Non solo orchidee

Qualche anteprima sullo Stand di Orchids Club

Come saranno preparati gli stand dell’EOC di Padova? Le temperature fredde di tutto l’inverno hanno sicuramente creato dei problemi alle collezioni amatoriali. Per quanto ci riguarda, Gianni è in pena per i suoi Paphiopedilum che non intendono aprirsi, e spera di poter portare dalla sua fredda e nevosa Ulm, qualche pianta fiorita da mostrare alle sue ammiratrici orchidofile Italiane.
Graziano ha in serbo una sorpresa…una pianta segreta in piena fioritura! Le mie piante risentono delle ire funeste del Samurai e non vogliono assolutamente prepararsi per l’esposizione: i due Paphiopedilum con oltre 30 fiori hanno già dichiarato forfait insieme ad altri tre esemplari di Dendrobium, e dendrochilum e altre piante interessanti non saranno pronte per il fine settimana.
Con queste premesse sarà una bella scommessa allestire lo stand.
Allora diamo spazio alla creatività, alla fantasia, ai sogni senza confini come il nostro club
Paphiopedilum Alien
Fortunatamente il nostro Club è pieno di risorse culturali ed artistiche: mancano le piante? Niente paura, passiamo alle foto e perchè no, alla vena artistica dei nostri soci pittori.
Ecco che arriva l’ispirazione artistica del nostro amico Giulio Baistrocchi, squisito interprete dell’arte figurativa.

Giulio ama le orchidee e con loro sta ingaggiando un intenso rapporto a tutto tondo: le studia, le colleziona e le interpreta in una sorta di libera licenza artistica quasi al limite del gioco espressivo.
Per lui l’orchidea non è più racchiusa in precisi canoni botanici, ma diventa emozione, stato d’animo in conflitto con i colori forti della sua tavolozza dalla quale escono linee e forme vagamente somiglianti ad espressioni facciali.

I colori sono inventati e le pennellate cercano in tutti i modi di bloccare sulla tela le vibrazioni esotiche, calde e luminose di quei luoghi lontani dove dimorano le orchidee; luoghi familiari a Giulio: la lunga stagione Brasiliana, i suoi ricordi Peruviani ed i sogni Asiatici buttati giù con forza in quella vaga idea di Paphiopedilum Alien.

Laelia Tricoglossum ‘Iris’
Giulio non vuol rimanere imbrigliato nell’orchidea, nel genere e nella specie. Lui vuol spaziare, andare oltre, unire ed inventare, ecco che dalla sua creatività nasce la: Laelia Tricoglossum ‘Iris’.

Questi due grandi quadri li vedrete esposti allo stand di Orchids Club e faranno da preziosa cornice, insieme a figure femminili immortalate nella terracotta magistralmente plasmata da Francesco Del Re.
Ci saranno orchidee? Sì forse… lo deciderà il tempo.

NEWS:15.02.06

Giulio ci accompagna nel suo mondo fantastico.

dettagli della giungla interiore:orchidee rubate

La giungla interiore è una creazione, gestazione di vita turbolenta e multicolore. Ritmico come il carnevale, sincopato e dionisiaco per definizione.Vivamente colorato per esprimere il bisogno di evadere. Ma allo stesso tempo di ribellarsi contro lo squallore estetico e sociale provocato e subito da noi esseri o non esseri; sinceramente poco o forse troppo umani.L’ evasione non è fuga da un mondo antropico in pieno sgretolamento ma una ricostruzione interiore. La giungla non va cercata nel mondo esterno sempre più desertico e cementificato ma nella nostra lacerata persona.Non con ‘saudade’(rimpianto) di tempi passati, ma con un recupero della natura partendo da noi stessi come punto di partenza.Questa ritrovata natura interiore deve prima contagiarci così potremmo espandere questo virus con gioia e vitalità. Le orchidee sono sicuramente un emblema di questa natura fragile ma testarda, colonizzatrice che inspiegabilmente seducono e intimidiscono.Queste figlie dell’aria crescono sulla volta della giungla, difficili da trovare, malgrado le forme misteriose ed i colori appariscenti sono dei dettagli di questa chioma Smeralda, gioielli bramati da coloro che oggigiorno finalmente vengono chiamati i ‘ladri di orchidee’.

Le orchidee in questo caso non sono semplicemente ritratte, o rubate dai loro scrigni, ma create dalla mia immaginazione. Ibridi tra piante e uomini, o generi a parte derivate da alieni . In onore a Guido De Vidi chiamo la prima pianta di un genere da me ribattezzato Alienopedilum Devidensis in onore del suo necessario contributo alla divulgazione del sapere sulle orchidee.Come artista mi prendo il diritto di attribuire nomi, specie, generi.Questo processo funziona inventando varietà di specie già esistenti come nel caso del genere Laelia. Per altro Laelia Tricoglossum Iris è anche una simpatica allusione alla serietà eccessiva dei pittori botanici. Infatti tricoglossum significa lingua pelosa nome poco appropriato ma che denota una certa ironia sull’arbitrarietà di molti nomi botanici. In piccolo c ‘è scritto ne Redouté rien SVP. Il nome dell’ illustre pittore botanico viene storpiato perché il verbo redouter in francese significa avere timore paura. in questo caso significherebbe non abbiate timore per favore. Piccola presa in giro di molta pittura botanica asservita a una scienza che non riesce a spiegare la spiritualità di questo fiore, vero intermediario tra noi e la natura, capace di tirare il peggio o il meglio di noi stessi.

Fragments of inner jungle: stolen orchids.
The inner jungle is a creation, a turbolent technicolor gestation, like the frenzy of brazilian carnival.The syncopated rythms and flamboyant colors are a way to stand against the ugliness created by human beings.Therefore to seek for an inner jungle its not a mere escapism from an overhumanised planet but a way to be centred and focused in our inner self.Nonetheless there is no difference between Nature and our inner nature because the first is contaminated by the latter.Neverthess this contamination is not a sad longing for a cherished bygone time but a reason to be happy

4 pensieri su “Non solo orchidee

  1. giulio

    ho bisogno di suggerimenti .in realta dipingere le orchidee mi spinge non solo a figurla o suggerire delle emozioni. Vorrei grazie alla mia immaginazione creare ibridi o trovare misteriosi nuovi generi. In onore a Guido vorrei creare un nuovo genere L’Alienopedilum Devidensis come se l’ avesse scoperto in remote giungle o in onore del suo necessario contributo alla divulgazzione del sapere sulle orchidee. Cosa ne pensi, cosa ne pensate? Come amatori siamo in balia di botanici che cambiano nomi a volte a nostre spese.Invece la Laelia Tricoglossum Iris è anche una simpatica allusione alla seriet? eccesiva dei pittori botanici. Infatti tricoglossum significa lingua pelosa sinceramente poco poetico e poi in piccolo c ‘è scritto ne Redouté rien SVP. il nome dell illustre pittore botanico viene storpiato perché il verbo redouter in francese significa avere timore paura. in questo caso significherebbe non habbiate timore perfavore. Piccola presa in giro di molta pittura botanica. Quello che dico ha senso o pure no? baci Giulio

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