Numeri e valutazioni Flormart-EOC 2006

Quest’edizione primaverile del Flormart-Miflor ha raggiunto quasi i 25000 visitatori con un incremento del 30% rispetto alla passata edizione, che dava segni di particolare staticità

Leggendo complessivamente i numeri, sembra che l’abbinamento con l’esposizione orchidofila Europea abbia pagato.
Analizzando settorialmente le presenze, non appare chiaro quale delle due manifestazioni è di traino.
I visitatori paganti entrati dall’ingresso EOC sono stati 7000, i rimanenti 18000 sono entrati dagli ingressi Flormart-Miflor con Card gratuite o ridotte e/o biglietto specifico.

Probabilmente i visitatori che per comodità chiamiamo “Flormart” sono arrivati a Padova con l’intento di vedere anche le orchidee, ma per una macchinosa separazione sono dovuti transitare dagli ingressi Flormart.

Questa paradossale separazione, che fisicamente dava la sensazione delle barriere carcerarie di “Guantanamo” ha prodotto l’inevitabile effetto imbottigliamento: i visitatori dei padiglioni Flormart, a differenza degli “orchidofili” ai quali non era consentito migrare, avevano il diritto di transitare anche nel padiglione delle orchidee.

Domenica 19 febbraio, ultima e classica giornata dei “saldi di fiera”, i visitatori sì son riversati tutti nel padiglione delle orchidee, creando un girone Dantesco indescrivibile sotto tutti gli aspetti, non ultimi quelli della pubblica sicurezza: la security della Fiera, tanto solerte in altri casi, in questa circostanza non si è vista.

Nel padiglione n° 6 non sono mancate neanche le decisioni folcloristiche, siamo in carnevale ed ogni scherzo vale: venerdì, notte tempo sono state tolte sedie e tavoli predisposti in due spazi liberi, si pensa che tale azione sia stata partorita dagli organizzatori per evitarne l’uso indebito a quei quattro scalcinati di Orchids club.

Viene in mente lo “Sceriffo” Gentilini ex Sindaco leghista di Treviso, quando anni fa fece togliere le panchine dai giardini pubblici per impedire agli extracomunitari di sedersi nei pressi della stazione ferroviaria.

Il risultato evidente di quest’azione è stato solamente quello di far giustamente bivaccare qua e la, gruppi di persone stanche, a volte anche sedute per terra.

La coreografia di base dell’esposizione, commissionata ad un’azienda del settore è stata curata con capacità, ad ogni modo, il tutto sarebbe stato più fruibile se le isole espositive fossero state indipendenti. A detta di molti, la parete finale che relegava le associazioni in una specie di astanteria, poteva non esserci.
Complimenti per le luci.

14 pensieri su “Numeri e valutazioni Flormart-EOC 2006

  1. Elettra

    Ho rinvasato tutto Graziano fuorchè la Rodriguezia che è su fibra di qualche felce arborea, per i paphio mi sono andata a rileggere i post di Guido, sempre validi e dettagliati, ma c’ho messo del mio perchè non avevo il carbone, ho usato sopra allo strato di drenaggio … torba di sfagno, sfagno, agriperlite, pezzi di pietra lavica, sabbia silicea purissima(la mia, quella che usiamo per le “anime”, è sabbia francese a granulometria fine), bark il tutto mischiato… vediamo attendo giudizi vostri e delle piante, per ora il venustum di cui mi lamentavo qualche tempo fa, che ho rinvasato, pare gradire e sta crescendo.

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  2. Graziano

    Cari amici, ho terminato l’invasatura di tutte le piante che ho acquistato a Padova e volevo avvertirvi: nel caso non ve ne siate accorti le piante che un pò tutti abbiamo comprato dai vari venditori vanno accuratamente controllate e possibilmente rinvasate con l’appropriato composto, ho potuto constatare per esempio che alcuni paphio frutto di divisini appena avvenute sono state invasate con composti assolutamenti inappropriati.
    x Guido, credo che un pò tutti noi abbiamo bisogno di qualche buon consiglio di come trattare le nostre nuove piante acquistate a radice nuda per aiutarle a radicare nel migliore dei modi, sarai pagato per i sicuri buoni cosigli in NATURA, intendo in prosecco naturale chiamto in termine tecnico METODO CLASSICO.
    Attendo i tuoi consigli ciao e a presto.

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  3. Gianni

    eh no, senno` resta il verde nella tastatura, il pollicione lo uso solo per fare le maiuscole da una parte, senno`uso il mignolo da quell ‘ altra.

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  4. Jago

    Come non detto secondo “i grandi orchiologi italiani” l’EOC vale solo per il congresso e non per i premi …come dicono a Roma “stanno a rosica’”…

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  5. Elettra

    Caspita Gianni hai scritto un papiro! Ma al dito ad aquila hai affiancato anche il pollicione per fare gli spazi come ti avevo consigliato?

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