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Bulbophillum lepidum, ballade


Bulbophyllum lepidum (Blume) JJ Sm. 1905.

Endemicità:  India, Myanmar, Laos, Tailandia, Malesia peninsulare, Cambogia, Vietnam e Indonesia. Habitat: specie epifita di medie dimensioni trovata nelle foreste semi-decidue e sempreverdi su rocce muschiose ed alla base degli alberi a quote da 300 a 1100 metri. Desidera clima caldo con buona escursione termica. Morfologicamente si struttura su  un rizoma, pseudo-legnoso, orizzontale, lungo il quale si formano pesudobulbi di colore verde pallido, angolati e distanziati fra loro  di 1 a 2 cm. All’apice degli pseudobulbi si forma un’ unica foglia eretta, oblunga, brevemente e ottusamente bilobata. Gli steli fiorali, lunghi da 10 a 15 cm, si formano dalla base degli pseudobulbi e al loro apice presentano oltre una decina di fiori di colore bruno rossastro, a formare un ombrello.

Questa specie richiede annaffiature e fertilizzanti regolari, alta umidità e buona circolazione dell’aria.
Facile da far fiorire, i fiori nascono all’apice di infiorescenze che raggiungono lunghezze fino a circa 20 cm, e formano dei ventagli con 6 – 10 fiori.
Periodo di fioritura: luglio-dicembre. Questa specie richiede un ambiente caldo – clima umido e un luogo ombreggiato.

Come tante altre orchidee, anche questa è oggetto di pasticci tassonomici. Mentre alcune fonti accettano il nome Bulbophyllum lepidum, altre lo ritengono solamente un sinonimo di Bulbophyllum flabellum-veneris (J.König) Aver. 2003. Un altro sinonimo è Cirrhopetalum lepidum (Blume) Schltr. 1911.

Phymatidium falcifolium

Nella foto in evidenza: esemplare di Phymatidium falcifolium in fioritura (25.07.2016) nella collezione Rio Parnasso.

Genere Phymatidium Lindl. 1833
Circa 10 specie e 4 sottospecie esclusivamente brasiliane. Sono orchidee epifite endemiche nelle foreste ombrose e umide del sud-est e sud del Brasile.
Origine del nome: dal greco “phyma”: cuspide, e diminutivo “idium”: piccola.
Specie tipo: Phymatidium falcifolium.
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Stelis argentata

Foto in evidenza: piccolo esemplare in fioritura nella collezione Rio Parnasso (24.07.2016) – notare le dimensioni.

Stelis argentata è un’orchidea epifita di piccole dimensioni appartenente al genere Stelis composto da oltre 200 specie.
Questa miniatura vive e si propaga formando piccole colonie sui rami degli alberi in Messico, Guatemala, Nicaragua, Costa Rica, Panama, Colombia, Ecuador, Perù e Venezuela, ad altitudini da 120 a 2200 metri.
Nei luoghi di endemicità fiorisce in estate-autunno. Il colore dei fiori varia a seconda delle zone geografiche in cui vive: sepali e petali verdi con labello giallo, sepali e petali viola con labello giallo, ed infine la specie tipo con sepali e petali di colore pallido e labello sempre giallo.
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Coelogyne suaveolens

Nella foto in evidenza: Coelogyne suaveolens in filoritura nella collezione Rio Parnasso: 30.05.2016.

IMG_0491 Coelogyne suaveolens Hook.f. – Fl. Brit. India [JD Hooker] 5 (16): 832. 1890 [Apr 1890].

Genere:
Nome scientifico deriva dalle parole greche koilos (koilos in greco significa caverna) e gyné (donna), in riferimento alla forma concava dello stigma.

Specie:
Nome scientifico in riferimento alla leggera profumazione dei suoi fiori.

Descrizione
Rizoma robusto, 1 cm di diametro, con guaine squamose di colore marrone. Pseudobulbi ovoidali (5-7 cm.), si formano sul rizoma orizzontale e circa 6 cm di distanza fra loro. Ai loro apici crescono due foglie oblanceolate o oblunghe (30-38 × 5,5-6 cm.), che cadono quando gli pseudobulbi sono vecchi di qualche anno.

IMG_0490 Infiorescenze con fiori inizialmente racchiusi in guaine; rachide flessuoso, ca. 10 cm, di solito più di 10 a fiori. Fiori bianchi, con macchie gialle sul labello. Fioritura in tarda primavera – inizio estate.

Habitat:
Su terreni rocciosi in foreste sempreverdi a foglia larga, a circa 600 m. di altitudine.
Paesi di endemicità: Yunnan [NE India, Tailandia].

NOTA:
La pianta descritta in questo post, mi è stata donata da Graziano Grando nel 2005 di ritorno da un suo viaggio in Tailandia.
Allora, da un’analisi sommaria degli pseudobulbi, pensavamo si tratasse di Coelogyne barbata. Dopo 11 anni questa orchidea è fiorita per la prima volta, proprio in questo periodo, consentendo finalmente la sua esatta classificazione: Coelogyne suaveolens.

Bulbophillum nymphopolitanum

IMG_0409 Bulbophyllum nymphopolitanum Kraenzl. 1916 -Ann. Nat. Hofmus. Wien xxx. 60 (1916).
Origine etimologica del nome di specie: nominato da Kränzlin in onore della città di Nymphenburg (in latino Nymphopolis), sede del Giardino Botanico dell’Università di Monaco (Monaco di Baviera), Germania, dove ha trovato la pianta per la descrizione, originariamente raccolta sulle pendici del vulcano Mayon, nel sud Luzon.

ORIGINE / HABITAT: Filippine. Questa orchidea è stata trovata sull’isola di Panay nelle province di Antique e Capiz; su Luzon nelle province di Rizal, Sorsogon, e Zambales; su Leyte e Sibuyan, nelle foreste a circa 500 – 1000 m di altitudine.
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