Archivio mensile:Novembre 2015

Pordenoneorchidea 2016, cominciamo dalla musica

IMG_4217

Lei, la magica Patty Patty, era con noi a Pordenoneorchidea, edizione 2014 e 2015, che dite, per il 2016 facciamo il tris?


VICTORY PARTY HOLLYWOOD 2015
Patty Patty in Cover con ” What a difference a day made ”

…”Recensione del Presidende della Holly Music – Francesco Sorrenti: Un set di straordinaria e rara bellezza propositiva, in questo brano d’apertura, “What A Difference A Day Made ” uno dei più grandi successi dell’immensa regina del canto di tutti i tempi : Dinah Washington. L’arrangiamento, sin dalle prime battute, ha palesato la cura e l’attenzione posta nel ricreare il clima che la partitura richiede in termini di sfumature e riflessi chiaroscurali. La vocalità di Patty si è totalmente lasciata trasportare in atmosfere di assoluta intensità, a contatto di un’esperienza espressiva tanto intensa, quanto unica, ma comunque tale da offrire ai presenti, tutti in religioso ascolto, la sua misurata e concentrata aderenza al clima armonico, creato dal gruppo che mirabilmente la sosteneva.La sua personalità artistica ha toccato picchi emozionali di altissimo livello, cogliendo le più intime pieghe e sfumature, così come le più ampie e svariate connotazioni, La sua presenza scenica e la sua nitida classe, eleganza e aplomb hanno regalato, con il consueto laconico distacco blasè e grande abbandono emotivo, brividi a tutto campo, con l’aggiunta di quel pizzico di humor ed autoironia, che dà spessore alla prova. Muovendosi sul terreno della light -music con superba intelligenza interpretativa, senza sbavature, riesce a creare e dissolvere i diversi piani di volume, accarezzando vocali e consonanti con raffinata, disinvolta, contenuta eloquenza, ed un uso del melisma misurato, tale da conferire emozioni e colori dai margini forti, ed al contempo tessendo una tela di immagini sonore dall’ordito magico.”…

Un mondo di orchidee, e tu chiamale, se vuoi, soddisfazioni – sottotitolo suggerito da una lettrice: “pure emozioni”

E qui entra in ballo il tipo di approccio che si ha con il mondo delle orchidee: c’è chi lo cavalca e chi lo alimenta per farlo crescere.
Il fine settimana appena trascorso, che per comodità chiameremo di “San Martino” ha registrato un gran fermento nel piccolo mondo orchidofilo italiano: la mezza giornata didattica organizzata dal gruppo “segreto” – termine coniato su Fb dal loro anfitrione – dell’orto botanico di Firenze e la mostra “amarcord” al Garden Barbazza di Treviso.
Orchids.it ha dedicato alcuni post a questi eventi, che – a torto o a ragione – hanno sollevato vari vespai.

QUELLI DELL’ORTO
Quelli dell’orto botanico, invece di confutare i contenuti dei post negli appositi spazi interattivi dei commenti, hanno speso un po’ del loro tempo prezioso ad apostrofarmi con epiteti goliardici e stizzati, su varie loro bacheche Fb., va tutto bene, ma i problemi sollevati da quei post non spariscono con caparbie reazioni, rimangono tutti: l’AIO non è una passerella per VIP, non è il Gran Ducato di Toscana, né lo Stato Pontificio, né tanto meno il Regno delle due Sicilie, è un’Associazione democratica e come tale deve agire. Su questo concetto, se si vuole, possiamo dedicare qualche approfondimento più avanti: per ora è chiaro a tutti che da qualche tempo a questa parte (LUCCA) si notano movimenti tipici da campagna elettorale “eufemismo” 🙂

A TREVISO
barbazza_best in showLa mostra di Treviso, nonostante qualche delusione con l’ATAO, che ancora una volta si è inspiegabilmente chiusa nelle sue contraddizioni, è stata una bella occasione di divulgazione orchidofila.
Ci sono stati giudizi e premi, fra le tante, la più grande soddisfazione per me è stata quella di veder premiata con il Best in show un’orchidea coltivata dall’amico Alberto Ghedin, proveniente dalla mia collezione: LC. Tresenderiana.
E’ una soddisfazione che chi non coltiva e non condivide le proprie orchidee con gli amici, non potrà mai provare.

Le orchidee son tornate a Treviso!

barbazza_5E poi, l’atmosfera di uno strano autunno inoltrato, caldo e soleggiato, ha contribuito a rendere magico un evento orchidofilo tanto atteso in terra trevigiana, “dove Sile e Cagnan s’ accompagna – Dante – Paradiso IX v.49”.
L’orchidofilia contemporanea italiana, deve molto a Treviso, le prime mostre di orchidee – versione amatoriale – sono nate proprio in questa città: Villa Margherita, Palazzo della Borsa, Villa Albrizzi, Case Piavone. A Treviso prese forma anche quel “cenacolo” di appassionati che contribuì a modellare l’embrione dell’associazionismo orchidofilo amatoriale italiano.
Poi, le vicende della vita fecero scendere l’oblio, ma nel cuore dei “quattro gatti” che ebbero la fortuna di vivere e di alimentare quei momenti, rimaneva sempre il vuoto e il desiderio di tornarci.
barbazza_2Quei quattro gatti che per l’occasione si son dati anche un nome – Amatori Orchidee del Veneto – sono riusciti nell’impresa di riportare le orchidee a Treviso.
Un successo! Un successo che ha sublimato il piacere dei ritrovati rapporti umani senza se e senza ma, dove è rinata la voglia di “Chiacchierare di orchidee” così come ama definire gli incontri fra appassionati orchidofili, l’insostituibile Gianmaria Conte.
Grazie a chi c’è stato, grazie a chi ha esposto, grazie soprattutto ai titolari del Garden Barbazza che ci hanno ospitato con impareggiabile cortesia e disponibilità: domani è un altro giorno.

«L’è tutto sbagliato, tutto da rifare. 2.0»

In questi giorni, ai soci ATAO e giunta una e-mail di invito, per certi aspetti sconcertante. La mail riguarda la mostra orchidofila in programma sabato 7 e domenica 8 Novembre presso il garden Barbazza di Treviso, organizzata dal gruppo “Amatori Orchidee del Veneto”
In essa sono contenute delle omissioni fuorvianti, gravi e irrispettose, eccola nella sua versione integrale:

Cari amici siamo stati invitati a partecipare alla mostra organizzata
dal garden Barbazza a Treviso in vicolo S. Pelaio che si terrà nei
giorni 6/7/8novembre , in questa mostra saranno presenti i giudici AIO
i quali faranno un giudizio al tavolo delle piante . Ricordo a tutti
che un premio dato a una pianta da giudici così qualificati è un
valore aggiunto a tale pianta e che anche le ulteriori divisioni della
stessa avranno un pregio maggiore . Spero che chi ha qualche esemplare
lo esponga e comunque tale manifestazione è ricca di iniziative , vale
la pena di visitarla!
IVAN MARCASSA (Presidente)

1) – Nell’enunciazione manca il soggetto “invitante” ed in ogni caso, ad oggi, non c’è stato nessun contatto operativo fra gruppo organizzatore della mostra e l’ATAO.
2) – Si mente sapendo di mentire quando si scrive: “mostra organizzata
dal garden Barbazza,
” perché?
La mostra – e questo si evince leggendo quanto scritto su tutti i social – è organizzata da un gruppo di “Amatori Orchidee del Veneto”, che per l’appunto invita, “nello spirito della massima condivisione, chiunque potrà partecipare con le proprie orchidee, per qualsiasi problema e informazione operativa contattare Gianmaria Conte gianco3@alice.it.”… tutti a partecipare operativamente e con proprie piante da mettere in esposizione: perché questa omissione?

Aspetti ancor più gravi sono le motivazioni e le modalità di partecipazione indicate nella missiva:
” in questa mostra saranno presenti i giudici AIO i quali faranno un giudizio al tavolo delle piante . Ricordo a tutti che un premio dato a una pianta da giudici così qualificati è un valore aggiunto a tale pianta e che anche le ulteriori divisioni della stessa avranno un pregio maggiore”…
Impressionante!
Questo sarebbe lo spirito della massima condivisione?

Se tutto questo va aggiunto a quanto trasmette “radio scarpa”- dobbiamo iscrivere qualche socio ATAO all’AIO… e così l’anno prossimo la mostra di Schio saremo noi a farla – siamo proprio alla frutta.”
Vox populi vox Dei.

«L’è tutto sbagliato, tutto da rifare».


Quella strana aria elitaria e settaria che si respira leggendo qua e la, la pubblicità di un evento orchidofilo a Firenze.
Ma che cazzo ci va a fare l’AIO alla “cotrada del giglio”… a organizzare, si legge, a giudicare si legge, ma chi, sempre i soliti pochi e selezionatissimi eletti?
«L’è tutto sbagliato, tutto da rifare»… diceva Bartali, quel toscanaccio della bicicletta!