Archivio mensile:Giugno 2006

Insieme si può

Alla mostra di Salzano, orchidee (Orchids Club Italia), piante carnivore (A.I.P.C.) e gruppo acquariofili (G.A.R.B)….insieme in bella armonia.
Scorcio con orchidee alla mostra di Salzano
Chi non è collezionista dura fatica a sopportarci e spesso si stanca a sentirci discutere sempre della nostra passione…ed in questo versante noi orchidofili non ci batte nessuno.

A tal proposito mi torna sempre alla mente il viso disorientato del marito della nostra amica Manuela, grande appassionata di orchidee (ora lei ci sta guardando dal cielo), in occasione di una visita alla mia collezione.
Quella volta arrivarono, lui la moglie ed altri due amici orchidofili veronesi con la vecchia 127 a gas di Giorgio (velocità massima 80 Km in autostrada). Ricordo i saluti calorosi di Manuela e le esclamazioni liberatorie di suo marito – ” Guido non ne posso più, in oltre due ore di viaggio ho sentito parlare solamente di orchidee!!”
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Orchidee spontanee: domande e sensazioni.

Nota di redazione: sul prossimo post potrete ammirare le splendide fioriture delle Cattleye di Daniel “alias Dragon”

Pubblichiamo questa e-mail di Chiara, così come è giunta in redazione perchè è…un bellissimo affresco spontaneo.

…è un pezzo che non mi faccio sentire a causa del lavoro, comunque continuo a leggere e seguire anche se meno assiduamente i vostri racconti sempre interessanti, e soprattutto la caccia alle orchidee spontanee.


Circa un mese fa mamma e papà sono andati a trovare mio zio parrocco della parrocchia di Lentiai in provincia di Belluno per ammirare la straordinaria fioritura dei narcisi selvatici che ogni anno in primavera imbianca le montagne come una tardiva nevicata, tra le altre piante spontanee in fiore, inconsapevolmente sono state fotografate anche delle orchidee spontanee, anche se l’inesperienza del mio papà nell’utilizzo della digitale si nota molto, purtroppo un primo piano di una orchidee e divenuto sfuocato.


Invio le foto, non so di che tipo di orchidee si tratti, vedete un po’ voi se riuscite a riconoscerle.
A Presto e buona giornata.

…il quesito è rivolto agli “spontanei del blog”

Neve e Cypripedium

Nota di redazione: Il post è stato pubblicato solamente oggi perchè gli autori hanno dovuto attendere lo sviluppo delle “diap” fatte con una macchina tradizionale REFLEX… e si vede la qualità!

Sabato 02/06/2006
Questa mattina, era deciso da tempo, si và a fotografare Cypripedium ma il tempo incostante per questa stagione non dava speranza, troppo freddo sicuramente non ne troveremo di fiorite anzi forse ancora coperte di neve.
Armati di macchina fotografica, pile, e scorta di caffè corretto grappa partiamo per il Cadore, nostra meta la Riserva Naturale Orientata di Somadida e la val Marzon, indicataci dal nostro Guido come probabile sito appetibile, entrambe nel Comune di Auronzo di Cadore .
Prima tappa la val Marzon, che appena passato l’abitato di Auronzo piega a nord verso le Dolomiti di Sesto.
Ogni paio di tornanti ci si ferma e si ispeziona il bordo strada e i vicini ghiaioni, la “Scarpetta di Venere” ama i margini dei boschi radi con terreno pietroso, nessun segno e allora si continua a salire fino ad arrivare alla fine della strada asfaltata, parcheggio su un rientro del bosco e scendendo a momenti ne pesto una, non è fiorita, c’è troppa ombra, più in sù ci sono dei cespuglieti di erica mirtilli e rododendri al sole, lì saremo forse più fortunati.
Gabriella ne trova diversi esemplari ancora indietro, solo uno accenna il bocciolo florale, proviamo allora al torrente che attraversa la valle, “Lei” predilige anche i greti ma hanno fatto lavori di regimazione delle acque e l’ambiente è stravolto, la sponda originale non esiste più.
Decidiamo di scendere a Somadida, se non c’è li torniamo a casa e se ne riparla tra 10 giorni e raggiungiamo loc. Palus San Marco al centro della Val D’ Ansiei e ai piedi dei maestosi gruppi delle Marmarole e del Sorapiss prendendo subito il sentiero che porta al bosco del Socento formato da monumentali abeti bianchi alti più di di 25 mt, e … sì ai suoi
margini ne vediamo una, tre , cinque, fino a diventare tante in vari stadi di sviluppo, una ha il fiore quasi aperto la fotografiamo e contenti torniamo verso la macchina sempre scrutando il sottobosco e d’improvviso restiamo senza fiato: in un piccolo avvallamento coperto da mughi finalmente si mostra in tutta la sua bellezza la regina della orchidee alpine con un gruppo di sei esemplari in piena fioritura.

Cypripedium calceolus (L.) Pianella della Madonna, alta anche oltre 50 cm dalle foglie elittico- ovate molto lunghe, ha il fiore dall’ inconfondibile labello giallo a forma di pantofola con petali e sepali lunghi e lanceolati color porpora, che secondo Gabriella, (come al solito presa dal sacro fuoco botanico si è lanciata verso di loro) è profumato. Presente da 800 a oltre 2000 mt fiorisce da Maggio a fine Luglio, ed è tornata a essere presente in molte località montane dopo anni di raccolta indiscriminata.
Finalmente soddisfatti decidiamo di tornare a casa, ma no ci diciamo, già che siamo qui facciamo un salto fino a Misurina appena sopra c’è una torbiera dove è presente Dactylorhiza cruenta.
Ci fermiano al lago per ammirare le tre cime di Lavaredo, bellissime ancora imbiancate, il vento fa oscillare il Doblò, metto fuori il termometro, sono le quattro del pomeriggio e segna + 1 , ci guardiamo e si decide di ritornare a cercarla tra un pò ” oltretutto abbiamo finito il caffè con la grappa !!!”.
Ciao a tutti.
G & C. I.

Orchidee e medaglie

Come si diceva nel dopo EOC, le medaglie Italiane ricevute da Orchids Club Italia resteranno nella storia dell’Orchidologia Italiana e se ne sentirà discutere ancora per molto tempo, almeno fino alle prossime occasioni internazionali.
Ritorno nel tema delle nostre piante medagliate con questo post sull’ Epidendrum difforme “Alberto” SM EOC 06, Jacq 1760 e l’occasione è la fioritura in questi giorni nella mia serra di una divisione di quella pianta, che Guido mi aveva regalato successivamente alla chiusura della mostra.
La pianta in questione, un’esemplare enorme era stata premiata con la medaglia d’argento e il clone prendeva, grazie a Guido, il mio nome. La fioritura inaspettata nella mia serra, mi raddoppia la soddisfazione ed è l’occasione per fare il punto su questa specie.

Epidedrum difforme Jacq 1760.
E’ una specie diffusa in un’area che comprende l’America Centrale, Meridionale e le Antille, in un intervallo che va dal livello del mare ai 2.700 mt di altitudine. Ci sono circa 55 variazioni interspecifiche tanto da considerarla per alcuni, quasi un sub genere a se stante nel grande gruppo degli Epidendrum. Le forme con il labello trilobato sono presenti in America Centrale e nelle Antille, le specie con il labello grande sono distribuite generalmente in Sudamerica, le forme con il labello intero sono distribuite in America Centrale. Nelle nostre serre intermedie la specie fiorisce in periodi variabili al completamento degli apici vegetativi, i fiori sono verdi, cerei, occasionalmente bianchi (sp Equador), con un labello di circa 1,5 cm, tre o quattro per racemo, sono molto duraturi. Dopo alcuni giorni dalla fioritura il profumo fragrante “crema pasticcera” ha iniziato a diffordesi nella mia serra. epidendrum_diforme_alberto

Nella foto a sinistra si può scorgere la pianta premiata, in esposizione allo Stand Orchids Club EOC Padova 2006

In Florida prospera epifita tra le insenature di mangrovie e le macchie boscose nel lago di Seven Palm e nella baia del Tarpon assieme ad Encyclia tempensis, Prosthechea cochleata, Epidendrum nocturnum e una cinquantina di altre specie.

Mostra a Salzano

Bulbophyllum vaginatum [Lindley]Rchb.f 1864

Collezione Guido De Vidi – foto 09.06.06 – diritti riservati.

Una bella festa popolare a Salzano in provincia di Venezia…le nostre orchidee non potevano mancare.

Festa della Filatura: 09-06 al 11-06-2006

9 Giugno: inaugurazione festa con coro la Filanda (la festa apre dopo l’esibizione del coro che finisce verso le 22.30).

10 giugno: la mattina arrivano gli scolari che hanno partecipato al progetto scuola. Anche qui non siamo indispensabili, è un progetto che la nostra associazione completa (AIPC) con i bimbi che ha seguito nelle scuole, facendo vedere le piante al loro massimo.

Dalle 18.00 si apre la festa ci sara’ anche l’esibizione del circo maccheroni (molto bello da vedere)

11 giugno: si comincia dalla mattina per finire la sera.

Saranno presenti anche antichi mestieri con dimostrazioni pratiche, sfilata di macchine d’epoca e giochi per bambini tipo caccia al
tesoro e antichi giochi, si concludera’ la serata con una sfilata di moda .
In tutte le serate sara’ aperto il museo della filanda con dimostrazioni sull’antica lavorazione del baco da seta.
Per ultimo saranno presenti Aipc assieme a Orchids Club per divulgare il nostro hobby anche da queste parti.

…ci saremo con bellissimi esemplari… veniteci a trovare: Orchids Club.