Archivio mensile:Agosto 2021

Cooelogyne fimbriata

 

 Coelogyne fimbriata è una specie epifita o litofita di medie dimensioni a sviluppo simpodiale. Desidera temperature da serra intermedia o calda, buona luce e umidità relativa sempre sopra il 70% con ambiente ventilato. Coelogyne fimbriata si trova in Himalaya, Myanmar, Malesia, Thailandia, Laos, Cambogia, Vietnam e Cina. Cresce epifita sugli alberi o litofita sulle rocce nelle foreste primarie di pianura, latifoglie, sempreverdi o nelle foreste montane primarie ad un’altitudine da 640 a 2300 metri sul livello del mare. Questa specie, nota anche con il nome popolare “Coelogyne con le frange”, porta i seguenti sinonimi: Broughtonia linearis, Coelogyne arunachalensis, Coelogyne laotica, Coelogyne longiciliata, Coelogyne ovalis, Coelogyne padangensis, Coelogyne primulina, Coelogyne xchinerophyta,. Questa specie è stata descritta da John Lindley nel 1825.

 Il periodo di fioritura è a fine estate quando dal pseudobulbo nuovo si formano 1 o 2 fiori su un terminale, esile, lungo da 4 a 5 cm, eretto, e producono un’infiorescenza racemosa sottesa da una stretta guaina basale e portante fiori longevi e profumati. I fiori sono verdastri con venature marroni sul labello di circa 3 cm di diametro. Tepali ristretti, lanceolati, con punte appuntite, di circa 2 cm di lunghezza e 0,8 cm di larghezza, sul retro presentano venature. I petali sono un po’ più stretti dei sepali. Il labello è triplice, lungo 2-3 cm, le sue parti laterali lunghe, arrotondate e leggermente ricoperte di frangia. La parte anteriore rotonda e molto ruvida con frangia, dalla base del labello si aprono tre protuberanze longitudinali.

Coelogyne fimbriata può essere coltivata su zattere di xaxim o tronchetti di legno duro oppure in vasi bassi di plastica. Il substrato deve essere allo stesso tempo molto traspirante e assorbente l’umidità, quindi la miscela di corteccia di conifere con carbone, radici di felci, humus e muschio di sfagno (fino al 50%) è la migliore nella sua qualità. Quando si coltivano orchidee su zattere, per evitare una rapida essiccazione dell’apparato radicale della pianta, si consiglia di creare un piccolo letto di sfagno. Al rinvaso questa specie reagisce abbastanza negativamente. Il periodo migliore per il trapianto è la primavera.

 Nel periodo invernale questa specie richiede un periodo di riposo piuttosto rigido e distinto non sempre facilmente ottenibile. La temperatura ideale sarebbe di 10 ° C, giorno e notte – senza cambiamenti. L’irrigazione dovrebbe essere ridotta e per 15-20 giorni completamente assente. Con l’avvento di nuovi germogli, il periodo di riposo termina: la temperatura ambienteo aumenta e l’irrigazione dell’orchidea riprende nel modo abituale. La non fioritura può essere causata da ambiente troppo caldo, o mancato rispetto del periodo di riposo, oppure l’assenza di sbalzo termico tra le temperature diurne e notturne, l’illuminazione insufficiente o lo stato di stress generale della pianta.

Papilionanda Pink Fairy ‘Luigi Peano’

Papilionanada Pink Fairy, I.J.Saldana 2014 Registrato RHS –Vanda falcata × Papilionanthe teres

Papilionanda Pink Fairy è un ibrido primario fra Vanda falcata e Papillionante teres. Nome registratore: I.J.Saldana. Nome creatore: Dieci Shin. Genitore seme: Vanda falcata Genitore polline: Paphilionanthe teres

La storia dei suoi genitori è per certi aspetti paradossale. Mentre studi recenti sul DNA spostano Neofinetia Falcata nel genere Vanda, la ex Vanda Teres trova sistemazione nel genere Papilionanthe. Schizzofrenia tassonomica, voglia di popolarità? Sta di fatto che i nuovi sviluppi della scienza spezzano una lancia a favore di motivate risistemazioni della tassonomia. Questo ibrido generato nel 2014, quindi abbastanza giovane, è molto interessante. Data l’enorme differenza in dimensioni dei suoi genitori. Papilionanda Pink Fairy assimila la struttura e la portanza del genitore polline (foglie teretiformi), con la dimensione decisamente miniaturizzata della ex Neofinetia genitore seme. I fiori sono abbastanza simili a quelli della Papilionante. L’habitat in sito dei due genitori presenta condizioni diverse, la V. Teres vive nel Nepal, Nord est dell’India, Bhutan, Miamar, Tailandia, Cina del sud, Indocina con temperature calde tutto l’anno, mentre la Neofinetia, richiede temperature più fresche e invernali fredde. A mio avviso, stante la morfologia di questo incrocio, è consigliabile coltivarlo in condizioni da serra intermedia.

Questo affascinante ibrido primario, pur essendo figlio di entrambi genitori a sviluppo monopodiale, tende a produrre keiki laterali al fusto e quindi con il tempo la pianta incespisce quasi a voler mostrare una ingannevole vocazione simpodiale

Dipteranthus pellucidus

Dipteranthus pellucidus (Rchb.f.) Cogn. Pubblicato in: C.F.P.von Martius & auct. suc. (ed.). In: Fl. Bras. 3(6): 214. (1905). Sinonimo di Zygostates pellucida Rchb.f.

Specie epifita di dimensioni mini-miniatura, desidera temperature da serra calda. Dipteranthus pellucidus più comunemente noto come Zygostates pellucida, questa specie si trova in Brasile, vive sui rami degli alberi coperti di muschio e licheni con bulbi cilindrici portanti foglie verde oliva lunghe 5-7 cm. Origine etimologica della specie in riferimento ai fiori abbastanza trasparenti in alcune loro parti. Fiorisce tendenzialmente in primavera estate, ma può fiorire in qualsiasi momento dell’anno. Lo stelo fiorale forma lunghi spruzzi di fiori verde limone e bianco perla. I fiori sono molto complessi; sepali bianchi scintillanti e petali con labello allungato verde limone, diviso a metà per lasciare il posto alle masse polliniche sottostanti. La fecondazione dei fiori è abbastanza difficile sia per l’estrazione delle masse polliniche dalla protezione dell’antera, e poi per capire dove depositarle.

Genere: Dipteranthus Barbosa-Rodrigues 1882
Tribù: Maxillarieae
Sottotribù: Ornithocephalinae

Libera riduzione di un articolo apparso sulla rivista American Orchid Society.


Questo gruppo di orchidee può essere coltivato su piccole zattere o rametti che valorizzano le infiorescenze pendenti dei piccoli fiori. Questo genere sudamericano è soggetto ad alcune discussioni tassonomiche. Alcuni tassonomi lo considerano composto da circa 12 specie distinte, mentre la World Monocot Checklist le ha ridotte tutte a sinonimo di Zigostati . Barbosa-Rodrigues descrisse per la prima volta il genere nel 1881. Il nome generico fu formato dalla combinazione di due parole greche, dipterous (insetto o mosca a due ali) eanthos (fiore), probabilmente in riferimento all’aspetto nodoso di alcuni dei minuscoli fiori di questo genere.
Dal punto di vista vegetativo, queste piante epifite simpodiali formano grappoli stretti di pseudobulbi in miniatura. Ognuno ha una foglia all’apice e una o più foglie laterali che rivestono gli pseudobulbi. Le corte infiorescenze pendenti nascono dalla base dello pseudobulbo e portano da pochi a molti piccoli fiori di circa 1 cm di diametro nella maggior parte delle specie. I colori base dei fiori sono giallo, verde e bianco.

I minuscoli fiori del Dipteranthus hanno tre sepali simili per forma e colore. I petali sono spesso di colore leggermente più scuro e più larghi dei sepali e possono avere un margine eroso. La metà superiore dei petali può essere ripiegata. Il piccolo labello, che appare a forma di scodella in vista di fronte e più a forma di canoa in vista di lato, ha un ciuffo tondo di peli dove normalmente si trova il callo. La World Monocot Checklist considera tutte le specie di questo genere come specie di Zigostati. (8/2007). Distribuzione: Venezuela e Colombia a sud in Brasile e Perù