Pordenoneorchidea 2013… pochi giorni al via!

Questa edizione di Pordenoneorchidea presenterà la magica coreografia di un vascello naufragato, carico di orchidee, di spezie e di botti di vino.
L’evento avrà inizio sabato 2 marzo 2013 e chiuderà i battenti Domenica 10 Marzo 2013.

La coreografia sarà allestita dal “Garden Anna” e come al solito, l’esposizione orchidofila sarà preparata da Orchids Club Italia.

Com’è costume nel nostro Club, chiunque lo desideri, potrà portare le sue orchidee fiorite in mostra.
La mostra sarà allestita venerdì 01 Marzo, chi non ce la farà ad arrivare per Venerdì, potrà raggiungere il padiglione n°5 anche sabato mattina prima delle ore 10.

Problema agibilità durante i giorni della mostra
Per poter accedere in fiera senza transitare dalle biglietterie, servono dei pass nominativi che dovranno essere predisposti per tempo. I pass saranno assegnati a quanti avranno neccessità di accesso per portare le loro piante in mostra oppure per collaborare alla gestione ell’evento.
Chiunque desideri essere protagonista nel Club, usi la cortesia di inviare i suoi dati anagrafici a info@orchids.it quanto prima possibile, al fine di predisporre i relativi pass di accesso.

La leggenda del vascello fantasma
Nel secolo XVII la Repubblica di Venezia, assegnò alle imbarcazioni provenienti da Pordenone, l’approdo in Venezia alla “riva del carbon, dalla parte del traghetto di san Luca” (30 marzo 1616), mentre il 27 gennaio 1690, il “Collegio alla milizia da mar” destinò ai Pordenonesi la “riva del ferro vicino a Rialto”.

E’ in questo contesto che il vascello di Capitan Santarossa, astuto commerciante di spezie ed altre rarità esotiche, riforniva di mercanzie, le genti delle tre venezie.

Leggende e misteri
Un freddo martedì di Marzo del 1780, Capitan Santarossa con il suo Vascello carico di spezie, botti e orchidee provenienti dal lontano Gipango, salpò proprio dalla “riva del ferro”, per risalire verso Portus Naonis “Porto sul Naone”, ma quella volta il barcone non giunse a destinazione, si incagliò sulle secche della riva sinistra, poco più a sud dell’imbarcadero.

Fu una grande tempesta a fermare per sempre il vascello fantasma ed il suo prezioso carico.

Quel viaggio finì drammaticamente fra le secche di Vallenoncello. Lo scafo rimase lì, protetto dalla vegetazione, muto, ferito mortalmente, spezzato in due, in attesa di qualche miracolo.
Con il trascorrere del tempo si creò un alone di paura ancestrale attorno a quel che rimaneva del barcone misterioso. Tutte le genti dei luoghi conoscevano la favola misteriosa di Capitan Santarossa. Anche i bambini del posto, finite le lezioni, si recavano spesso da quelle parti per giocare a fare i marinai.

Si raccontavano cose strane sul luogo misterioso dove riposava il vascello fantasma; c’era chi giurava che nelle notti di luna piena si potevano ascoltare dolci canzoni o grida strazianti e qualche volta – sussurravano i giovinotti della bassa friulana – si poteva scorgere una fanciulla dai lunghi capelli biondi, che danzava vestita solamente di strani fiori profumati, di colore bianco, spesso di colore rosa pallido e nelle notti di fine Maggio di un colore giallo intenso.

Orchidee, vino e spezie
Nelle case contadine e nelle osterie del pordenonese si raccontavano strane storie di tesori, di spezie, di strane piante cresciute sugli alberi ed anche di botti di buon vino perse irrimediabilmente – leggende, naturalmente – ma, si sa, le leggende sono come il vento, non lo puoi fermare. Ed è così che la leggenda del vascello fantasma incuriosì anche l’entourage della Fiera di Pordenone.
Alvaro, il loro Presidente, persona assai paziente, non ne poteva più… ad ogni riunione saltava fuori il naufragio di Capitan Santarossa ed un bel giorno, anzi, una bella sera propose di organizzare una spedizione – avanti miei prodi – ordinò! Cercatemi questa nave, la voglio esposta a Ortogiardino!

Non fu impresa facile, ma alla fine… quel che rimaneva dello scafo di Capitan Santarossa riapparve seminascosto dalla vegetazione, spaccato in due ed assai invecchiato, ma fra le botti ormai disfatte e senza vino, si potevano scorgere bellissime orchidee esotiche in fiore, Dendrobium, Vanda teres, rare specie di Paphiopedilum, Oncidium, Restrepia, e altre mille specie. Che fortuna, esclamò il capo spedizione!, Dai, recuperiamo tutto per la fiera Ortogiardino e organizziamo una bella mostra… naturalmente la chiameremo “Pordenoneorchidea”

Nota 1: nomi e avvenimenti del racconto sono parzialmente immaginari, sognare non costa nulla, ma qualche volta i sogni diventano realtà. La coreografia di Pordenoneorchidea 2013 vedrà esposto il “vascello fantasma” carico di orchidee, vino e spezie.

Ciao! Che ne pensi?