Archivio mensile:Marzo 2008

Orchidando…ovvero andar per orchidee

Quattro regole utili per gli acquisti
La “pandemia dell’orchidofilo”, sì proprio quella smania che ti assale al cospetto delle orchidee in vendita, che dilaga nelle mostre mercato di orchidee ed anche negli acquisti on line è la famosa febbre del collezionista di orchidee.
E’ la febbre causata dal famoso “orchivirus”, che come sintomo principale inibisce il valore del denaro

Vanda Thananchai – collezione Guido De Vidi – foto 21.03.08
ed amplifica il desiderio di possedere quante più orchidee possibili.
Ogni mostra mercato può raccontare aneddoti simpatici e per certi aspetti grotteschi, tipo indebitamenti temporanei pur di non lasciar scappare una specie rara, oppure, dopo aver fatto incetta di orchidee, dover chiedere 10 euro ad un amico per il pedaggio autostradale di ritorno a casa.
Penso che su questo tema, ognuno di noi abbia qualche storiella da raccontare… che dite? Raccontatela pure, tanto siamo tutti sulla stessa barca 😉

In attesa delle “confessioni” ecco quattro regole d’oro per non farci cogliere impreparati dalla febbre…anche se ho poche speranze di trovare ascolto.
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Vanda lamellata

L’orchidea della primavera, bella e profumata
Lindley descrisse e registrò questa deliziosa specie in Edwards’s Bot. Reg. 24(Misc.): 66 (1838), sulla base di una pianta portata a fioritura nelle Filippine dai signori Loddiges.
Il nome specifico allude alle sottili creste presenti sul labello. Vanda lamellata è endemica nelle isole meridionali di Taiwan, Filippine e nella parte settentrionale del Borneo dove cresce a basse altitudini.

Collezione Guido De Vidi- foto 21.03.08

Vanda lamellata Lindl., Edwards’s Bot. Reg. 24(Misc.): 66 (1838).
Sinonimi e varietà:
Vanda unicolor Steud., Nomencl. Bot., ed. 2, 2: 744 (1841), nom. inval.
Vanda cumingii W.Baxter in J.C.Loudon, Suppl. Hort. Brit.: 654 (1850).
Vanda clitellaria Rchb.f., Flora 55: 277 (1872).
Vanda vidalii Boxall ex Náves, Fl. Filip., ed. 3, 13A: 240 (1880).
Vanda nasughuana Parsons, Orchid Rev. 39: 39 (1931), nom. inval.
Vanda amiensis Masam. & Segawa, Trans. Nat. Hist. Soc. Taiwan 24: 212 (1934).
Vanda yamiensis Masam., J. Geobot. 15: xii (1966).
Vanda lamellata f. alba Valmayor & D.Tiu, Philipp. Orchid Rev. A-V(3): 24 (1983).
Vanda lamellata var. calayana Valmayor & D.Tiu, Philipp. Orchid Rev. A-V(3): 24 (1983).

Le 4 varietà caratterizanti la specie.
Vanda lamellata var. boxallii.
Porta fino a 40 fiori per infiorescenza. I petali sono di colore bianco crema con la metà interna dei sepali laterali marrone scuro. Il labello è rosa viola. Questa specie vive ad altitudini più elevate rispetto alle altre varietà, in natura fiorisce più di una volta all’anno.

Vanda lamellata var. calayana
Petali e sepali sono di colore giallo uniformemente macchiati di marrone.

Vanda lamellata var. flava.
Le infiorescenze sono di colore giallo verde e marrone senza evidenti marcature. Questa è la forma albina della specie ed è abbastanza rara in coltivazione.

Vanda lamellata var. remediosae.
Petali e sepali sono di colore bianco crema con la metà interna dei sepali color verde chiaro. Il labello è viola pallido.

V. lamellata si sviluppa su fusti monopodiali di 6-30 cm di lunghezza dotati di foglie lineari e distiche, lunghe 9-33 cm e larghe circa 1 cm. Le infiorescenze arcuate sono lunghe 20-35 cm e portano da 8-20 fiori delicati e dolcemente profumati della dimensione complessiva di 3 centimetri. I fiori sono molto variabili, nel numero e nel colore, a seconda della forma. Spesso il riflesso di petali e sepali può essere verde, bianco, o giallo crema, con macchie dal marrone al rosso-bruno. Il labello è bianco/giallo con 6 venature rosso porpora verso la base. Spesso la parte centrale dei lobi può essere spruzzata di rosa o rosso-viola.
V. lamellata fiorisce in tardo inverno prima primavera.
Forse il colore più eclatante è quello della var. boxallii Rchb.f., per questo molto usata nelle ibridazioni.
In natura V. lamellata è spesso trovata su rami e tronchi di alberi nelle foreste costiere o in prossimità di corsi d’acqua, a volte anche in zone luminose, ad altitudini non superiori ai 100 metri sul livello del mare. In natura le piante crescono bene al di sotto del 50-70% di umidità relativa, con buona luce e costante ventilazione. Le minime temperature invernali possono scendere anche a 12° gradi centigradi.

Coltivazione
V. lamellata in condizioni ideali di coltivazione può fiorire anche più volte all’anno.
La corretta coltivazione consiglia regolari fertilizzazioni e bagnature durante tutto il periodo di sviluppo, che vanno rallentate quando le piante sono inattive. In tal modo si asseconda il ciclo umido-secco.
V. lamellata può essere coltivata in vaso o in cestino, con substrato di bark grossolano, oppure anche a radice nuda. In quest’ultimo caso è necessario disporre di ambienti appropriati: serre con impiantistica evoluta.

Sarcochilus fitzhart

Sarcochilus Ibridi

Il Genere Sarcochilus comprende oltre 60 specie originarie dell’Australia, Polinesia e sud est dell’Asia.
Le specie sono litofite e/o epifite a sviluppo monopodiale.

Con questo post desidero presentare un bel esemplare fiorito.

Collezione Guido De vidi – foto 20.03.08

Sarcochilus Fitzhart
Uno dei primi ibridi di Sarcochilus, prodotto nel 1963 incrociando S. hartmannii e S. fitzgeraldii.
Suoi fiori sono solitamente color bianco rosati con maculature color porpora al centro dei sepali e dei petali.
Recentemente questo incrocio è stato riprodotto usando cultivar selezionati di S. hartmannii e S. fitzgeraldii, a sua volta ibridato con altre specie di Sarcochilus.
Ecco alcuni esempi di ibridazioni fra varie specie di Sarcochilus:
S. Melba (S. hartmannii x S. falcatus), S. Lois (S. hartmannii x S. ceciliae).
Ancora altri, fra i quali anche qualche incrocio di seconda generazione:
S. Heidi (S. Fitzhart x S. hartmannii), S. Mavis (S. ceciliae x S. fitzgeraldii), S. Pinky (S. Mavis x S. hartmannii) e S. Bongeen (S. Mavis x S. fitzgeraldii).
Gli ibridi più recenti sono: S. Rosalie, S. Powder Puff, S. Colonial Rose, S. Penny Ann, S. First Light, S. Otways, con la comune caratteristica di avere i fiori color rosa, mentre S. Selina, S. Lone Star, S. Peach Spot, S. Sun spot, S. Jewell, S. Giacomo e S. Wandjina Woolf con fiori di colore più marcato.

Buona Pasqua 2008

Comunque la pensiate vi auguro una Pasqua serena

Orchids.it spesso racconta e mostra le orchidee della mia collezione. Attraverso le foto del blog, ormai conoscete ogni angolo della serra dove esse vivono…questa percezione la colgo quando, in occasione delle vostre visite, osservate le piante come fossero le vostre; per questo desidero farvi i miei auguri Pasquali proprio dalla loro casa…sono loro in fondo, che alimentano la nostra amicizia e la nostra passione.

Pace e felicità a tutti.
Guido

Orchidee nel mondo: la tre giorni di Onigo

Dal fitto programma primaverile del nostro Club, ecco un flash della manifestazione di Onigo

Il manifesto

Il programma

Comune di Pederobba (TV) c/o Villa Municipale Piazza case Rosse 14 – Onigo
Nella prestigiosa sala consigliare del Comune di Pederobba, Orchids Club Italia in collaborazione con L’Amministrazione Comunale di Pederobba presentano:

Orchidee nel Mondo…dalle Ande alle spontanee.

Programma

Venerdì 4 Aprile
ore 20.30: Apertura esposizione, presentazione alle autorità e piccolo buffet di gala.
ore 21: Orchidee spontanee in Italia e nella pedemontana Trevigiana/Bellunese – documenti fotografici e conversazioni a cura di Carlo Ivano De Marchi e Gabriella Muraro

Sabato 5 Aprile
ore 10: apertura esposizione.
ore 15.30: Conoscere e coltivare con serenità le orchidee esotiche – conversazioni e dimostrazioni di rinvaso a cura dei soci di Orchids Club Italia.

Domenica 6 Aprile
ore 10: apertura esposizione
ore 10.30: esperienze di coltivazione, coltivare orchidee in piccoli spazi – le scatole magiche diventano orchidari a cura di Aldo dello Iacovo.

Questo evento si inserisce nella tradizionale manifestazione “Onigo in fiore” che richiama moltissimo pubblico della pedemontana Trevigiana e Bellunese.
Segnatevi un appunto sul vostro taccuino “verde”, vi aspettiamo.