Come già anticipato, è mia intenzione cedere tutto (piante, impiantistica e serre), chi è interessato si faccia vivo. CONDIZIONI: no spedizioni, indispensabile visita, singola e/o di gruppo su appuntamento. MODALITA’ POSSIBILI: tutto esclusi esemplari – tutto compresi esemplari – più piante a scelta e/o singola pianta. Il tutto rispettando la sequenza temporale degli appuntamenti concordati. Contatti: fanno testo solamente contatti via e-mail guido.devidi@gmail.com – oppure cell. 3495444568.
Le specie di questo genere prediligono habitat da ofifitiche o litofitiche. I fiori leggermente profumati si formano all’apice di lunghe infiorescenze, da 1 a 4 metri di altezza.
Lunghe infiorescenze
Il nome Myrmecophila è un derivato della parola mirmecofile in riferimento alla simbiosi di questa pianta con le colonie di formiche che si trovano abitualmente negli pseudobulbi grandi, scavati, simili a banani. Gli pseudobulbi, vuoti, sono dotati di un’apertura basale che serve come ingresso per le formiche che visitano i fiori raccogliendone il nettare per nutrirsi, ma contestualmente trasportano all’interno degli pseudobulbi, detriti, formiche morte, insetti, pezzi di materiale vegetale, semi e sabbia che servono alla compensazione della scarsità di nutrimenti forniti dall’habitat circostante.
Le formiche al lavoro.
Foto per gentile concessione della collezione rio Parnasso.
Maxillaria tenuifolia è originaria del Messico, del Guatemala, del Belize, del Salvador e del Nicaragua. E’ endemica nelle foreste pluviali, nelle foreste tropicali con alberi a foglia parzialmente caduca. Cresce a basse altitudini dal livello del mare fino a circa 1000 metri. Maxillaria tenuifolia, chiamata anche “L’Orchidea del Cocco”, “Maxillaria a foglie delicate”, “Maxillaria gracilifolia”, “Maxillariella tenuifolia”, è una specie del genere “Maxillaria”. Fu descritta da John Lindley nel 1837.
Maxillaria tenuifolia mem. Claudia Franguelli
Questa orchidea con i fiori che profumano intensamente di cocco è una specie epifita a foglie medie, occasionalmente terrestre con un’abitudine di crescita ascendente fino a 60 cm di altezza, con un rizoma completamente avvolto da brattee imbricanti. Produce pseudobulbi con un’unica foglia apicale, lineare, attenuata, lunga 12-50 cm e larga 0,2-0,7 cm. In primavera estate, dalle ascelle degli pseudobulbi spunta un’infiorescenza a fiore singolo lunga 5 cm, con brattee basali, con il fiore tenuto a metà altezza delle foglie. I fiori, lunghi circa 3,8-5,0 cm hanno una consistenza e un odore molto netti di cocco. Il loro colore è leggermente variabile, nella norma di colore rosso, a volte a macchia di leopardo, fino al marmo chiaro o giallo scuro. Il labello concavo è scuro, rosso sangue dalla base alla mezza lunghezza, mentre la sua parte apicale è più chiara con macchie rosso-viola o rosso-marrone che formano un motivo leopardato.
Le foto per gentile concessione della collezione rio Parnasso
Dracula velutina, una specie delicata e abbastanza rara nelle collezioni.
Dracula velutina, sinonimi: Dracula velutata, Dracula lactea, Dracula microglochin, Dracula trinema, Masdevallia lactea, Masdevallia microglochin, Masdevallia trinema, Masdevallia velutina, è una specie del genere Dracula. Questa specie è stata descritta da Carlyle A. Luer nel 1978.
Dracula velutina (Rchb. f.) Luer 1978
Dracula velutina è endemica della Colombia. Vive nel West Kordyler nel dipartimento di Amtioquia. Cresce vicino a Frontino a un’altitudine di 1220 m. Può essere trovata anche nelle vicinanze di Urrao, ma anche in molte altre località.
Dracula velutina (Rchb. f.) Luer 1978
Specie epifita di piccole o medie dimensioni, da clima freddo, che raggiunge i 12-30 cm di altezza, fiorisce in inverno, primavera e autunno su lunghe infiorescenze a fiore singolo. I fiori hanno un diametro di 3-6 cm e hanno petali bianchi . Sono densamente ricoperti di peli all’interno e hanno code viola lunghe e strette. Le spirali interne sono bianche con macchie viola o marroni. Il labello è bianco, sfumato di rosa.
Vista del fiore.
Dracula velutina può essere sistemata in cestello di rete metallica e irrigata almeno una volta al giorno in estate. Durante il tempo caldo e secco, potrebbe essere necessario innaffiare più volte durante il giorno. I cestelli vanno appesi nella zona fersca ed umida della serra. Il substrato può essere di corteccia di piccole dimensioni o fibre di felce arborea tritate. Le piante devono essere rinvasate quando il substrato inizia a decomporsi o quando la pianta cresce fuori dal contenitore. Il rinvaso va fatto nel periodo in cui le nuove radici iniziano a crescere, così da garantire una pronta reazione.
Specie originaria del Brasile. Queste orchidee si incontrano ad altitudini tra i 600 – 800 m. nelle umide montagne costiere degli stati di São Paulo, Paraná, Santa Catarina e Rio Grande do Sul.
Cirrhaea fusco-lutea Lindley 1833
Cirrheea fuscolutea, sinonimi Cirrhaea saccata, Scleropteris flava. E’ una specie del genere Cirrhaea, descritta da John Lindley nel 1833.
Si tratta di una specie epifita di medie dimensioni, da clima caldo, che raggiunge i 30 cm di altezza con pseudobulbi raggruppati, ovoidi, di colore da verde a giallo, solcati e increspati, portanti una sola foglia.
Cirrhaea fuscolutea fiorisce su lunghe infiorescenze basali pendule che fioriscono per un breve periodo portando fino a 20 fiori profumati. I fiori sono carnosi, di colore giallo o giallo verdastro e il labello è viola. Cirrheea fuscolutea necessita di un livello luminoso di 18000-25000 lux. La luce dovrebbe essere filtrata e le piante non dovrebbero essere esposte alla luce solare. Dovrebbe essere assicurato un forte e costante movimento dell’aria. Cirrheea fuscolutea in coltivazione cresca bene se montata su portinnesti di felci arboree o in cestelli traforati con buon drenaggio. Le piante montate, tuttavia, richiedono un’elevata umidità e un’annaffiatura estiva almeno una volta al giorno, e durante il clima secco e caldo anche più volte al giorno. È inoltre possibile utilizzare cesti appesi riempiti con un terreno molto sciolto e che asciuga rapidamente, come ad esempio la corteccia di medie dimensioni o la fibra di legno tritata. L’aggiunta di perlite o di sfagno tritato rende più facile mantenere il substrato sciolto e allo stesso tempo trattiene un po’ dell’umidità. Nell’habitat naturale, le piogge sono relativamente abbondanti per la maggior parte dell’anno, fatti salvi 2-3 mesi invernali quando è leggermente più secco. Le piante coltivate dovrebbero essere abbondantemente annaffiate per la maggior parte dell’anno.
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