Archivio mensile:Giugno 2015

Notizie dalle esposizioni orchidofile italiane

Di premio in premio, utili ricariche morali per scaldarti l’anima.

Nelle esposizioni di orchidee, quando è previsto il giudizio di qualità espresso da una giuria riconosciuta internazionalmente, oltre ai premi assegnati alle piante che rientrano nei parametri da premio con medaglie: oro, argento e bronzo, la giuria individua la più bella pianta in esposizione, conferendole una medaglia d’oro e l’ambìto titolo di “Best in show”.

Il 2015 è un anno particolarmente fortunato per le mie orchidee, ad oggi hanno conquistato 3 “Best in show” di seguito, mostra a San Daniele del Friuli (UD), a Bologna e a Mezzocorona (TN)

Particolarmente gradito è il prestigioso riconoscimento, che L’Associazione Trentino Orchidee, in occasione della recente edizione del loro evento orchidofilo “Orchids and Wine”, ha voluto assegnare ad una mia orchidea esposta nella mostra.

Si dirà: quei pezzi di carta senza valore. Di pezzi di carta è fatta la storia. Il denaro si appiccica e ti illude di essere importante, ma prima o poi passa di mano lasciandoti l’anima arida.

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Ricordando Rino Gaetano, 34 anni dopo il suo fatale incidente … ma il cielo è sempre più blu:

Dendrobium chrysotoxum mem. ‘Sig. Panaiotis’ MO/AIO, la più bella orchidea anche nella mostra Orchids and Wine 2015

E’ grande la mia soddisfazione! Quel vecchio e caro esemplare di Dendrobium chrysotoxum, in mostra nella stupenda scenografia dell’esposizione orchidofila Orchids and Wine, si è guadagnato per la seconda volta la medaglia d’oro e l’agognato titolo di “Best in show 2015”.
Il livello delle piante esposte era altissimo, molti produttori professionisti, tedeschi e italiani e tanti coltivatori amatoriali, come me. Il mio caro e vecchio Dendrobium chrysotoxum ha sbaragliato la agguerrita concorrenza conquistando sul campo, ammirazione, rispetto, e diventando così: Re per sempre!

Come coltivatore e collezionista amatoriale desidero ringraziare le persone che in questi giorni, per me sofferti e nello stesso tempo importanti, mi hanno dimostrato affetto e stima, a partire da tutti gli appassionati del Trentino Alto Adige: una buona “ricarica” per continuare la grande avventura con le orchidee.
Un grazie caloroso a quanti hanno lavorato per la scenografia ospitante e, per tutti, al Presidente della loro associazione (ATO): Claudio Frenez.

Storia e curiosità di questa specie.

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Il fascino delle orchidee dipinge orizzonti infiniti. Spesso ti accompagna in viaggi misteriosi, ti fa conoscere culture e tradizioni esotiche e mitologiche. Ecco che, non volendosi fermare alla semplice ammirazione, le orchidee ti raccontano, ti trasportano col pensiero e per qualche fortunato, anche realmente, nei luoghi dei loro regni naturali.
dendrobium_chrysotoxumStai ammirando la foto alla tua sinistra? Bene, chiudi gli occhi e lasciati liberamente trasportare dalla fantasia. Non occorre conoscere molte cose, basta sapere il suo nome e le sue origini geografiche… il viaggio fantastico può cominciare. L’orchidea che ci accompagnerà in un viaggio fantastico nello Yunnan si chiama Dendrobium chrysotoxum

Dendrobium chrysotoxum Lindley 1847 – Lindley descrive questa specie importata per la prima volta in Inghilterra dai signori Henderson, proveniente dall’India. Per la cronaca, nella letteratura si legge anche che Dendrobium chrysotoxum è stato scoperto in Birmania (ora Myanmar) ed importato in Europa (Inghilterra) da Low&Co. nel 1858
Sinonimi:
Callista chrysotoxa (Lindl.) Kuntze 1891- Callista suavissima Kuntze 1891- Dendrobium suavissimum Rchb.f 1874.
Questa bella orchidea è localmente chiamata “Dai Orchid”, perché nei luoghi di origine (la minoranza Dai rappresenta il 34 per cento della popolazione di Xishuangbanna, forma il più grande dei 25 gruppi etnici nella provincia dello Yunnan, quasi la metà delle minoranze etniche della Cina) fiorisce nel periodo in cui si svolge il “Festival degli spruzzi d’acqua”. In tale occasione i fiori di Dendrobium chrysotoxum sono abbondantemente utilizzati per addobbare i capelli delle ragazze in cerca dell’amore e della felicità. Leggeremo più avanti del Festival, intanto dedichiamoci velocemente all’aspetto “parafarmacologico” di questa orchidea.
L’origine etimologica del nome di specie deriva dalle parole greche “chrysos” = oro, “toxom” = arco, per il colore giallo dorato dei fiori e per la forma arcuata degli steli fiorali.
L’habitat di questa orchidea comprende la Birmania, Laos, Thailandia, Cina ed India.
Questa zona asiatica, al solo annuncio evoca avventure ed avventurieri, paesaggi struggenti e popolazioni misteriose, richiama storie di draghi e diavoli in lotta con le genti di quelle terre.
Nella filosofia medica cinese, gli esseri umani sono sostenuti nello stato di “Yang”. Pertanto, per tutta la vita, le forze più sfuggenti di “Yin” vanno cercate e assunte dalle persone. Quindi, le piante “Yin” tonificanti, sono di massima importanza per la MTC (Medicina Tradizionale Cinese) e sono considerati farmaci di lunga vita.
Inoltre, e questo a noi può interessare di più, i fiori di Dendrobium chrysotoxum essicati, sono la base naturale per realizzare un delicatissimo tè dal sapore di miele. Quando si beve questo tè si ottiene immediatamente l’armonioso ripristino della natura “Yin”: provare per credere… e non chiedermi la ricetta 😉
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