Lycaste Fire Bird

Aspettando PordenoneOrchidea 2020: ricordi.

Consentitemi di parafrasare Dante nel V canto dell’Inferno della Divina Commedia “Galeotto fu il libro e chi lo scrisse”, per introdurre questo mio primo racconto pordenonese.

L’orchidea galeotta (vedi foto) è lo splendido esemplare di Lycaste Fire Bird (incrocio fra Lyc. Island of Vulcorn x Lyc. Macama) registrato da Takaki O.N. nel 1995, che ha ottento tre medaglie in mostra a PordenoneOrchidea, ivi compresa la Best in Show.

Lycaste Fire Bird ‘Nuova Vita’

Ma, perché allora, orchidea galeotta, sì, galeotta per il semplice motivo che si è voluta presentare in splendida fioritura proprio in occasione dell’evento più atteso della primavera orchidofila nazionale. Chissà, forse per esorcizzare la mia decisione di chiudere con la coltivazione di orchidee. Forse una dichiarazione d’amore al suo coltivatore. Come è prassi fare, in fase di assegnazione dei premi, i giudici mi hanno chiesto di assegnare un nome di cultivar alla pianta, l’ho voluta nominare ‘NUOVA VITA’, quasi a voler testimoniare la volontà di respirare aria nuova.

Altro esempio di orchidea galeotta. L’angoscia di ogni coltivatore è quella di poter portare in esposizione le sue orchidee in piena fioritura, evento che spesso non è coincidente con i tempi delle mostre. Spero che i giudici AIO mi perdoneranno se mi arrogo l’arbitrio di istituire un premio postumo, una Best in Show in itinere, per quella pianta che… se fosse stata completamente fiorita nel momento del giudizio avrebbe sicuramente ottenuto una premiazione. E’ il caso di una pianta posta in mostra non del tutto fiorita, miracolo, i suoi fiori si sono aperti durante i giorni della mostra: eccola nel video che ho girato l’ultimo giorno a Pordenone: Dendrobium chrysotoxum portato in mostra da Marco Motta di Milano.

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