Archivio mensile:Maggio 2019

Bifrenaria tyrianthina

Bifrenaria tyrianthina, chiamala se vuoi, rupicola. Effettivamente questa bellissima specie brasiliana è un’orchidea rupicola, ma da quanto posso verificare, in coltivazione si adatta anche ad altri ambienti climatici.

E’ molto raro vedere una pianta fiorita di Bifrenaria tyrianthina nelle esposizioni di orchidee.

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Bifrenaria tyrianthina, si è detto orchidea rupicola, nei suoi luoghi di endemicità può crescere anche in pieno sole e richiede un bel periodo di riposo secco, la pianta in foto, vive in vaso con composto di bark, si perde fra altre orchidee, non subisce un vero e proprio periodo di riposo e riceve poca luce, per la verità, i risultati negativi si vedono tutti: foglie troppo verdi e fiori con colori troppo tenui. Probabilmente, le condizioni minimali per la sua vita le riceve inconsciamente ed indipendentemente dalle mie azioni; temperature invernali normalmente basse, involontari periodi di scarse bagnature… poi la natura fa il resto: arriva la primavera, le giornate si allungano, cresce la temperatura in serra e tutto ritorna rigoglioso, compresa questa dolce Bifrenaria, i cui fiori emanano un piacevole aroma speziato.

Tribù: Maxillarieae
Famiglia: Bifrenariinae
Genere: Bifrenaria
Specie:Bifrenaria tyrianthina (Lodd. ex Loudon) Rchb.f., Xenia Orchid. 1: 61, 223 (1854).
Basionimo:
Lycaste tyrianthina Lodd. ex Loudon, Suppl. Hort. Brit.: 582 (1850).
Sinonimi:
Maxillaria tyrianthina (Lodd. ex Loudon) W.Baxter in J.C.Loudon, Suppl. Hort. Brit.: 582 (1850). Bifrenaria tyrianthina var. magnicalcarata Hoehne, Arq. Bot. Est. S. Paulo, f.m., 2(5): 117 (1950). Bifrenaria magnicalcarata (Hoehne) Pabst, Bradea 2: 86 (1976).
Il nome del genere deriva dal latino “bi” due, doppio e “briglia frenulo”, freno. Il nome si riferisce alla specificità delle 4 masse polliniche che risiedono separate su due steli sul pollinarium.
Il nome di specie significa: vestita di viola.
Tassonomia: John Lindley descrisse per primo questo genere nel 1833.
Il genere Bifrenaria è alleato con Pabstia (Colax) e Maxillaria, ma si distingue da questi ultimi per avere le due stipites e il viscidium oscuro. Ci sono circa 24 specie nel genere Bifrenaria , distribuite da Panama, Trinidad Perù e Brasile.

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Qualche nota
Bifrenaria tyrianthina è una specie rupicula, endemica nel sud-est del Brasile. Ama molto la luce, e può vivere sotto il sole pieno, in coltivazione conviene dare un pò più di luce delle Cattleya. Le radici della Bifr. tyrianthina marciscono se sono continuamente bagnate, pertanto utilizzare un buon materiale drenante (più o meno un terzo del vaso), ad esempio pezzi di argilla: per il substrato regolarsi con il materiale disponibile, fibra di felce arborea, cocco e corteccia di pino. Macchie sulle foglie sono normali, ed è normale la caduta delle foglie dai vecchi pseudobulbi. Fertilizzare con concime 20.20.20, bisettimanale, in dosi basse (0,5 g / l). Bifr. Tyrianthina è la specie più grande del genere.
Alcuni esemplari Bifr. harrisoniae che crescono sulle rocce (Bifr. harrisoniae in certi casi è anche rupicula) sono confusi con Bifr. tyrianthina; pare che un gran numero di coltivazioni di ‘hyrianthina’ siano in realtà ‘harrisoniae’; le differenze sono molto chiare: le infiorescenze di harrisoniae sono molto corte e di breve durata (spesso più corte degli pseudobulbi stessi), e gli speroni nei fiori sono pure corti. Gli steli fiorali di Bifr. tyrianthina sono lunghi (spesso come le foglie) e gli speroni dei fiori sono lunghi (il suo nome precedente era Bifr. magnicalcarata, cioè con un lunghissimo sperone). Entrambe le specie hanno un gran numero di varietà di colore.

Bulbophyllum bolsteri

Nel grande e fantastico mondo delle orchidee non si finisce mai di scoprire comportamenti a dir poco interessanti. La specie descritta ed illustrata in questo post ha la peculiarità di aprire i suoi fiori per più giorni, ma solamente nelle prime ore del mattino, all’evidenza per essere fecondati da insetti presenti all’alba: a tal riguardo non ho altre notizie.

Bulbophyllum bolsteri Ames 1912

La specie è inclusa nella sezione Polymeres (ex sezione Leptopus ), una sezione caratterizzata da piante con rizomi striscianti e infiorescenze a fiore singolo con fiori di breve durata. Nei luoghi di endemicità durante la stagione della fioritura (2-3 mesi), si possono ammirare fiori aperti ogni giorno, con l’accortezza di essere presenti solamente nelle prime ore del mattino (dalle 6 alle 9) perché dopo le infiorescenze si chiudono e rimangono chiuse fino al mattino successivo.
Specie endemica nelle Filippine a quote medio-basse come epifita di dimensioni ridotte. Orchidea nominata da Oakes Ames nel 1912, in onore FH Bolster, che raccolse le prime piante di questa specie a Surigao a Mindanao durante il periodo da maggio a giugno 1906.

Acianthera bragae

Acianthera bragae (Ruschi) F.Barros Fábio de Barros, Hoehnea 30: 183. (2003).

Acianthera bragae (Ruschi) F.Barros

Basionimo: Physosiphon pubescens Barb.Rodr., Gen. Spec. Orchidea. 1: 27. (1877).

Sinonimi:
Physosiphon bragae Ruschi, Bol. Mus. Biol. Prof. Mello-Leitão., Ser. Bot. 27: 1 (1970). Phloeophila pubescens (Barb.Rodr.) Garay, Orquideologia 9: 118 (1974).
Sarracenella pubescens (Barb.Rodr.) Luer, Selbyana 5: 388 (1981).
Pleurothallis sarracenia Luer, Monogr. Syst. Bot. Bot del Missouri. Gard. 20: 73, (1986).
Acianthera sarracenia (Luer) Pridgeon & MWChase, Lindleyana 16: 246 (2001). Phloeophila pubescens (Barb.Rodr.) Garay, Orquideologia 9: 118 (1974).
Sarracenella pubescens (Barb.Rodr.) Luer, Selbyana 5: 388 (1981).
Pleurothallis sarracenia Luer, Monogr. Syst. Bot. Bot del Missouri. Gard. 20: 73, (1986).
Acianthera sarracenia (Luer) Pridgeon & MWChase, Lindleyana 16: 246 (2001).

Specie originaria della foresta atlantica del Brasile meridionale e sud-orientale. Cresce in maniera strisciante con foglie quasi cilindriche e molto solcate, lunghe da 2 a 3 cm. Gli steli sono corti (da 2 a 3 mm), così come il rizoma (fino a 2 mm). Nelle zone di endemicità, la specie colonizza grandi superfici di tronchi e rami. Caratteristica inconfondibile dei fiori è la fusione per 4/5 della lunghezza dei sepali, facendo apparire il fiore come una specie di tubo curvo con una piccola apertura frontale. Il colore dei fiori varia molto, dal giallo al viola. L’infiorescenza è breve.

Come spesso capita nelle ri sistemazioni tassonomiche delle orchidee, anche questa specie è protagonista di discussioni nomenclaturali, poiché nel tempo è stata inclusa in diversi generi: fu descritta nel 1877 da Barbosa Rodrigues come Physosiphon pubescens , passando più tardi dai generi Phloephila Hoehne & Schlechter, Geocalpa Brieger e Sarracenella Luer. Lo stesso Luer la trasferì nel genere Pleurothallis nel 1986; ma non potè usare il nome Pleurothallis pubescens essendo esso già in uso ad un’altra specie, e decise di battezzarla come Pleurothallis sarracenia, forse per la morfologia dei fiori (molto assomiglianti alle vegetazioni delle piante carnivore della famiglia Sarracenia). Nella successiva risistemazione del 2001 la specie fu trasferita da Pridgeon e Chase nel nuovo genere Acianthera, come Acianthera sarracenia, ma Fabio de Barros nel 2003 osservò che il nome più antico per la descrizione della specie era in realtà Physosyphon bragae (Ruschi), nome che secondo le regole della tassonomia dovrebbe essere usato al posto di Acianthera sarracenia , perché è più vecchio di questo. Con queste annotazioni va da se capire che la pianta in discussione si sia guadagnata il nome che è attualmente accettato in Flora del Brasile e nei Royal Botanic Gardens Acianthera bragae (Ruschi) F.Barros.
L’epiteto di specie Bragae è stato dato da Augusto Ruschi in onore al cronista brasiliano Rubem Braga.

Slc. Wendy’s Valentine ‘June’ AM/AOS = Sl. Jinn x Slc. Paprika (1979)


Slc. Wendy’s Valentine ‘June’ AM/AOS

Questa bellissima orchidea a fiori rossi è un incrocio tra Sl. Jinn x Slc Paprika, registrato negli Stati Uniti nel 1979. Orchidea unifoliata di circa 20 cm di altezza. I fiori sono larghi 10 cm, non fragranti, e di un colore rosso molto profondo e brillante, con il labello giallo cromo o Giallo Van Gogh. Fiorisce due volte l’anno, una volta in autunno o in inverno nel periodo natalizio, e poi di nuovo durante i mesi estivi. I fiori possono durare per più di un mese. Questa pianta ha nei suoi antenati Cattleya (sophronitis) coccinea, C. milleri, C. dowiana, C. purpurata, C. cinababarina, C. mossiae, C. schroederae e C. harpophylla.

Il genitore seme (Cattleya Jinn) è un incrocio primario tra Cattleya (sin. Sophronitis) coccinea e cattleya (sin. Laelia) milleri.

Il genitore di pollini, Cattleya (Slc) Paprika è un incrocio di C .. Orange Gem x C. Anzac. Secondo la RHS, ci sono due diverse registrazioni con il nome Cattleya Orange Gem: una nel 1918 e l’altra nel 1929, ciascuno con genitori diversi. Pare che nel nostro caso si tratti di quella del 1929, che ha come genitori Cattleya Elinor x Cattleya G. S. Ball.

C. Elinor = C. schroederae x Coronet (1902)
C. Coronet (1902) = C. cinababarina x C. harpophylla
C. G. S. Ball = C. schroederae x C. cinnabarina C. Anzac = C. Maratona x C. Dominiana
C. Marathon = C. Empress Frederick x C. Psiche
C. Dominiana = C. dowiana x C. purpurata
C. Psyche = C. cinababarina x C. coccinea
C. Empress Frederick = C. dowiana x C. mossiae

Questo ibrido ha vinto un Award of Merit sia dalla American Orchid Society che dalla Honolulu Orchid Society.