Archivio mensile:Agosto 2009

Acqua piovana…come recuperarla?

Lo sappiamo bene noi orchidofili che l’acqua è un bene prezioso e non va sprecata, e ancor di più che la valenza dell’acqua piovana rispetto a quella del rubinetto è maggiore.
I trattamenti che l’acqua subisce per essere resa potabile o comunque “legalmente” buona da bere sono a volte eccessivi, aggiunta di cloro, trattamenti ai raggi U.V. per eliminare la carica batterica e chissà quanti altri che non conosciamo.
Sta di fatto che avere a disposizione per noi collezionisti di orchidee dell’acqua piovana per le nostre piante equivale ad avere una bottiglia di buon vino particolarmente pregiato da stappare in particolari occasioni.
Come fare allora per avere a disposizione un po’ di quest’acqua? Continua a leggere

E son soddisfazioni!!

Perdonate l’autocelebrazione ma stamani consultando la posta elettronica ho trovato un messaggio che mi ha lasciato al tempo stesso basito e soddisfatto.
La coniugazione di due passioni, orchidee e fotografia, oltre che sugli album online forse metterà i piedi anche sulla carta stampata; infatti la mail ricevuta mi chiedeva il consenso, da parte di un botanico dell’Università del North Carolina a Charlotte USA, a pubblicare una mia foto in un libro che sta scrivendo.
Enorme soddisfazione quindi per me ma anche credo per il Club, sperando che la cosa vada a buon fine.

Ricordate il nido di capinera sulla Stanhopea?

Stanhopee e capinere… nonostante vari problemi di compatibilità durante la gestazione (bagnatura della pianta), la natura ha fatto il suo corso.

stanhopea_nido_1capinera_1capinera_2

Le piccole capinere sono nate, cresciute amorevolmente dai loro genitori e da qualche giorno anche l’ultima “giovincella” ha spiccato il volo dal suo nido verso la vita.

capinera_stanhopea Una metafora della vita: i figli nascono, crescono e… non appena il loro nido diventa stretto se ne vanno – buona fortuna piccola capinera, attenta ai gatti e a Silvio 😉
A noi rimane solamente da goderci il dolcissimo aroma della Stanhopea fiorita ed un po triste perché i suoi fiori così profumati e intriganti non saranno visitati da nessuna ape maschio (nei luoghi di endemicità ogni specie di Stanhopea produce fiori con uno profumo diverso che a sua volta attrae l’ape maschio di una singola specie del genere Euglossine), da noi questo genere di api non c’è.

Scaphyglottis prolifera…fioritura inaspettata.

Orchidee…non finiscono mai di stupirmi!
Questa divisione di Guido, avuta in primavera, secondo il mio inesperto giudizio non aveva avuto finora uno sviluppo esaltante, e all’apice delle due foglie il piccolo rigonfiamento che avevo notato pensavo fosse una nuova vegetazione.
Un paio di giorni fa buttando l’occhio vedo questo fiorellino minuto fare capolino dalle due foglie carnose della piantina e la meraviglia è stata tanta.
Anche il nome assegnatole in origine mi ha fatto sudare un pochino, infatti il cartellino riportava il nome di Scaphyglottis confusa le cui informazioni reperite non corrispondevano alla pianta, dopo alcune ricerche si è invece rivelata Scaphyglottis prolifera.
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