per le spedizioni purtroppo e’ un po’ costretto a dover fare ordini di una certa quantita’, poiche’ gli imballi e gli iter per le spedizioni sono impegnativi e, per una pianta sola, e’ dispersivo (come dargli torto?).
    Se invece si va in serra e’ possibile acquistare anche una pianta sola.
    Qui a Torino/Piemonte in fatto di orchidee (manifestazioni, serre, eventi, meeting, escursioni e chi + ne ha + ne metta) non c’e’ nulla. Almeno c’e’ Franco per vedere un po’ di “carne” sul fuoco! Da quello che ho capito e’ il Veneto che si da parecchio da fare in questo campo con lodevoli risultati.
    Ancora Grazie
    un salutone
    Roberta L.

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