Oncidium cariniferum

Oncidium cariniferum: fiore

Anche ai coltivatori di lungo corso, capita di veder fiorire per la prima volta, una specie della quale non si conosceva il nome. Provenienza Costarica, giunse nella mia collezione nel 1998. In questi mesi ferddi, la pianta ha dovuto svernare a temperature basse e con poca luce, col senno di poi (i fiori mi hanno consentito la classificazione), erano le condizoni ideali per lei, ed eccola in fiore: questo post è dedicato alla perseveranza, dote indispensabile ad un coltivatore amatoriale.

Oncidium cariniferum (Rchb. f.) Beer 1854 Oncidium cariniferum vive in Costa Rica e Panama. Cresce sui rami più grandi nella foresta montana inferiore ad altitudini da 1000 a 2400 metri sul livello del mare.
Sinonimi: Collare-stuartense cariniferum (Rchb.f.) Senghas & Bockemühl 1997; Miltonioides carinifera (Rchb.f.) Senghas & Luckel. 1997; Basionimo Odontoglossum cariniferum Rchb. f. 1852; Odontoglossum hastilabium var. fuscatum Hook 1856. Questa specie è stata descritta da Johann Georg Beer nel 1854. Origine del nome di specie: da carena “chinata” dei sepali.


Oncidium cariniferum è una specie epifita di medie dimensioni da clima freddo, con pseudobulbi ovoidi, solcati, lunghi 9-12 cm., sottesi da brattee foliacee con due foglie apicali.
Fiorisce in primavera, autunno e inverno su steli ramificati che possono raggiungere anche uun metro di altezza. Sepali e petali lunghi 3 cm, all’esterno verdognoli, ma di un interno marrone-violaceo, distintamente increspati sul retro. Labello bianco-giallastro, sessile, ligulato alla base. Colonna allungata, con ali crenulate trasparenti, il suo letto di antera appena marginato.


Oncidium cariniferum necessita di un livello leggero di luce ancor più ombreggiato per le piante giovani. Le foglie diventano blu rossastre se ricevono troppa luce, invece verde scuro indicano una luce insufficiente. Una leggera abbronzatura delle foglie e dei bulbi più vecchi indica che la luce è buona per la fioritura.
Oncidium cariniferum può essere coltivato in condizioni di temperatura fredda. In estate, l’intervallo di temperatura ottimale è compreso tra 8°C e 26°C. In inverno, ha bisogno di una temperatura notturna minima da 4 a 13° C, con temperature diurne da 10 a 17°C. Nel loro ambiente naturale le temperature notturne possono scendere a 5°C e sebbene tollerano basse temperature fino a 0°C, non tollerano le gelate.
Umidità:
Questa orchidea preferisce livelli di umidità relativa tra il 55-75%. Viene solitamente coltivato in vaso utilizzando una miscela di i perlite e corteccia sminuzzata o in muschio di sfagno e perlite (70:30) come substrato.
Irrigazione:
Ocidium cariniferum ama l’acqua abbondante e richiede frequenti annaffiature nei mesi più caldi, il substrato non deve mai asciugarsi. Durante l’estate bagnare ogni 2-3 giorni, tuttavia durante l’invernole frequenze potrebbero scendere a una volta ogni 10-14 giorni. Si consiglia nebulizzare ogni giorno con tempo molto caldo.
Fertilizzante:
Questa pianta richiede frequenti applicazioni di fertilizzanti da metà a un quarto di forza tutto l’anno, ma meno in inverno. Applicare fertilizzante ogni 2 settimane in fase di sviluppo e mensilmente quando la pianta è in riposo.

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