Archivio mensile:Luglio 2004

Stanhopea oculata: esemplare in collezione

Già la visione di queste foto crea particolari sensazioni, immaginate poter vivere con queste piante particolarissime ed assistere all’apertura repentina dei loro grandi fiori carichi di inebriante fragranza.
Dedico queste foto, agli amici orchidofili di Lugano che hanno potuto ammirarla dal vivo e nell’afa pomeridiana della Pianura Padana di questi giorni: 32 gradi in serra e 35 all’esterno!!!!!

Collezione Guido De Vidi. Foto del 22.07.04 – Diritti riservati.

Stanhopea oculata
(Lodd.) Lindley 1832

I fiori di questa specie profumano intensamente di vaniglia e sono bianco panna con punteggiature circolari color viola. L’intensissima fragranza di crema alla vaniglia non posso catturarla con questo post, mi dispiace.

Collezione Guido De Vidi. Foto del 22.07.04 – Diritti riservati.

Specie endemica in Messico, Honduras, Colombia, Venezuela e Brasile.

S.O.S. ORCHIDEE

S.O.S. ORCHIDEE……RUBRICA SETTIMANALE DI ORCHIDS IT

AVETE PROBLEMI CON LE VOSTRE ORCHIDEE? CLICCATE SULLA FINESTRA “COMMENTI” ED INVIATE IL VOSTRO QUESITO.

Se lo desiderate potete rimanere anonimi e se invece intendete qualificare la vostra presenza, avete la possibilità di comunicare i vostri dati, sia pubblicandoli sul commento oppure inviandoli riservatamente, a GUIDO DE VIDI responsabile del sito.

La redazione risponderà alle vostre nuove domande, nella rubrica: S.O.S. ORCHIDEE, del prossimo lunedì.

In rispetto della legge sulla privacy, non pubblichiamo gli indirizzi, anche elettronici, delle persone che interagiscono.

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Domanda della settimana

Commento di Donatella- Milano

“Sono una ragazza di Milano che lo scorso Settembre, ha potuto ammirare le sue orchidee esposte a Villa Giulia alla manifestazione Internazionale ORCHIDEE SUL LAGO, spero di poter rivedere le sue piante anche nella prossima edizione. Colgo l’occasione per rivolgerle una domanda forse frivola: lei parla con le sue orchidee. Grazie per la sua attenzione ed arrivederci a Villa Giulia”

De Vidi risponde:

La sua domanda non è assolutamente frivola, il collezionista instaura un rapporto molto stretto con le sue piante ed il dialogo con loro, è abbastanza comune.
Si parla con le nostre orchidee per manifestare ammirazione, stupore, delusione e qualche volta, anche per rimproverarle.
Maxillaria tenuifolia Collezione De Vidi.
Foto del 18.07.04 Diritti riservati.
Molto tempo fa, mi è capitato di instaurare una reprimenda nei confronti della mia Maxillaria tenuifolia, un ceppo stupendo che cresceva a dismisura anno dopo anno, senza mai fiorire.
In quel periodo, le mie piante, circa un migliaio, erano stipate in 40 metri quadri e non c’era tanto spazio da dedicare alle piante dispettose: la mia Maxillaria, apparteneva ad un piccolo gruppetto di “monelle”che non si decidevano mai a mostrarmi i loro fiori.
Un giorno mi fermai sotto la Maxillaria tenuifolia, la pianta prosperava in un supporto di xaxim appeso al soffitto della serra e di fiori neanche l’ombra, la guardai ed affermai: < < Cara amica mia, qui dentro non c’è più posto per tipi come te, fiorisci, oppure prendo seri provvedimenti>>, sarà stato il caso, ma dopo pochissimi giorni, la mia amica, cominciò a mostrarmi una miriade di fiori profumatissimi di cocco, picchiettati, color vermiglio. Da quella volta rifiorì regolarmente tutti gli anni.
Potrei continuare con moltissimi altri aneddoti: certo, io parlo con le orchidee e di solito loro mi capiscono. Nel fantastico mondo delle orchidee, molti ne parlano, pur non sapendo comunicare con loro, purtroppo.

TRIBUNA APERTA N° 2

TRIBUNA APERTA – SPAZIO DI LIBERA DISCUSSIONE
Ascocentrum garayi ‘ Rosetta’.
Copertina di Caesiana n° 10 (particolare, 6 anni dopo).
Collezione Guido De Vidi. Foto del 16.05.04.

Sono giunte in redazione, richieste di proroga per questa ‘TRIBUNA APERTA’, pertanto, questo spazio rimane ancora disponibile con queste limitazioni puramente tecniche: gli interventi rimangono in chiaro per circa 15 giorni (limite tecnico), prima di passare in archivio, verranno reinseriti in una nuova ‘TRIBUNA APERTA’ che porterà un numero di sequenza progressiva. Avete altri suggerimenti?

Dibattito della Tribuna N°1

INIZIO DISCUSSIONE
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NAVIGANDO IN INTERNET: CURIOSITA’

I LIMITI DELLA LICENZA ARTISTICA

In questi giorni, un sito internet, pubblicizza una mostra fotografica di: Marina Gavazzi, alla quale vanno i complimenti di orchids.it.
L’autrice delle fotografie vorrà ascoltare la nostra opinione di conoscitori d’orchidee, delle loro forme e strutture morfologiche, a riguardo della Phalaenopsis.
Noi non intendiamo esprimere valutazioni sulle sue tecniche di fotografia o licenze per così dire interpretative del soggetto “orchidea” da lei così descritto…… “Fotografare le orchidee ha significato cogliere una realtà mistica; ogni immagine è stata una esperienza differente con un unico fattore comune: l’armonia cosmica della forma che, nella ricerca del particolare, diventa quasi astratta. Forma che è il risultato di un’alchimia tra luce e ombra”……. e poi per la Phalaenopsis ibrida, così enfatizzato….. “Nelle Orchidaceae vi sono forme meravigliose che suggeriscono alla nostra immaginazione le associazioni più suggestive, ricordandoci ippocampi, pietre preziose, colombe in volo …ecco la Phalaenopsis, – il cui nome derivante dal greco significa “simile a una farfalla”, – bianco fantasma che socchiude gli occhioni gialli e apre al vento le ali del suo candido mantello.” (Vladek Cwalinski); desideriamo soltanto farle notare che il fiore di Phalaenopsis da lei fotografato, presenta deformazioni che possono anche essere considerate “meravigliose” dall’immaginario collettivo, ma per correttezza descrittiva, sono soltanto malformazioni. Nella sua foto, si vede il fiore, con i due sepali laterali, decisamente accartocciati all’indietro, probabilmente per una deformazione genetica, oppure per una condizione colturale critica o peggio per disposizione fotografica: le meravigliose infiorescenze di Phalaenopsis, in natura, non sono così e le garantiamo che fanno ugualmente sognare.