Dendrochilum: un genere da riscoprire.

Dendrochilum, le deliziose orchidee “collana”, indicate per orchidofili sentimentali.

Molte specie sono deliziosamente profumate, tutte sono particolaramente deilcate ed eleganti, sia per le fioriture che per la portanza delle piante.

Qualche nota sul genere Dendrochilum

Dendrochilum Blume 1825

Sottofamiglia: Epidendroideae.
Tribù: Coelogyneae.
Sottotribù: Coelogyninae.
Sinonimi: Acoridium Nees e Meyen 1843; Platyclinis Benth. 1881
Specie tipo: Dendrochilum aurantiacum Blume 1825.

Il genere è stato descritto da Carl Blume nel 1825.

Origine del nome: Dalle parole Greche dendronalbero” e cheilos “labbro„ o chilos “alimento verde„, alludenti alla forma di vita “epifita” di questo genere di orchidee ed al labello particolarmente grande dei suoi fiori.

Le specie
Dendrochilum glumaceum – Collezione Guido De Vidi – foto 02.02.07 – diritti riservati
Le varie fonti d’informazione non sono molto concordi nello stabilire l’esatto numero di specie appartenenti al genere Dendrochilum.
Si va da certe fonti che ne riportano poco più di 100 e si arriva ad altri testi con più di 390 descrizioni di specie, alcune da considerarsi sinonimi o varietà.
Le specie di questo genere sono epifite, litofite, raramente terrestri e provengono dalla Penisola Indocinese, Taiwan, Nuova Guinea, Filippine, Borneo e Sumatra.

Morfologia
Piante simpodiali dal rizoma strisciante con numerosi pseudobulbi raggruppati ed avvolti da brattee basali, scure o verdi.

Pseudobulbi: da piccolissime dimensioni a 10 centimetri d’altezza, strutturati con tutte le forme immaginabili, appiattiti, rotondi, ovoidi e/o a forma di pera.

Foglie: da filiformi come l’erba (Dendrochilum tenellum), teretiformi, e deliziosamente lanceolate (Dendrochilum magnum).

Infiorescenze: si formano su lunghi ed esili steli eretti, e sono rivolte verso il basso.
Portano numerosissimi quanto piccolissimi fiori (raramente superano i 2 centimetri) di varie colorazioni, dal bianco, all’ocra, al giallo fino al rosso scuro.

Coltura
Quasi tutte le specie del genere Dendrochilum provengono dalle foreste montagnose e quindi richiedono buona luminosità soffusa, umidità sempre elevata, temperatura da serra calda con marcato sbalzo termico fra il giorno e la notte.

Dendrochilum zamboagnense – Collezione Guido De Vidi – diritti riservati
E’ consigliabile la coltivazione in vasi con substrato di bark 80%, perlite 10% e torba di sfagno 10%. Per le piante di grossa dimensione si usa bark di media pezzatura, che va diminuito di spessore per quelle più piccole.

Qualche eccezione
Dendrochilum zamboangense (vedi foto a sinistra), specie fra le più piccole del genere, può essere coltivata anche su zattera di sughero o su tronchetti di legno duro e poroso.

Dendrochilum wenzelii

Dendrochilum wenzelii – collezione Guido De Vidi – foto 02.02.07 – diritti riservati

Mi son perso su questa lunga introduzione del genere Dendrochilum, ma questo post nasce soprattutto per presentare una specie molto particolare e per certi versi, di non facile identificazione: Dendrochilum wenzelii (vedi foto sopra), spesso confuso con Dendrochilum arachnites.

Per la verità, senza la possibilità di fare il confronto è assai difficile distinguere le due specie, a queste va aggiunta anche Dendrochilum javieriense, molto somigliante sia per i colori che per la forma.

Le differenze
Dendrochilum arachnites e Dendrochilum wenzelii si presentano entrambi in due varietà: fiori rossi e fiori gialli, così pure il Dendrochilum javieriense. Le dimensioni delle piante sono anch’esse abbastanza simili, l’unica differenza sostanziale è la struttura delle foglie: marcatamente semi – teretiformi quelle del Dendrochilum wenzelii e decisamente più lanceolate nelle altre specie.

I due colori di una specie molto attraente
Collezione Guido De Vidi – foto 02.02.07 – diritti riservati
Dendrochilum wenzelii Ames 1915.
Sezione Acoridium (Nees & Meyen) Pfitzer & Kranzlin
Sinonimo: Acoridium wenzelii (Ames) Ames 1922.
Nome della specie in onore di Don Rafael Wenzel (raccoglitore di orchidee nelle Filippine) 19° secolo.
Specie epifita, originaria delle foreste montagnose filippine, è endemica ad altitudini che superano i 1000 metri sul livello del mare.
Pianta simpodiale con piccolissimi pseudobulbi unifoliati e foglie apicali coriacee, semi-teretiformi.
Le infiorescenze semi-arcuate spuntano sul finire dell’inverno dai nuovi pseudobulbi e portano numerosi fiori colore rosso scuro.
Come si può notare dalla foto sopra, esiste anche la varietà a fiori gialli.

Coltura
Questa specie desidera buona luce, temperature calde, costante umidità relativa (70%) è consigliabile coltivarla in vasi con substrato sempre umido e aerato.
Specie di facile coltivazione.

5 pensieri su “Dendrochilum: un genere da riscoprire.

  1. Elisa

    La tua collezione, Guido, non va solo oltre i confini della serra…ma anche oltre i confini dell’Italia!!!! Anch’io ho ricevuto durante l’incontro a casa di Alberto, un Dendrochilum Cobbianum (che per ora sembra stare bene, qui in Carinzia!): speriamo che anche il mio fiorisca presto, come quello di Roberta!
    Ciao
    Elisa

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  2. Guido Autore articolo

    …grande soddisfazione ad immaginare la tua collezione che va oltre i confini della serra e sentirsi dire grazie della condivisione…impagabile soddisfazione!
    Grazie Roberta.
    Salutoni alla tua famigliola.
    Guido

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  3. Roberta

    Dice Guido: specie di facile coltivazione – che fa rima con “grande soddisfazione”
    Un Dendroch. Cobbianum (proveniente dalla collezione De Vidi) mi è fiorito a fine estate con diversi steli di innumerevoli fiorellini.
    Grazie Guido!

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  4. Didi

    Splendida a dir poco, immaginate i due colori sullo stesso vaso che effetto farebbero.. l’avevo notata in un’altro sito ma ero incerta sulla coltivazione!

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