Archivio mensile:Dicembre 2016

Maxillaria equitans o Heterotaxis equitans ?

Il genere
Maxillaria Ruiz & Pav. (1794)

Orchidee misteriose, strane, poco cercate rispetto a quelle di altri generi, eppure sono molto attraenti per i colori dei fiori e per gli aromi intensi di molte specie, caratteristiche che evocano nomi popolari quali: orchidea tigre, fiamma ecc.
Il nome scientifico del genere deriva dal latino “maxilla” con riferimento alla forma mascellare del labello di qualche specie.
Specie tipo Maxillaria ramosa Ruiz & Pavon 1794.

053E’ un genere molto numeroso (circa 600 specie) caratterizzato da forme morfologiche diverse, tanto che vari botanici stanno da tempo lavorando ad una sua revisione.
Le specie di questo genere sono principalmente epifite (piante grandi), alcune sono terrestri ed anche litofite (Maxillaria rupestris),oppure, ad esempio la Maxillaria picta, può essere trovata sia sugli alberi che sulle rocce.
Sono endemiche nelle foreste piovose (America tropicale e subtropicale), al livello del mare ed anche ad altezze ragguardevoli (3500 metri), questa peculiarità fa capire che le varie specie di questo genere richiedono condizioni di coltivazione assai diverse.
A grandi linee possiamo immaginare il genere Maxillaria diviso in due gruppi (gruppo a fiore piccolo e gruppo a fiore grande).
Molte specie già comprese nel genere Maxillaria sono state sistemate in altri generi: Lycaste e Xylobium.
Il genere Maxillaria, ha disorientato tassonomisti fin dalla sua origine. E’stato fondato da Ruiz e Pavón (1794) con una breve descrizione del genere, correllata da un disegno di un fiore e da capsule seminali, da Félix Prieto. Nel primo volume della loro successiva ‘Systema Vegetabilium Florae Peruvianae et chilensis’, Ruiz e Pavón nel 1798 elencarono 16 specie (13 di queste sono ora relegate ad altri generi e sottotribù, Garay, 1997. Maxillaria platypetala Ruiz & Pav. è attualmente considerato come il lectotipo valido (Brieger e Hunt 1969; Garay 1997; McIllmurray e Oakeley 2001. Il gran numero di specie descritte negli ultimi due secoli, e le diverse abitudini vegetative tra le specie hanno portato a una grande confusione, purtroppo, ancora non del tutto chiarita.

Maxillaria equitans (Schltr.) Garay, Bot. Mus. Leafl. 18: 208 (1958).
img_0243 Specie di medio/piccole dimensioni da clima caldo, epifita, a crescita cespitosa. E’ endemica in Colombia, Perù, Venezuela, Brasile e Bolivia, e vive nelle foreste montane umide ad una altitudine da 200 a 1500 metri.
Etimologia: dal latino ‘equitant’. Equitant è un termine botanico riferito a piante con foglie sovrapposte alla base, una dopo l’altra.
Specie originariamente descritta da Schlechter nel 1920 , con il nome di Camaridium equitans, nel 1958 è stata trasferita da Garay al genere Maxillaria come Maxillaria equitant, nome ancora ampiamente usato da molti collezionisti di orchidee, tuttavia, la tassonomia moderna consiglia la sua classificazione nel genere Heterotaxis.

Heterotaxis, etimologia: disposizione morfologica asimmetrica delle parti.

max_equitans_piantaMaxillaria equitans, che illustriamo in questo post non sfugge al clima di incertezza generale che si può cogliere anche in questo articolo pubblicato in American Journal of Botany nel mese di Novembre del 2007, da cui evidenzio:

…”The distinctly fleshy flowers usually possess fiber bundles in the sepals and petals, a character shared with the M. nasuta clade (A) but absent in Ornithidium (clade C). Heterotaxis is characterized by short rhizomes and laterally compressed, oblong, minutely wrinkled, unifoliate pseudobulbs subtended by various leaf-bearing sheaths. Exceptions are Maxillaria equitans Schltr. and M. valenzuelana (A. Rich.) Nash that exhibit pseuomonopodial growth without pseudobulbs. Based on these characters, Hoehne (1947)? created the genus Marsupiaria for these two species. Brieger and Illg (1972)? included M. nasuta and M. proboscidea (as synonyms of each other) in the Heterotaxis group, but these two species form their own separate clade along with M. cymbidioides (see clade A). Brieger and Illg excluded M. equitans and M. valenzuelana from this group. The generic concept Pentulops Raf. (based on M. discolor) is also embedded within the Heterotaxis clade. Barros (2002)? reinstated Heterotaxis, a decision supported and amplified by Ojeda et al. (2005)?, but the World Checklist of Orchidaceae (Govaerts et al., 2005?) still includes Heterotaxis as a synonym of Maxillaria.