Archivi categoria: Non solo orchidee

Oltre le orchidee, fiori, piante e parole.

Babbo Natale 2015: e i nonni stanno a guardare… felici!

babbo_natale_2015 Non erano ancora suonate le ore otto del mattino, quando Leonardo, il più grande dei nipotini, già bussava alla porta per controllare se Babbo Natale era passato a portare i regali. Il pomeriggio della vigilia l’abbiamo trascorso a preparare l’arrivo e per evitare che si dimenticasse di girare in Vicolo Parnasso, abbiamo anche sistemato una freccia sul palo della luce con su csritto: “Babbo Natale, gira dentro di qua!”
Abiamo anche preparato un piattino con, biscotti e una tazzina di latte per Babbo Natale, e due carote per le renne… e poi tutti a letto ad aspettare! Al mattino, il latte, i biscotti e le carote non c’erano più, al fianco del piattino c’era un bigliettino con scritto “GRAZIE”… e sotto l’albero, tanti regali!
E’ stato molto, molto generoso quast’anno!
Ecco un’istantanea in controluce, con vista da fuori: e i nonni felici, stavano a guardare!

Quel tenero orgoglio, e la grande fortuna di essere nonni

Racconti e favole: le storie del nonno.

E tu vallo a dire ai tuoi nipoti – quando ti chiedono, nonno raccontami una storia – che ai nostri tempi da bambini si andava a fare la “popò e la pipì” nel “cesso” vicino alla concimaia del letame, fuori al freddo, stando attenti a mirare il buco che dava nella vasca per la raccolta dei “liquidi reflui, e spesso senza porta, a proposito della privacy – si direbbe adesso.
nonnoSì perché, quando Leonardo, il più grande dei miei tre nipoti mi chiede: – “dai nonno raccontami una storia” – dopo aver catturato la sua attenzione, inizio sempre il racconto di fantasia con questa premessa: – “sai Leonardo, una volta eravamo molto poveri, non avevamo tutti quei giocattoli che avete voi adesso”.
Poi faccio una pausa strategica per verificare il gradimento e subito mio nipote interviene –“dai nonno, ancora” – ed allora capisco che l’atmosfera fantastica è stata creata. “Vedi Leonardo” – continuo – “ai nostri tempi non c’era la televisione” “non c’era la televisionee!” interviene stupito Leonardo – “e non c’era nemmeno peppa – pig, ai miei tempi c’erano i maiali che abitavano nelle loro casetta in legno, vicino a quella delle galline e delle mucche” – preciso – “Davverooo” – ribatte Leonardo – “Ma cosa ci facevano tutti quegli animali nella tua casa!” – esclama!.
Rifletto un attimo e subito capisco di essermi ficcato in un vicolo cieco: e tu vallo a dire che i salami, le salsicce, il prosciutto ed anche un buon dolce (almeno per noi bimbi di 60-70 fa, si facevano e si fanno con il maiale, e che le galline servivano e servono per preparare i buoni brodini e gli arrosti per nutrirci.
Il “politically correct terms” mi impedisce di andare oltre, mi sento addosso le ire funeste dei vegetariani, dei vegani, e di tutti gli esperti in pedagogia contemporanea.
Devo virare nel discorso, sperando di riuscirci, ed allora mi rifugio nel mio pezzo forte: LA CASA DEL LAGO BLU, che poi, siccome una sola storia non basta, la rimodulo per tutti i colori: lago verde, lago rosso, lago marrone ecc, cercando sempre un filo conduttore.
Per portare la fantasia di Leonardo nel nuovo racconto, riparto dalla povertà dei nostri tempi, esclusa l’allora abbondanza dell’acqua pura dei nostri ruscelli.
“Vedi Leonardo, quando ero bambino, i miei genitori e i miei nonni avevano due mucche”: “Due mucche!” – esclama divertito -“Sì,” – continuo io – “e ogni mattina e sera le accompagnavo a bere l’acqua del Rio Parnasso, là, vedi?” E con l’indice della mano indico il ” passo” ancora esistente. Lui guarda incuriosito ed io capisco di averlo in “pugno”; ora posso iniziare la favola del lago blu. “Leonardo, tu sai che l’acqua che scorre lungo il Rio, va a finire in un grande lago, dove c’è un bellissimo castello abitato dal conte Ulisse. Però in quel paese dal grande lago c’è un problema da risolvere: ogni mattina l’acqua del lago diventa sempre di colore blu”… il resto fatevelo racconare da mio nipote, questa storia l’ha ascoltata tantissime volte e sono convinto che ormai se la ricorda a memoria.

Felici sotto la pioggia

famiglia_asilo_14_09_2015 leonardo_scuola_materna_albero_14_09_2015IMG_20150914_120552918 Un fine settimana felice: Germania, Lindau (Bodense): i primi giorni di scuola materna di Leonardo.
Nonni, mamma e nipoti… il papà? Poverino sta lavorando 😉 Un bacione a nonna Dimitrula!
Nelle foto da sinistra: Alessandro, mamma Konstantina, nonno Lillo, nonna Rosetta, Leonardo, e Lydia.
Leonardo sull’albero dei sogni, grida tutta la sua felicità!!

Quando un matrimonio è gioia

Non solo orchidee! Ma nel bouquet della sposa profumavano le orchidee della mia collezione.

Grande festa ieri, in Villa C.& C.
Quando un matrimonio è gioia: i miei cognati Lorella e Carlo, dopo 21 anni di riflessione hanno firmato la “resa” IMG_20140913_160838465davanti al pubblico ufficiale incaricato, On. Floriana Casellato ex sindaco di Maserada sul Piave: erano da poco passate le 4 del pomeriggio! Poi, la numerosa compagnia al seguito, con un piccolo sforzo logistico (una cinquantina di metri dal Municipio) si è recata a festeggiare fino a notte fonda, immersa nella stupenda scenografia del parco della loro nuova dimora, con le coccole musicali della deliziosa interprete: Patty Patty.
Durante la cerimonia, nella sala consigliare aleggiavano le note delicate e suadenti del flautista Giacomo Lelli, già membro e interprete degli arrangiamenti di Goran Kuzminac.

IMG_20140913_183045805Nelle foto: in alto istantanea della cerimonia in Municipio – a sinistra la cantante Patty Patty insieme al Dj Marco Fabbian, pronti per dare inizio alle feste.

PS) – C’ero anch’io alla festa, ed anche mia moglie, sorella della sposa… a proposito, il prossimo 5 Luglio saranno 40 anni di matrimonio… 45 che siamo insieme: preparatevi tutti, inizieremo a far festa alle otto della sera (ora del matrimonio… con rito civile) e si salvi chi può!!