Alatiglossum croesus, ex Oncidium

Un’orchidea con piccoli fiori di enorme fascino. Una pianta che mostra magnfiche fioriture, in cui predomina un giallo scintillante ed affascinante. È l’ex Oncidium croesus, ora Alatiglossum cresus, noto con il nome popolare ” ballerina di Rio”. Il nome di questo genere, Alatiglossum, deriva dal latino: alatus, che significa “con le ali”, e glossum, che significa “lingua”, in riferimento al labello della sua specie, che è a forma di ala.

Il genere Alatiglossum è stato separato dal genere Oncidium nel 2006 dal botanico di San Paolo, Dalton Holland Baptista. Sempre nel 2006, Baptista pubblica la prima enciclopedia fotografica delle orchidee, dal Progetto Orchidstudium, realizzato in collaborazione con il biologo Americo Docha Neto. Baptista è un eminente tassonomo, fra i vari lavori ha partecipato alla catalogazione e organizzazione di oltre 2500 specie di orchidee. In qualità di specialista in orchidee originarie del Brasile, collabora come tassonomista con l’American Orchid Society, è consulente per la Orchid Conservation Coalition.

Ad ogni buon conto, Alatiglossum è un genere controverso, come nel caso di quasi tutte le piante smembrate del genere Oncidium. Il problema di fondo sta nella storica diatriba tra tassonomi brasiliani e inglesi. Senza nulla togliere alla Royal Horticultural Society (RHS), riferimento mondiale nella registrazione delle piante, va da se sottolineare anche la profonda conoscenza dei ricercatori brasiliani, in riferimento alle specie endemiche del loro Paese. Tutto inizia nel 2006 quando la RHS trasferisce numerose piante brasiliane dal genere Oncidium al genere Gomesa, non tenendo conto degli aspetti morfologici delle piante. Questa azione viene considerata un grave errore dagli orchidologi brasiliani e da ciò prendono la decisione di creare una nomenclatura diversa per queste piante.

Alatiglossum è un genere appartenente alla famiglia delle Orchidaceae, e corrisponde all’antica sezione Barbata di Oncidium. È composto da circa 16 specie epifite e che vegetano nelle foreste ombrose e umide della Foresta Atlantica brasiliana. Purtroppo la Foresta Atlantica oggi è ridotta del 15% rispetto ai secoli scorsi.

Alatiglossum croesus, originariamente èstato descritto come Oncidium croesus, nel 1857, dal botanico tedesco Heinrich Gustav Reichenbach (1823 – 1889). Reichenbach identificò, descrisse e classificò più di mille specie di orchidee e, fu anche direttore dell’Orto Botanico dell’Università di Amburgo, in Germania. Molti confondono il suo lavoro con quello di suo padre, che fu anche un noto botanico. Per facilitare la corretta interpretazione, in tassonomia è solitamente indicato come Rchb. f., dove f = filius (figlio), mentre le opere del padre appaiono abbreviate in Rchb.

Sinonimi: Gomesa croesus; Kleberiella cresus; Oncidium longipes var. cresus e Oncidium croesus, Kleberiella croesus, Oncidium eurycline e Gomesa eurycline.

Il nome di questa specie – croesus – è una parola di derivazione latina, che significa “esuberante” “abbondante”, in riferimento al gran numero di fiori che sbocciano. Per la forma del suo labello, che ricorda una gonna, e per il movimento dello stelo del fiore quando viene mosso dal vento, questa è una delle tante orchidee che ricevono l’affettuoso soprannome di “orchidea ballerina”. Questa specie originaria di Rio de Janeiro, nel Brasile sudorientale, dove cresce epifita nella Serra do Mar, ad altitudini che variano dal livello del mare ai 700 metri.

Coltivazione: questa pianta necessita di una buona aerazione alle radici per consentire l’asciugatura fra le bagnature. In caso si decida di coltivare la pianta in vaso, conviene usare un substrato fatto con parti uguali di corteccia di pino, carbone e ghiaia fine. Innaffiare la pianta frequentemente e in piccole dosi, con l’aggiaunta di fertilizzante equilibrato ogni 15gg. Prestare attenzione alla ventilazione dell’ambiente per evitare l’attacco di parassiti e prevenire malattie fungine, batteriche e virali. Ombreggiatura dal 50 al 60% e temperature comprese tra 5 e 35 gradi. Fioritura primaverile, i fiori durano 20 gg.

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