Dracula vlad-tepes

Halloween… e vampiri!

1534L’atmosfera di halloween, almeno dalle mie parti, ci sta tutta: giornate corte e buie, nebbia che fa svanire agli occhi l’orizzonte ed il ritorno all’ora solare a far 31, mi suggerisce di scherzarci su.
Guardate il fiore della foto a sinistra! Sembra portarci con la mente a visioni aliene, astronauti calati dal cielo scuro, oppure strani esseri demoniaci, dotati di lunghi arpioni, pronti ad avvolgerci in un abbraccio mortale.
Volete conoscere il suo nome? Dracula vald-tepes
…la notte di halloween vi aspetteranno, appese lungo la stradina di Vicolo Parnasso: sconsigliato “coglierle”, porterebbero “sfiga” 😉

1542Dracula vlad-tepes Luer & R. Escobar 1981
Questa specie è endemica nella cordigliera orientale del Dipartimento colombiano di Santander (vicino Viriolin). E’ stata trovata nelle foreste pluviali a 2500 metri di altitudine. Pianta epifita da clima freddo di piccole dimensioni con foglie strette, erette, robuste e con guaine basali tubolari. Fiorisce in diversi periodi dell’anno con preferenza nei mesi freddi che vanno dall’autunno alla primavera.
1541Le infiorescenze racemose escono attraverso l’apparato radicale, scendono pendule e formano singoli fiori in progressione. La parte centrale dei petali e dei sepali è scura con striature e macchie color vinaccia, mentre il labello è solitamente bianco con lievi colorazioni giallo pallido e striature grigie.

Si consiglia di coltivare questa specie a luce soffusa, temperatura fresca-fredda, bagnature regolari e apparato radicale sempre umido con leggera ventilazione ambientale. La peculiare crescita degli steli fiorali suggerisce di usare cestini di rete a piccole maglie, con composto di corteccia fine, mista a perlite e sfagno.

Etimologia della specie
Nominata in riferimento Vlad Tepes (detto Dracula),
“la storia vera del principe valacco Vlad l’Impalatore, chiamato Dracula per l’appartenenza del padre all’ordine cavalleresco del Drago, che la fama tremenda delle sue gesta, ispirò la creazione del personaggio del vampiro, divenendo in questo modo leggenda, non ha niente a che fare con con il mito del vampiro, nato dalla letteratura postuma. E’ quindi, la quintessenza di leggende preesistenti, senza tempo, che storicamente finirono per incarnarsi in un modello reale di umana ferocia. Con il mito del vampiro, Vlad ha in comune la sua inestinguibile sete di sangue, accentuata dalla crudeltà della guerra che combatte contro i Turchi.
A differenza del vampiro leggendario, Vlad non teme la croce, anzi l’innalza come insegna. Ciò nonostante, la fantasia popolare lo legherà al potere demoniaco, radicato in antichissime superstizioni. Per la storia, Dracula o Vlad III di Valacchia visse quarantacinque anni, dal 1431 al 1476. Per la leggenda appartiene al mondo di coloro che non sono mai morti pur non essendo più vivi, creature d’oltretomba che perpetuano in eterno la propria esistenza alimentandosi del sangue dei viventi”…

Che fantasia “sinistra” hanno avuto, la botanica e la tassonomia, con questo genere di orchidee! Non bastava nominare il genere “Dracula”, ma bisognava infierire anche su qualche povera specie, tipo “D. vampira” o come nel nostro caso “D. Vlad-Tepes

Nota: Foto e orchidee della collezione Guido De Vidi. E’ vietata la riproduzione per usi commerciali.

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