Grammangis ellisii

Il reverendo William Ellis non si sarebbe di certo immaginato il successo che avrebbero ottenuto i suoi libri, scritti al suo ritorno dal Madagascar nel 1860. Aveva tribolato moltissimo per farsi accreditare in quei posti di influenza francese, ma alla fine ci riuscì.
I racconti della sua esperienza di missionario in quei paesi esotici diventarono presto dei best-seller per l’ambiente vittoriano desideroso di letture avventurose.
William Ellis aveva anche la passione per la botanica, una delle sue più belle scoperte è stata Grammangis ellisii, una specie epifita del Madagascar simile al (Grammatophyllum), ‘orchidea tigre’ originaria del Sud-est asiatico.

Ecco il testo della lettera con la quale il Rev. William Ellis comunica la scoperta di questa nuova specie al Dr. Lindley:
The Rev. William Ellis, in a letter addressed to Dr. Lindley, from Hoddesdon, dated August 23rd, 1859, writes:-” Among the plants which I brought from Madagascar was a large-bulbed plant, something like Anguloa Clowesiana, only the bulbs are square instead of being round. I found it growing on a branch of a tree about the size of a man’s leg, and stretching over a river at about twenty-five feet above the water. The roots were abundant, but short, white, fleshy, and matted together, a little larger than the roots of Anselia Africana. The bulbs were seven or eight inches long, and one and a quarter inch square, but last year it made a bulb eleven inches long and nearly two inches wide on each of the four sides. The leaves are one and a half to two feet long, about the size, but not so curved as those of Angracum sesquipedale, and less fleshy than the A. eburneum, but, like all the Angraecums, growing on opposite sides of the crown of the bulb: each bulb has five or six leaves. The flower-spike, as in the case of the Anguloa, comes up with the young growth, and this year two young bulbs were accompanied by a flower-spike; each one damped off, but the other reached about two feet in length, and at the end furthest from the bulb bore between thirty and forty flowers. The flowers began to open three weeks ago, and as they opened slowly, I thought it would last longer, but on my return on Saturday from the country I found the flowers fading rapidly. I have therefore cut the
MAY 1ST, 1860.

Grammangis ellisii (Lindl.) Rchb.f., Hamburger Garten- Blumenzeitung 16: 520 (1860).

Basionimo:
Grammatophyllum ellisii Lindl., Bot. Mag. 86: t. 5179 (1860).

Sinonimi:
Gabertia ellisii (Lindl.) Gaudich., Orchid.-Buch: 266 (1892).
Grammangis fallax Schltr., Orchis 9: 120 (1915).

Questa specie gratifica il suo coltivatore con splendide fioriture, ma gli chiede qualche attenzione durante la stagione fredda. Grammangis ellisii gradisce temperature minime mai inferiori a 20° e non sempre queste condizioni sono possibili nelle nostre serre amatoriali europee. Fortunatamente la nostra bella specie malgascia si accontenta anche di 15-16 gradi minimi notturni, con queste temperature bisogna stare molto attenti ai ristagni d’acqua sulle giovani vegetazioni.

Tribù: Cymbidieae
Sottotribù: Cyrtopodiinae

Specie: Grammangis ellisii (Lindl.) Rchb.f., (1860)
Basionimo: Grammangis ellisii (Lindl.) Rchb.f., (1860)
Sinonimi:
Grammangis ellisii var. dayanum Rchb.f., (1880)
Gabertia ellisii Gaudich, (1892)
Grammangis fallax Schltr, (1915)

Distribuzione: Madagascar

Pianta epifita a sviluppo simpodiale, vive nelle foreste costiere tropicali umide, sistemata sugli alberi posti lungo i bordi dei fiumi.
E’ facile trovare piante di Grammangis ellisii sui rami di Raphia farinifera sospesi sopra i corsi d’acqua ad altitudini che vanno dal livello del mare fino a oltre 1000 metri.
In Europa fiorisce in tarda primavera/estate, nei luoghi d’origine da novembre a gennaio.
La dimensione abbastanza sostenuta della Grammangis ellisii, consiglia la sua coltivazione in vaso; è possibile anche coltivarla su zattera. I rinvasi vanno fatti solamente in casi di neccessità (dimensione del vaso, decomposizione del substrato, presenza di muffe ed altri agenti), Grammangis ellisii non desidera essere disturbata spesso.
Finita la fioritura e la successiva maturazione degli pseudobulbi giovani la pianta va in riposo, fase che coincide con la nostra stagione fredda: in questo periodo la pianta va seguita con attenzione per evitare marciumi o attacchi fungini, che su questa orchidea sono difficili da fermare.

Su Botanicus Digital Library ho trovato la descrizione originale in latino di questa specie
TAB. 5179.
Grammatophyllum ellisii.

Nat. Ord. ORCHIDACEAE – GYNANDRIA MONANDRIA.
Gen. Char. (Fide supra, TAB. 5157.)
Grammatophyllum ellisii; pseudobulbis angulatis clavato-fusiformibus polyphyllis, foliis lato-loratis recurvis basi canaliculatis, raceno multifloro recurvo, sepalis patentibus acutis lateralibus gibbosis, petalis duplo brevioribus oblongis obtusis erectis apice revolutis, labello petalis aquali mobili basi sacculato trilobo jugo medio elevato ultra isthmum 3-lamellato lineisque 3 elevatis arcuatis utrinque, lobo medio ovato acuto lateralibus brevibus subfalcatis, anthera tuberculo pedicellato cristata. Lindl.
Grammatophyllum ellisii. Lindl. MS.
Nota: le foto, esclusa la stampa storica, sono state scattatae nella collezione di Guido De Vidi

4 pensieri su “Grammangis ellisii

  1. lucia tosti

    ciao guido sono lucia. va tutto bene? come stai? spero che stia facendo un bel viaggio in qualche luogo pieno di orchidee. mi mancano le tue notizie giornaliere sulle varie specie di orchidee. sono io che non ricevo piu nulla o che è successo? aspetto notizie e grazie sempre… ma la giornata senza te è triste.

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