Lycaste, Ida, Sudamerlycaste , incertezze e novità tassonomiche

Lycaste sono state fra le orchidee più popolari dell’epoca vittoriana. Lycaste dal labello frangiato e precisamente Lycaste skinneri è stata la prima specie ad essere scoperta nel 1798, Questa specie è stata inclusa nel genere Lycaste molto più tardi – nel 1843 – e questo dimostra sin d’ora la complessità tassonomica di un gruppo di orchidee, per altro, assai affascinante.

Il genere Lycaste
Lycaste Lindl. Eduard’s Bot. Reg.,29, misc 14 (1843)
In origine, il nuovo genere Lycaste è descritto da Lindley senza indicare la specie tipo e nasce dalla separazione di varie specie già incluse nel genere Maxillaria ed in altri generi, analizzando il numero delle masse polliniche e la diversa forma del labello.
Lindley istituisce il genere Lycaste descrivendo Lycaste plana Lindl. Botanical Register (1842c) 28: 85, misc. 96. (la prima pianta disponibile).

Sempre Lindley, nello stesso registro Botanico (1843a) 29: t. 35, illustra Lycaste macrophylla, togliendola dal genere Maxillaria – Botanical Register (1843b) 29, misc. 10-16.

Quindi.. Lycaste plana, Lindl. = L.macrophylla (Poepp.& Endl.) sottosp. plana (Lindl.) Fowlie.
Con il tempo e dopo attente considerazioni, osservando numerose colonie in Perù ed altrove, Lycaste plana è stata ridotta a una forma di colore di Lycaste macrophylla.
Pertanto si deduce che: L.macrophylla (Poepp.& Endl.) var. plana (Lindl.) Fowlie è la specie tipo del genere Lycaste.

Etimologia del nome Lycaste, miti e leggende.
Chissà quali letture antiche ebbe modo di praticare Lindley, ad ogni modo ci sono varie opinioni sulla derivazione del nome Lycaste
Lindley ha scritto in una nota alla sua seconda illustrazione della prima pianta chiamata Lycaste (Lycaste plana Lindl. Botanical Register 29, t.35 (1843) – che è un nome di fantasia ispirato da una bellissima donna greca vissuta in Sicilia nord Occidentale (Drepanon – in latino Drepanum, ora Trapani) al tempo della Magna Grecia. Anche Lempriere (1840) come Rodigas Linden (1888) e Paxton, hanno confermato che Lycaste era una bella donna greca, conosciuta anche con il nome di “Venere” data la sua bellezza.

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In qualche testo si legge che Lycaste in realtà fosse stata la sorella di Elena di Troia, figlia di Priamo, ma non c’è alcun documento che lo certifichi.
Piuttosto trovo molto interessante quanto scrive Coluccio Salutati (1331 – 1406) sul III° libro, cap. XXII dell’opera “De laboribus Herculis” del quale riporto uno spezzone.
…”(3) Qui autem cupit omnia plene videre de Buta et Erice recurrat ad decimum librorum Genealogie Deorum, quo non habet etas nostra divinius opus, quod antiquitati preferat vel opponat. Inquit enim ibidem Boccatius:
Amicis vel Amicus filius fuit Neptumni et Melites, quem Pollux in nemore Bebritio cestibus vicit. Huius Amici Butes filius regno Bebritiorum ob paternam sevitiam pulsus Drepanum appulit, ubi receptus a Lycaste meretrice, que ob formositatis admirationem Venus credita est, illique coniunctus Ericem genuit. De quo alia, que supra retulimus, idem Boccatius scripsit”…
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Anche se Nicolò Tommaseo, nelle sue dissertazioni filosofiche sul significato dei sostantivi “prostituta”, e/o “meretrice” – dando al secondo un valore quasi etico – fa una netta distinzione fra i due, possiamo dire che – forse contro la sua volontà – Lindley ha assegnato ad un genere di orchidee il nome di una “meretrice”!

Lycaste, Ida, Sudamerlycaste
Tribù: Maxillarieae.
Sottotribù: Lycastinae.
Genere: Lycaste Lindl., 1843.
Anche qusto genere di orchidee ha subito nel tempo, nuove sistemazioni, ridimensionamenti e divisioni.
Diverse sono state le motivazioni dei tassonomi, e altrettanto agguerrite sono state le battaglie per imporre le innovazioni.
Le variabili contenute nel genere Lycaste sono essenzialmente:
1 – Piante a foglia decidua o semi decidua.
2 – Piante a foglia sempreverde.
3 – Piante con fiori a labello frangiato.
4 – Piante con petali lunghi.
5 – Piante endemiche esclusivamente in Paesi del Sud America.
Alcune di queste variabili hanno prodotto la suddivisione del genere in sezioni e/o sottosezioni, altre hanno dato vita ad una disputa tassonomica risolta solo recentemente con l’inserimento definitivo in “The World Checklist of Selected Plant Families”, gestito dal Royal Botanic Gardens di Kew, riconosciuto da American Orchid Society come autorità competente sulla tassonomia delle orchidee, di un nuovo genere: Sudamerlicaste .

La disputa
Nel 2002, Archila Morales, Fredy Leonel, elenca una lista di specie del genere Lycaste, endemiche in vari Paesi, tutti del Sud America, proponendo di dare a queste un nuovo nome di genere.
Addenda et corrigenda para Sudamerlycaste su: Revista Guatemalensis, Vol.5, no.3, 2002, p.77 – 82, Vol.1
Editore: Luis H.Ortiz Castillo & all.
Pubbblicato da: Centro Universitario del Norte de la Universidad de San Carlos de Guatemala
Lista delle specie da assegnare il nuovo nome di genere: Sudamerlycaste:
Sudamerlycaste andreettae (Dodson) F.L.Archila
Sudamerlycaste barbifrons (Lindley) F.L.Archila
Sudamerlycaste barringtoniae (J.E.Smith) F.L.Archila
Sudamerlycaste ciliata (Ruiz & Pavon) F.L.Archila
Sudamerlycaste cinnabarina (Lindley) F.L.Archila
Sudamerlycaste cobbiana (Rchb.f. ex B.S.Williams) F.L.Archila
Sudamerlycaste costata (Lindley) F.L.Archila
Sudamerlycaste denningiana (Rchb.f.) F.L.Archila
Sudamerlycaste diastasia (D.E.Bennett & E.A.Christenson) F.L.Archila
Sudamerlycaste dunstervillei (Bergold) F.L.Archila
Sudamerlycaste dyeriana (Sander ex Rolfe) F.L.Archila
Sudamerlycaste fimbriata (Poeppig & Enlicher) F.L.Archila
Sudamerlycaste fowliei (H.F.Oakeley) F.L.Archila
Sudamerlycaste fragrans (H.F.Oakeley) F.L.Archila
Sudamerlycaste fulvescens (Hooker) F.L.Archila
Sudamerlycaste gigantea (Lindley) F.L.Archila
Sudamerlycaste grandis F.L.Archila
Sudamerlycaste heynderycxii (Morren) F.L.Archila
Sudamerlycaste hirtzii (Dodson) F.L.Archila
Sudamerlycaste lanipes (Lindley) F.L.Archila
Sudamerlycaste lata (Rolfe) F.L.Archila
Sudamerlycaste linguella (Rchb.f.) F.L.Archila
Sudamerlycaste locusta (Rchb.f.) F.L.Archila
Sudamerlycaste longipetala (Ruiz & Pavon) F.L.Archila
Sudamerlycaste longiscapa (Masters) F.L.Archila
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Nel contempo, di qua dell’oceano – in Gran Bretagna – Angela Ryan e Henry Francis Oakeley stanno lavorando ad una loro pubblicazione che prevede la creazione di un nuovo genere composto da alcune specie, già incluse nel vecchio genere Lycaste, al quale pensano di assegnare il nome “Ida”.
Forse il buon Oakeley ha pensato bene di dare una continuità mitologica al vecchio nome Lycaste e andandosi a leggere – “DE CONSULATU STILICHONIS LIBER TERTIUS” scritto dal poeta latino CLAUDIUS CLAUDIANUS, nel quale leggiamo…“et pharetratarura comilum inviolabile cogi.s concilium, veniunt urncros et brachia nudae armataeque manus iaculis et terga sagittis, incomptae pulchraeque tameri ; sudoribus ora 245 pulverulenta rubent, sexum nee cruda fatetur virginitas ; sine lege comae ; duo cingula vestem crure tenus pendere vetant. praecedit arnicas flava Leontodame, sequitur nutrita Lycaeo Nebrophone telisque domat quae Maenala Thero. 250 ignea Cretaea properat Britomartis ab Ida et cursu Zephyris numquam cessura Lycaste. iungunt se geminae metuenda feris Hecaerge et soror, optatum numen venantibus, Opis
progenitae Scythia : divas nemorumque potentes 255 fecit Hyperboreis Delos praelata pruinis. hae septem venere duces ; exercitus alter Nympharum incedunt, acies formosa Dianae, centum Taygeti, centum de vertice Cynthi et totidem casto genuit quas flumine Ladon.”
– ha trovato che Ida e Lycaste facevano parte del gruppo di vergini Cretesi al seguito di Diana la dea della caccia e dei boschi.
Certo che Lycaste… “meretrice” o “vergine”… che sia, mettiamoci pure anche Ida, danno un fascino indubbio al genere di orchidee in questione.

I dubbi di Ryan e Oakeley
Il filo conduttore di Ryan e Oakeley per assegnare un nuovo nome di genere è quello di raggruppare tutte le specie con labello fimbriato – piacevole il paragone al riccio rappresentato sul libro del Dr Henry Francis Oakeley su “Lycaste, Ida and Anguloa, The Essential Guide” – ma la loro pubblicazione arriva tardiva, è pubblicata su Orchid Digest solamente un anno dopo quella di Archila Morales“IDA – Ryan A. & Oakeley, Orchid Digest 67, 9 (2003)”

A. Ryan e Henry Francis Oakeley – nella loro pubblicazione – rinominano 39 specie (di cui 7 nuove), 4 ibridi naturali (3 nuovi) e 11 varietà (5 nuove). A valore delle loro tesi cercano supporti anche su vecchie pubblicazioni:
H.G. Reichenbach in Gardeners’ Chronicle (1879) 11: 524.
Stroking hedgehogs …
The species of Lycaste having a fimbriate lip form a particularly difficult group, and have never been properly defined. R.A. Rolfe in the Botanical Magazine (1905): t. 8020. ”

Sul tema, Angela Ryan pubblica anche la sua tesi di dottorato nel 2001, dal titolo:
Lycaste is not monophyletic.
A. Ryan in A phylogenetic assessment of Lycaste and Anguloa, PhD thesis, University College, London (2001): 2.

OSSERVAZIONI
Non ritengo pensabile che uno studioso del livello di Dr Henry Francis Oakeley, non fosse a conoscenza della pubblicazione di Archila, probabilmente da buon Inglese, ed in stretto contatto con il Royal Botanic Gardens di Kew, non si è posto problemi di sorta.
C’è stata una gran confusione sui nomi Ida e Sudamerlycaste. Sudamerlycaste è stato descritto da Archila nel 2002, ma la descrizione originale, in un primo tempo non è stata ritenuta valida. Così il nome Ida, stabilito sucessivamente da A. Ryan e H. F. Oakeley, è stato ampiamente usato per diversi anni, con Sudamerlycaste come sinonimo. Questo stato di incertezza ha creato e continua a creare non poca confusione nel mondo orchidofilo. Nei listini di orchidee è facile trovare la stessa specie con nome di genere diverso. La disputa è terminata un anno fa a favore di F. Archila. In tutto questo lasso di tempo il Dr Oakeley ha avuto ogni opportunità per presentare il suo caso. Archila ha prevalso in questa disputa e noi aspettiamo la prossima… attenti però; gran attenzione con gli acquisti.

Nei prossimi post: appunti sulla coltivazione di Lycaste, Sudamerlycaste e Anguloa

6 pensieri su “Lycaste, Ida, Sudamerlycaste , incertezze e novità tassonomiche

  1. Pingback: Lycaste Luciani | Orchids.it

  2. dany

    buongiorno guido, inanzi tutto complimenti per il sito e per l’articolo adoro le lycaste e insieme alle coelogyne sono il mio genere preferito. Posseggo una sudamerlycaste e vorrei saperne di più in merito.
    grazie se vorrai rispondermi.

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  3. Antonio C.

    Volevo complimentarmi anch’io con Guido per questo post che contiene notizie molto curiose ed interessanti e credo di non facile reperimento sull’etimologia del nome.
    E’ un genere che mi interessa in modo particolare in quanto ho avuto modo di vederne alcune specie in natura in Guatemala.
    Ho comprato più volte più di qualche pianta, ma ho grosse difficoltà di coltivazione.
    Le perdo con molta facilità credo per marciumi, sicuramente sbaglio qualcosa.
    Sono ansioso di leggere in un prossimo post le note di coltivazione.
    Un caro saluto a tutti.
    Antonio C.

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  4. Alberto

    Ho ricercato invano la Lycaste deppei nota per il suo profumo.
    Ho avuto modo di incontrare il dott. Oakeley alla mostra di Peterborough, alcuni anni fa e mi consigliò l’acquisto di una Anguloa uniflora, specie che lui aveva ritrovato in natura. Complimenti per questo post a Guido. Ciao Alberto

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    1. Guido Autore articolo

      Mi stanno appassionando questi generi, devo fare una ricognizione in serra per verificare quante Lycaste, ed affini sto coltivando.

      Grazie per i complimenti al post. Effettivamente ho lavorato 2 giorni per cercare documentazioni e poi per scrivere il post con annesse foto di una mia specie ora in fiore. Ricevere riscontro da chi ne capisce è sempre un gran piacere.

      Guardando le statistiche analitiche di Google, che controlla giornalmente il blog, noto che i visitatori (una media di 400 visite al giorno fra istituzioni e privati), per acquisire le notizie che cercano lo fanno con specifiche parole chiave e quindi approdano su post già presenti in archivio – rilevo che ogni visitatore, sempre più spesso legge molte pagine – forse le scarica e rimane connesso al sito per molti minuti. Questo significa che il materiale in archivio è considerato utile ed esaustivo, forse per questo motivo i visitatori del blog sono sempre più silenti.

      Qualche grazie però, non farebbe male 😉

      Guido

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