Laelia lobata var. alba

Laelia lobata (Lindl.) H.J. Veitch 1887 – varietà alba – collezione rio Parnasso.

Originaria del Brasile. Le poche piante di Laelia lobata rimaste nei luoghi di endemicità, crescono sulla superficie di scogliere rocciose che si affacciano sull’oceano, vicino a Rio de Janeiro.
Dimensione pianta: dimensione standard delle Cattleya. Laelia lobata ha pseudobulbi cilindrici che crescono da un rizoma strisciante. La pianta ha una foglia eretta, lunga e coriacea. Produce da 2 a 5 fiori fragranti. Fiori simili a quelli di Cattleya. La tipica forma di colore di Laelia lobata è viola-lavanda con un labello amitista scuro con una gola gialla. I petali sono ampi e ondulati. Stagione di fioritura: primavera o inizio estate. Temperatura crescente: da media a calda. È disponibile una forma bianca nota come Laelia lobata var. alba. Diversi ibridi hanno usato questa specie come uno dei genitori.

Sinonimi: Bletia boothiana; Bletia lobata; Cattleya lobata; Hadrolaelia lobata; Laelia boothiana; Laelia grandis var purpurea; Laelia riveri; Laelia virens; Sophronitis lobata

Laelia lobata è in pericolo in natura e tutte le importazioni sono state vietate ai sensi della CITES. Tuttavia è coltivata e riprodotta in collezioni private e può essere acquistata da rivenditori di orchidee.
Fornire luce intensa con una buona circolazione dell’aria. Innaffiare e fertilizzare pesantemente durante la crescita attiva. Fornire meno acqua durante i mesi più freddi dell’anno. Ha la reputazione di un uomo timido, preferisce essere sostenuta e legata al vaso con dei tutori. Robusta e facile da coltivare.

Laelia lobata (Lindl.) H.J. Veitch 1887 – varietà alba – collezione rio Parnasso.

Storia e tassonomia Laelia lobata fu descritta per la prima volta come Cattleya lobata dal botanico John Lindley nel 1848 in The Gardener’s Chronicle (pag. 403). Per la verità, fiori e morfologia erano assai simili a Cattleya labiata, tanto da esserne considerata una varietà di C. labiata. Quando Lindley fondò il genere Cattleya (1821), descrisse le prime specie come C. labiata, ma successivamente, nel 1848, con la descrizione della L. lobata non si preoccupò della similitudine o forse non gli venne mai in mente di una possibile confusione fra i due nomi C. labiata e C. lobata. La confusione si era insinuata già in precedenza quando il naturalista britannico George Gardner nel 1836 scoprì L. lobata sulla catena montuosa Organ, nella provincia brasiliana di Rio de Janeiro. In quell’occasione Gardner annunciò di aver ritrovato la perduta C. labiata. Lindley cercò di mettere ordine fra i due generi, sistemando le specie in rapporto al numero di pollinia; otto per le Laelia e quattro per le Cattleya, ciò nonostante i coltivatori di orchidee di tutto il mondo continuarono a chiamare L. lobata (otto pollinia) C. lobata per il resto del 1800. Ed è così in The Orchid Grower’s Manual, settima edizione 1894, Williams cita solo Cattleya lobata. Per lui non esiste Laelia lobata. Si sa che nelle regole della nomenclatura botanica, la priorità dei nomi è determinata dalla data di pubblicazione. Sul finire del ventesimo secolo (1999), il nuovo approccio di analisi del DNA dimostra che le Laelie brasiliane come L. lobata sono botanicamente diverse dalle Laelie messicane. Inizia così la nuova disputa tassonomica con la benedizione della scienza moderna sulle Laelie brasiliane. Ed è così che Laelia lobata si trova nella più assoluta incertezza tassonomica e potrebbe finire per essere ribattezzata praticamente su qualsiasi cosa. Ci si chiede se vale la pena ad infierire sul “genere” ogni qualvolta ci si imbatte in ogni piccola deviazione nelle caratteristiche della pianta.

Laelia lobata (Lindl.) H.J. Veitch 1887 – varietà alba – collezione rio Parnasso.

Scarso interesse commerciale: Laelia lobata è originaria di un’area limitata del Brasile, nelle vicinanze della città di Rio de Janerio, a sud a nord dello stato di San Paolo. Cresce sulle rocce di fronte all’oceano ed è completamente esposta al sole. Viste le difficoltà di raccolta, L. lobata non è mai stata disponibile in grandi quantità nel mercato commerciale del 1800, di conseguenza le maggiori compagnie di orchidee in Europa non erano interessate. A supporto di questa analisi va notato che il più famoso di tutti i libri di orchidee, “Lindenia e Reichenbachia” edito rispettivamente da Linden e Sander, non presenta disegni di Laelia lobata e si dice che sia una specie raramente presente nelle esposizioni orchidofile

Curiosità: A volte la letteratura ha presentato Laelia lobata sotto il nome di Laelia boothiana descritta nel 1853 dal botanico H.G. Reichenbach, però, pur avendo descritto la pianta con il nome di genere Laelia per primo, ha avuto precedenza la descrizione di Lindley 1848 come C. lobata, poichè il nome della specie ha priorità botanica quindi L. boothiana non è un nome corretto per questa orchidea.

Ibridazioni: Stranamente Laelia lobata è stata usata poco nelle ibridazioni, nonostante presentasse ottime caratteristiche di genitore. Nei secoli passati fu incrociata con molte Cattleya a fiore grande come C. labiata, Cattleya trianaei, Cattleya mendelii, Cattleya mossiae e Cattleya dowiana e con altre Laelie brasiliane a fiore grande come Laelia crispa, Laelia tenebrosa e Laelia purpurata. Gli ibridi risultanti, tuttavia, non risultarono attraenti come altri incroci fra Cattleya e Laelia. Laelia lobata in natura si ibrida con L. crispa per produrre l’ibrido naturale Laelia × wyattiana e con Cattleya intermedia per produrre Laeliocattleya Amanda.

Laelia lobata in coltivazione: Laelia lobata ha la reputazione di essere un’ orchidea “timida”nella coltivazione. Desidera una buona quantità di sole e per questo dovrebbe essere collocata nella posizione più soleggiata della serra, quanto basta per evitare che le foglie diventino eccessivamente gialle. Il normale colore verde chiaro delle foglie è consigliato per tutte le Cattleya, insieme alle normali temperature Cattleya di 58 F (14. C) notte e 85 F (29.5 C) giorno. Alcuni coltivatori suggeriscono di permettere a L. lobata di uscire dal bordo del vaso, in tal modo si ottengono le migliori fioriture. Come la maggior parte delle piante, anche L. lobata risente le operazioni di rinvaso. Le piante appena rinvasate necessitano di una tenera e amorevole cura dopo il rinvaso. Spruzzare la pianta frequentemente, ma annaffiare solo leggermente. Laelia lobata è una pianta resistente. Normalmente fiorisce in aprile e maggio.

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