
Bletilla Reichenbach.f. 1883 Bletilla striata (sinonimo Bletia gebina)
Illustrazione in: “Edwards’s Botanical Register”
vol. 33 pl. 60 (1847)
Eravamo sul finire della primavera di qualche anno fa quando il venditore di bulbose, mi esortò a scegliere quel che rimaneva sull’apposito espositore a forma circolare… tanto ormai siamo a fine stagione – disse – prendi quel che vuoi, ti farò un buon prezzo. L’espositore era quasi vuoto, le buste contenenti i bulbi di Dalie, di Gladioli e di tante altre comuni bulbose da giardino erano sparite quasi tutte, rimanevano solamente i rizomi di Bletilla. Chissà perchè, forse per la scarsa conoscenza oppure per la foto del fiore che non rendeva giustizia, sta di fatto che i rizomi di questo delizioso genere di orchidea, facile da coltivare, erano quasi tutti li, invenduti in attesa dei saldi di fina stagione.
Mi è venuto in mente questo aneddoto l’altro ieri mentre ispezionavo l’angolo del giardino dove si stanno risvegliando le Bletilla. Chissà quanti di voi in questi giorni sono alle prese con la sistemazione delle “isole di Bletilla”… sì isole perchè in breve tempo i loro rizomi colonizzano vaste aree del giardino. Ne sa qualcosa il nostro amico Aldo Dello Jacovo..
FOTO
Varie aiuole di Bletilla striata presso l’Orto Botanico di Roma – Aprile 2006 – La foto è tratta dal sito Tropicalgarden curato con bravura dagli amici Claudio e Giulio: leggete la scheda redatta da loro, che descrive molto bene questo genere di orchidee.
Aggiungo solamente l’origine etimologica del nome di genere: diminutivo di Bletia, così chiamato in onore di Don Luis Blet, un farmacista e botanico spagnolo del XVIII secolo.
Mettete una Bletilla nel vostro giardino, anche nei vasi che ornano i vostri davanzali, ma prima di acquistare i rizomi chiedete una divisione a qualche amico orchidofilo… lo farete felice e diventerete coltivatori di orchidee con poca fatica 😉

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