Avete problemi con le vostre orchidee? Orchids.it risponde
17 Novembre 2005 alle 17:31 Valentina scrive:
Ora ho cambiato casa e non so se è meglio metterla in soggiorno (purtroppo la casa non è molto illuminata) magari vicino a una finestra (la luce non è eccessiva ed è minore della mia casa precedente) o in bagno come ho sentito conviene fare (pochissima luce anche qui). Anche in bagno la metterei vicino alla finestra ma ho paura per gli spifferi.
Che fare? In un vivaio mi hanno dato un concime rosa (non so di cosa si tratti, è una polverina) quanta gliene devo dare? e per le annaffiature, vado a occhio? Scusate la poca saggezza in materia.
Ciao Valentina, complimentissimi per aver presentato la tua pianta con un nome proprio! “Lisa” Così si deve fare…è un pò come adottarla, visto che chi le vende non ci comunica mai il nome d’origine.
Naturalmente la tua Phalaenopsis è un ibrido e vale a dire il risultato genetico dell’ibridazione naturale o artificiale fra varie specie botaniche (le specie botaniche sono piante d’orchidea che si trovano in natura).
Per la poca luce non ti devi preoccupare….salvo che non sia proprio buio (per avere l’idea di quanta luce chiede una Phalaenopsis immagina di essere seduta sotto un grande albero frondoso).
I due parametri più importanti sono la temperatura che dovrebbe rimanere sempre sopra i 18-20 gradi e l’umidità circostante. Se l’ambiente è troppo secco, lo capisci da quanta acqua assorbono le foglie dopo essere state spruzzate (più secco è l’ambiente e prima asciugano le foglie).
Per creare umidità hai diversi metodi: sottovaso pieno d’acqua con argilla espansa o una griglietta per tenere fuori dell’acqua il vaso, piccolo umidificatore ad ultrasuoni oppure spruzzando le foglie più volte il giorno.
Per le bagnature del substrato ti puoi regolare dal suo peso oppure, se il vaso è trasparente, dal colore delle radici (quando sono umide di danno l’effetto spugna imbevuta). Ad ogni buon conto è utile tenere sempre umido il composto del vaso…le Phalaenopsis non hanno particolari esigenze di riposo, nel loro habitat sono quasi sempre fiorite.
Il fertilizzante dovrebbe avere delle indicazioni tipo NPK, questi tre minerali dovrebbero essere in quantità equilibrata di solito 20-20-20 poco male se hanno altri valori: le dosi, mezzo grammo sciolto in un litro d’acqua ogni 20 giorni, che puoi usare sia sulle foglie che per annaffiare il composto del vaso….in bocca al lupo. Guido