Quando un commento solca la storia dell’orchidofilia italiana

Non vorrei che il commento inviato da Antonio Camani in appendice a questo post, scivolasse velocemente nell’archivio del blog, senza aver richiamato la dovta attenzione di tante e tanti appassioanti orchidofili italiani, che sicuramente visitano silenti questo sito. Per questo ritengo doveroso riportarlo in chiaro alla vostra lettura.

A mio avviso, il corsivo che segue, scritto con evidente meditazione da Antonio Camani, è un accorato messaggio di unità per tutto il popolo orchidofilo italiano. Tutto e tutti, nessuno si senta escluso.
Grazie Antonio.

“”Antonio C. scrive:
24 novembre, 2010 alle 19:48

Grazie a tutti amici, troppo onore.

Un grazie in particolare a Guido che ha voluto dedicarmi questo gioiellino in miniatura e che è rimasto nella mia serra per tanti anni senza nome.

Sicuramente non merito cosi’ tanti elogi.

Sono comunque onorato e commosso di ricevere da tutti Voi questa sincera testimonianza di stima e di amicizia.

E’ vero, con Guido ho condiviso fin dai primi anni la mia passione per le orchidee, tra alti e bassi, alternando momenti di grande entusiasmo a momenti di sconforto, prima per la costruzione della serra e poi per la difficoltà nella coltivazione e per le numerose morie che inevitabilmente, soprattutto per mancanza di esperienza, capita a tutti con grande dispiacere di dovere registrare.

Con Lui ho fatto i primi passi nel mondo dell’orchidofilia e piano piano ho appreso i primi rudimenti della coltivazione, trovando sempre grande disponibilità ed incoraggiamento.

Non è mai stato necessario cercare di carpirgli i cosidetti “segreti” per la buona coltivazione, perchè è sempre stato pronto e generoso sia nei consigli che nel donare piante e divisioni con le quali cimentarsi.

Grazie a Lui, alle mostre, alle visite delle serre degli amici, mi sono sempre più appassionato alla collezione e alla coltivazione di questo meraviglioso e intrigante fiore, trovando spesso stimolo e motivazione per i miei viaggi.
Nel pensarli ho cercato di coniugare l’esigenza della conoscenza dei Paesi e delle culture di altri popoli, con l’esperienza affascinante e indescrivibile di scoprire e ammirare le nostre maliarde nei loro habitat naturali delle foreste tropicali e pluviali, traendone emozioni indescrivibili.

Con Lui ho conosciuto tanti amici orchidofili e assieme abbiamo fondato, alla fine degli anni 80 presso lo studio del notaio Helio Pierotti di Oderzo, l’ATAO.
Mi piace ricordare gli amici firmatari dello statuto oltre a Guido naturalmente e il sottoscritto: Antonio Borsato, Nevio Ogrizovich , Tiziano Avesani, Renato Casagrande, Sergio Buda e l’indimenticabile Enzo Cantagalli.
Molti di loro purtroppo non li ho più visti.
A tutti va il mio affettuoso saluto ed un fraterno abbraccio.

E’ la vita, ringraziando Dio, va avanti e da alcuni anni partecipo all’esaltante esperienza di Orchids Club, avendo l’opportunità di conoscere ancora tanti altri amici e valenti orchidofili, con i quali ho avuto e ho ancora occasione di scambiare esperienze esaltanti e preziose.

Gli anni però passano inesorabili e veloci e nelle turbolenze della vita associativa, succede anche che qualcuno si perda per strada.

Peccato! L’importante è che, al di la’ della diversità di vedute e di opinioni, rimangano immutate la stima e l’amicizia.

Ci vediamo da Alberto e un caro saluto a tutti.

Antonio Camani”

Un pensiero su “Quando un commento solca la storia dell’orchidofilia italiana

  1. SEVERINO E ORIETTA

    soltanto ora abbiamo letto le parole di Antonio Camani che ci onoriamo di conoscere.
    Condividiamo il suo pensiero sia per la passione nella coltivazione di questi splendidi ed intriganti fiori sia per l’amicizia quale collante importante nella vita di ogniuno di noi.
    Arrivederci da Alberto.
    Severino ed Orietta

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