Archivio mensile:Agosto 2012

Ascovanda (V.Seeprai x Ascocenda Red Gem)

Agli inizi del mio viaggio dentro il pianeta orchidee, un caro amico orchidofilo mi disse: “non confonderti con il possessore di orchidee, il collezionista è altra cosa, egli ama le orchidee, non le possiede”.
Ecco, la foto a sinistra mostra i fiori – belli, molto belli – di un ibrido senza una storia genealogica seria, perso negli anni fra le piantine di una semina messa in vendita al Flormart di Padova, frutto di uno dei tanti ibridatori asiatici. Con fatica, allora, riuscii ad interpretare la grafia incerta che accompagnava le piccole piantine in vendita.
Con il trascorrere del tempo le piantine sono cresciute ed ora mi ripagano con generose e ripetute fioriture.
Chissà perchè mi tornata in mente quella frase del mio amico, forse per ricordarmi che l’amore non va d’accordo con il possesso. Il possesso genera gelosia, invidia, odio e inaridisce i rapporti umani, l’amore è altra cosa.

Paphiopedilum Helvetia

Chissà se riuscirete a trovarlo nei banchi di vendita o sul web, ma questo ibrido primario, uno dei primi incroci artificiali creati dall uomo, mantiene tutto il suo fascino. Cercatelo nelle vecchie collezioni di qualche vostro amico coltivatore.
Paphiopedilum Helvetia
Questo grex è frutto dell’incrocio fra (Paph. chamberlainianum x Paph. philippinense)
Ibrido creato da Froebel nel 1899.
Questo delizioso ibrido primario merita di essere coltivato con passione nelle nostre collezioni. Fiorisce in progressione in vari periodi dell’anno da primavera ad autunno, con generosità e senza tante pretese.
Coltivazione:
In vasi con miscela di bark, perlite e torba filamentosa. Luce soffusa, temperature medio fresche e substrato sempre umido. Fertilizzazioni discrete.

Doritis buyssoniana

Genere Doritis
Genere costituito da una sola specie: Doritis pulcherrima Lindl., Gen. Sp. Orchid. Pl.: 178 (1833). e alcune varietà.
Il nome botanico dato al genere deriva dalla parola greca Dory (sperone o lancia) e fa riferimento alla carattteristica forma del labello dei fiori. Specie generalmente terrestre e/o litofita in anfratti di humus. Le piante presentano una struttura monopodiale con foglie carnose e rigide.
Doritis pulcherrima produce fiori di varia colorazione, da cui la neccessità botanica di suddividere la specie in varietà e/o forme. Questa specie si trova in natura sia in forme diploidi che tetraploidi.
Doritis buyssoniana è tetraploide ha fiori due volte la dimensione delle forme diploidi di D. pulcherrima,ed il colore dei fiori è lavanda pallido.
Una recente revisione del genere Phalaenopsis, assorbe anche il genere Dotitis.

Nota:
In “NEW ORCHID HYBRIDS January – March 2003 REGISTRATIONS” RHS, considera Doritis pulcherrima var. buyssoniana nom. inval. e ci rimanda alla lettura della monografia di Christenson, dove si deduce che D. buyssoniana, sia da considerarsi specie assestante, mantenuta provvisoriamente nel genere Dorits, in attesa di ulteriori indagini sul DNA.

Dendrobium bullenianum

Dendrobium bullenianum Rchb.f., Bot. Zeitung (Berlin) 20: 214 (1862).
Sezione: Pedilonium
Sinonimo: Dendrobium topaziacum Ames, Orchidaceae 5: 140 (1915)
Origine del nome di specie: in onore della prima fioritura ottenuta dal signor Bullen, giardiniere della ditta inglese Low & Co.

Specie epifita a sviluppo simpodiale, produce fusti lunghi più di un metro.
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