Lascia l’ultimo ballo per me

L’esposizione di orchidee di Spercenigo è bella, sì, lo posso dire con cognizione di causa, sono 30 anni che organizzo mostre, questa è bella, intima, pulita, altamente simbolica ed anche un po’ mia.
Oggi, guardando la scenografia mi passava e ripassava per la mente quel brano famoso: “Save The Last Dance For Me”, come a dire, sei mia, lascia l’ultima soddisfazione a me.

.”Lascia L’ultimo Ballo Per Me.

Tu puoi ballare tutti i balli con il tipo
Che ti ha fatto l’occhiolino lascialo stringerti forte
Puoi sorridere tutti i sorrisi per l’uomo
Che ti ha tenuto la mano sotto il lieve chiaro di luna

Ma non dimenticare chi ti porta a casa
E nelle braccia di chi starai
Quindi tesoro, lascia l’ultimo ballo per me”…

“Pazzo, pazzo da legare”, direte voi, ma era veramente quella la sensazione che aleggiava dentro di me.
Si dirà “con tutto quel ben di dio che in questi giorni c’è in giro per l’Italia delle orchidee, tu mi vieni ad enfatizzare un “eventuccio” di quart’ordine”
Beh, proprio un ben di dio non lo direi, se mettiamo insieme costi e benefici delle varie mostre orchidofile di questi giorni, vien proprio da dire che certe repliche di stagioni più felici, non portano novità e valore aggiunto, soprattutto quelle sponsorizzate ed in certi casi organizzate da enti istituzionali con soldi pubblici, ma tant’è alla mala politica non c’è limite.

La metafora.
Ho usato la metafora “Lascia L’ultimo Ballo Per Me” quasi a voler riattivare un dialogo metafisico con quella grande intuizione chiamata “Orchids Club Italia”, troppe volte tradita, spesso usata per tenere in vita altre associazioni ed altri personaggi, ed alla fine relegata nell’oblio troppo frettolosamente.
Ecco il significato, l’ultimo ballo della festa sarà quello che riporterà vigore al Club.
Orchids Club Italia vuole andare oltre l’associazionismo, oltre nel senso che non vincola nessuno a sopportare riti stantii, ma che rimane contestualmente dentro con spirito “super partes”, rispetto all’esistente.
L’esistente delinea una situazione carica di negatività e di sedimentazioni localistiche: il gruppo A è anti B e la fazione C non ne vuol sapere di quei pivelli del D e così via dicendo. E’ mia opinione che serva una generale “rifondazione” e perché questo possa avvenire è necessario che tutti i soggetti esistenti si spoglino di qualsiasi pregiudizio e presunzione di superiorità, solo così potrà emergere un “Primus inter pares” autorevole e condiviso da tutti. Utopia o sogno? Mai dire mai.

Qualche foto della mostra di Spercenigo.
Qualche foto della mostra ci aiuterà a entrare nel vivo dell’esposizione: belle piante, atmosfera delicata, contesto amichevole che vede protagonisti vari appassionati trevigiani, veneziani e vicentini.
Per dare un senso a questa mostra, significativa è la foto a sinistra: una mano che accarezza i fiori di Epidendrum secundum forma alba.

Ciao! Che ne pensi?