Viaggio in Ecuador: alla scoperta delle orchidee ecuadoregne

Nei giorni della mostra di Schio ho conosciuto Alex Portilla di Ecuagenera Orquideas Ecuador
Le conversazioni sono state molto interessanti ed insieme abbiamo parlato di orchidee, di collaborazioni scientifiche che si concretizzeranno con pubblicazioni sul blog, e di viaggi…sì avete capito bene: viaggi.
Per la prossima primavera Ecuagenera propone dei pacchetti organizzati con visita guidata nei vari siti di endemicità delle specie equadoregne.

A grandi linee questi sono i costi: aereo 800 euro circa, e 70 euro pro giorno, tutto compreso in Ecuador, il tutto organizzato da Ecuagenera… e con Alex come accompagnatore ufficiale.
link al sito di Ecuagenera
Che ne dite?

Nella foto: al centro Alex, a sinistra Antonio Camani consigliere A.I.O. a destra Adriano Cumini di Orchids Club Italia.
L’idea è nella sua fase embrionale, sia come costi che nel suo aspetto organizzativo, se è di vostro interesse scrivetelo nei commenti e se desiderate la riservatezza comunicatelo a info@orchids.it

4 pensieri su “Viaggio in Ecuador: alla scoperta delle orchidee ecuadoregne

  1. Antonio C.

    Encyclia ghillanyi fiorita?…sicuramente la fortuna dei principianti.
    Chi conosce la mia serra sa in quali situazioni di compromesso vivono le mie piante, soprattutto d’inverno.
    L’Enc. ghillanyii, in zattera, proveniente dal Brasile, l’ho posizionata nella parte più alta della mia serra, che comunque d’inverno prende sole solo dalle 13,00, alla ricerca di più luce possibile.
    Credo che essendo molto in alto abbia preso anche poche bagnature.Le punte delle foglie e anche qualche foglia si sono seccate e non vengono via facilmente, bisogna tagliarle.
    A maggio l’ho portata all’esterno in giardino appesa ad una pianta di prunus in pieno sole.
    Ha iniziato a formare lo stelo florale alla fine di luglio primi di agosto, allungandolo sempre di più e presentando 4 fiori all’apice.
    Verso la metà di settembre ha iniziato ad aprire il primo fiore, quello più basso dello stelo.
    A Schio ce n’erano 2 di aperti.
    Adesso sta completando la fioritura degli ultimi fiori. Cercherò di fare una documentazione fotografica, a futura memoria, perchè chissà se avrò ancora la fortuna che fiorisca anche l’anno prossimo.
    Per chi volesse andare a vedere come vivono queste piante in situ in Brasile, consiglio di andare in internet, richiamare con Google il nome, cliccare su immagini e vedrà che esse vivono, al pari delle Laelie rupicole, nei rilievi montagnosi e rocciosi, in zone completamente aperte ed assolate, fra i sassi e i cactus, in esemplari molto numerosi. E’ veramente uno spettacolo unico!
    Antonio C.

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  2. Alberto

    Adesso l’Encyclia gillanyi è stata denominata encyclia rosea, grande Antonio molti non si sono accorti di questa fioritura, direi rarissima, meritava una segnalazione, ma le specie in mostra erano così tante da non essere notata da tutti. Saluti Alberto

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  3. Guido Autore articolo

    ..una spina al fianco per me, caro Antonio, quell’Encyclia ghillanyi!
    Sono anni che la coccolo e lei niente fiori, poi arrivi Tu e zzacchete, me la mostri in fiore pronta per la mostra di Schio.
    Spero di avere qualche foto da pubblicare in un prossimo post: complimenti…penso che sia una delle poche, se non l’unica mostra di orchidee in Italia nella quale si è potuta ammirare questa specie.
    Intanto mi consolo con questo link: http://www.orchidspecies.com/encghillanyi.htm
    Guido

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  4. Antonio C.

    Schio – Una Mostra davvero Straordinaria!

    Straordinaria per la coreografia e l’ambientazione.
    Credo di non avere mai visto una esposizione cosi’ ben organizzata e inserita in un contesto che sembrava fatto ad hoc e ha permesso di mettere in evidenza, in un modo ancora più “pulito” , elegante e suggestivo le ns. beniamine, attorniate da macchinari, telai e tessuti di particolare valore storico e artistico.

    Straordinaria per gli esemplari presentati (c’era persino la mia Encyclia ghillanyi fiorita…!)

    Straordinaria per la partecipazione di importanti espositori italiani e stranieri (era presente anche Ecuagenera con Alex Portilla che esponeva piante veramente uniche e che sono andate letteralmente a ruba sin da sabato mattina.
    Nel pomeriggio di domenica lo stesso Alex ci ha intrattenuti con una conferenza e un reportage sulle orchidee dell’Ecuador in situ davvero affascinante, che ci ha coinvolto a tal punto da far dire a qualcuno… “quando partiamo?”

    Straordinaria per l’affluenza di pubblico, come sempre, anzi devo dire, più di sempre, molto numeroso e soprattutto molto e molto interessato.

    Straordinaria per i giudici che hanno premiato numerose e splendide piante.

    Straordinaria per il corso di sabato per Allievi Giudici organizzato dall’AIO, che ha visto la partecipazione di quasi una decina di soci e che fa ben sperare per il futuro dell’orchidologia italiana di eccellenza.

    Straordinaria per il Direttivo AIO che si è riunito nel pomeriggio di domenica e ha discusso vari argomenti istituzionali ed organizzativi, approvando anche importanti modifiche statutarie, per fare meglio funzionare l’Associazione e rappresentare con sempre maggior competenza, prestigio e autorevolezza, anche all’estero, il mondo orchidofilo italiano.

    Termino ringraziando tutti gli espositori, i tantissimi amici di Orchids Club, in particolare gli amici di Schio, che hanno collaborato e hanno contribuito con la loro presenza e il lavoro di giorni e con l’apporto di magnifici e rari esemplari, alla ottima riuscita di questa edizione veramente unica.

    Un ringraziamento particolare al ns. Presidente AIO Dr. Guido Diana, al Prof. Franco Bruno e al giudice AOS (American Orchid Society) Mr. Alejando Capriles che, con la loro prestigiosa presenza e collaborazione, hanno dato lustro all’evento.

    Alla prossima e un caro saluto a tutti.

    Antonio C.

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