ORCHIDEE: Internet affossa il cartaceo non di qualità

Internet, Google, Social e fruibilità immediata di documentazione specializzata, rendono pleonastiche le “rivistucole” cartacee messe alla stampa e inviate “gratis” agli adepti di riferimento di varie aggregazioni orchidofile italiane.
Improbabili resoconti di viggi strampalati, foto di eventi rionali, recapitati mesi se non l’anno dopo, pagine di vana gloria di questo o quel dirigente, non hanno senso, se non quello di voler ostentare importanza (come il gallo nel pollaio che fa la rosta per dire alle galline che è lui il capo), e caparbietà inutile.

Sia chiaro, il mio non è un “de profundis” al cartaceo, sia esso in forma di rivista informativa, oppure libraria. Ci mancherebbe! Il libro stampato rimane sempre il riferimento d’obbligo per chi vuol cercare un’informazione, testata e sicura, ma proprio per questo, oggi, vale la pena di selezionare e nel contempo dar spessore scientifico e culturale a quel che si manda in stampa.

Il vecchio e caro bollettino di informazione, magari ciclostilato e rigorosamente in bianco e nero, e poi le riviste patinate, hanno assolto brillantemente il loro compito in un mondo informativo, allora assai limitato.

Fino ad una ventina di anni fa era difficile uscire dal perimetro delle varie Associazioni orchidofile locali e questi strumenti artigianali assumevano anche il ruolo di guida all’acquisto di qualche libro indispensabile alla documentazione scientifica per approfondire la conoscenza del magico mondo delle orchidee.

Cosa rimane ora di quel mondo – nulla o quasi – oggi per le informazioni di uso immediato, anche correlate di foto di alta qualità, si viaggia su WhatsApp, Su Fb ed altro, per le informazioni botaniche e scientifiche si può accedere ad una biblioteca globale on line di inimaginabile fruizione fino a qualche tempo fa, ed allora?

Nella foto a sinistra: rivista americana ORCHID DIGEST

Mi limito al panorama orchidofilo italiano, frantumato in mille rivoli, piccoli ed insignificanti “checché se ne dica”, mi si perdoni questa odiosa locuzione, per dire che tutti devono capire l’importanza di aggregazioni anche nel versante della produzione letteraria cartacea, rivolta all’orchidologia. Solamente così facendo, in futuro potranno uscire lavori di qualità.

Fanno solamente tenerezza e qualche volta compassione quelle rare e datate pubblicazioni recapitate con foto “in grando”, di dirigenti, di eventi sponsorizzati e di pranzi sociali dal sapore retrò.

I separati in casa che fanno finta di non vedersi, che enfatizzano le stesse notizie, che vanno a “deporre le uova” nello stesso pollaio, ma rigorosamente per conto proprio, non spezzano alcuna lancia in favore della nostra comune passione e al bisogno di conoscenza a prescindere dall’appartenenza ai bianchi o ai rossi, o a nessuna fazione.
Così si fa in altri paesi.

Ciao! Che ne pensi?