Phalaenopsis lobbii

Questa specie deliziosa è abbastanza difficile da far crescere perchè il suo folto apparato radicale tende a sovvrapporsi alle foglie impedendone lo sviluppo.

Anche Phalaenopsis lobbii, come tante altre specie di orchidee, ci racconta la storia della sua scoperta. Era l’epoca nella quale i venditori organizzavano le ricerche di nuove specie vegetali, le coltivavano e contribuivano anche alla descrizione scientifica delle nuove piante poste in vendita… altri tempi, altri tempi!!
phal_lobbii_2Nella foto: Phalaenopsis lobbii var. flava

Nome accettato: Phalaenopsis lobbii (Rchb.f.) H.R. Sweet, Genus Phalaenopsis 53. (1980).
Basionimo: Phalaenopsis parishii var. lobbii Rchb.f., Refug. Bot. 2: pl. 85. (1870).
Sinonimi e varietà:
Phalaenopsis decumbens var. lobbii (Rchb.f.) P.F. Hunt (1971)
Polychilos lobbii (Rchb.f.) Shim (1982)
Phalaenopsis lobbii f. flavilabia Christenson (2001)
Phalaenopsis parishii f. flava O. Gruss & Roellke ex Christenson (2001)
Doritis lobbii (Rchb.f.) T. Yukawa & K. Kita, Acta Phytotax. Geobot. 56: 156. (2005).
Doritis lobbii f. flava (O. Gruss & Roellke ex Christenson) T. Yukawa & K. Kita (2005)
Nota: Studi basati sul DNA, hanno evidenziato caratteristiche genetiche vicine ai generi Doritis e Kingidium, ma il nome di specie accettato rimane Phalaenopsis lobbii (Rchb.f.) H.R.Sweet.
Doritis lobbii f. flavilabia (Christenson) T. Yukawa & K. Kita (2005)
Phalaenopsis lobbii var. vietnamensis O. Gruss & Roeth (2006)

Differenze fra le varietà botaniche
Phalaenopsis lobbii var. flava: parti esterne del labello color giallo anzichè bianco.
Phalaenopsis lobbii var.flavilabia: parte mediana del labello quasi senza traccia di giallo marrone.

Descrizione
Radici: numerose, carnose, senza peluria.
Stelo: corto, completamente avvolto da guaine fogliari.
Foglie: qualche foglia ellittica, dentellata all’apice, può raggiungere 13 cm. di lunghezza e 5 cm. di larghezza.
Infiorescenza: sottile, sub-eretta, più corta del fogliame da 2 a 6 fiori.
Brattee: piccole, ellittiche, ottuse.
Fiori: di 2 cm, con struttura forte, quasi carnosa. Sepalo dorsale oblungo-ellitticho, ottuso. Sepali laterali obliquamente ovati o sub-circolari, ottusi.
Petali: ottusi alla base o arrotondati.
Labello: con un artiglio breve, posto vicino alla colonna, 3-lobata, un po’ più corta rispetto ai sepali. Lobi laterali eretti, falcati, triangolari con una chiglia carnosa, acuta. Lobi mediani mobili troncati alla base, triangolari con angoli arrotondati, carnosi, concavi.
Fioritura: tardo inverno inizio primavera.
Endemica in Boutan, Assam e Sikkim ad una altitudine 350-450 metri con estati calde e umide e inverni freschi e secchi. Le foglie sono caduche sulle piante più esposte al freddo; questo fenomeno sopravvivere soltanto se il loro apparato radicale è ben sviluppato e ben aggrappato ai rami. Phalaenopsis lobbii richiede più luce delle altre specie del genere.
La coltivazione è più facile su zattere. E’ utile garantire un’umidità atmosferica non inferiore di (60/70%).
Un periodo di fresco secco nella stagione invernale favorisce una buona fioritura.
Questa specie è stata scoperta da Thomas Lobb a est dell’Himalaya. E’ stata a lungo confusa con Phalaenopsis parishii , si differenzia però da quest’ultima per la struttura del labello.
phal_lobbii_1 Nella foto: Phalaenopsis lobbii var. flava
Note storiche ed origine etimologica del nome di specie
Thomas Lobb (1817 – 1894), botanico inglese, insieme al fratello maggiore (William) hanno scoperto e raccolto molte nuove specie vegetali per conto dei vivai Veitch.
Nei suoi viaggi, Lobb ha attraversato l’India, Indonesia e Filippine. Risale al 1845 la scoperta della prima specie di orchidee, Phalaenopsis lobbii endemica nell’ Himalaya orientale: così chiamata in suo onore.
Thomas Lobb (1817-1894) è nato in Cornovaglia ed ha vissuto a Perranarworthal e Egloshayle, vicino Wadebridge. Entrambi i fratelli Lobb hanno frequentato studi di orticoltura e di botanica. Thomas iniziò a far parte della azienda Veitch a Killerton nel 1830 all’età di 13 anni. Il Vivaio Veitch si trasferì a Exeter nel 1832.
Ispirato dal successo di suo fratello William, Thomas Lobb effettuò il suo primo viaggio di raccolta (1843-1847) a Java, nelle foreste pluviali, a Singapore, Penang e Malesia.
Nel secondo viaggio (1848-1853), Thomas si recò in India, Sarwak, Filippine, Myanmar e Nepal. Si racconta che durante questa visita abbia anche incontrato Sir Joseph Hooker .
Thomas Lobb tornò a Java nel (1854 al 1857), con il suo terzo viaggio di raccolta.
Nel suo quarto viaggio (1858-1860), Thomas rimase ferito ad una gamba, incidente che gli costò l’amputazione dell’arto con il conseguente suo ritiro a vita privata in Cornovaglia
Pare che a seguito di questo infortunio, Thomas Lobb abbia avuto quale risarcimento, una partecipazione societaria nei vivai Veitch.
Morì nel 1894 e fu sepolto nel cimitero di Devoran, in Cornovaglia dove un piccolo giardino ed un memoriale scolpito su una lapide ricorda entrambi i fratelli Lobb.

Specie vegetali introdotte in Gran Bretagna da Thomas Tobb nelle coltivazioni Veitch:
Phalaenopsis amabilis (1846), orchidea epifita endemica nelle foreste pluviali di Giava, Filippine, Nuova Guinea e Australia del Nord.
Nepenthes sanguinea (1847), foresta pluviale della Malesia.
Nepenthes albomarginata, Borneo.
Aerides rosea (1850), orchidea proveniente da India, Vietnam e Cina.
Aerides multiflora, orchidea endemica in India.
Vanda coerulea (1850 c.ca), Birmania, Thailandia e India..
Vanda tricolor (1846), Java.
Rhododendron veitchianum (c. 1850), Birmania, Thailandia e Indocina. Questa è una delle molte specie di Rhododendron, raccolte ed introdotte in Gran Bretagna compresa Rhododendron malayanum (1850 c.ca), con piccoli fiori rosa, Rhododendron brookeanum (1850 c.ca), con fiori giallo-oro e Rhododendron javanicum (1850 c.ca), con piccoli fiori rosa.

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