Una spontanea al mese: rubrica a cura di Gabriella e Garlo Ivano
Questo mese proponiamo un interessante reportage fotografico sulle orchidee dei monti Iblei (Avola), curato dall’amico Salvo: date un’occhiata anche al suo sito
La Sicilia è una miniera di orchidee spontanee e non di rado ci s’imbatte in piacevoli scoperte: ecco la deliziosa Ophrys biancae
Nome scientifico : Ophrys biancae (Todaro) Macchiati.
Sinonimi : Arachnites biancae, Ophrys discors Bianca in Gussone.
Nome volgare: Ofride di Bianca.
Ophrys biancae, anche conosciuta con il nome comune di Ofride di Bianca, appartiene al gruppo Ophrys bornmuelleri diffuso nel mediterraneo centrale e orientale, che comprende 17 specie.
Ophrys biancae è stata descritta per la prima volta dal botanico avolese Giuseppe Bianca (1801-1883), da cui prende il nome.
Si suppone che l’origine di questa specie derivi da un’ibridazione naturale tra (Ophrys oxyrrhynchos X Ophrys tenthredinifera).
Ophrys oxyrrhinchos (foto: Monti Iblei, Avola)
Ophrys grandiflora (O.tenthredinifera) (foto: Monti Iblei, Avola)
Gli areali dellaOphrys biancae si sviluppano ad altitudini intorno ai 500-700 metri, si tratta di una specie endemica siciliana e più in particolare da sud-est ad ovest dell’isola. La pianta è alta da 10 a 25 centimetri.
L’infiorescenza contiene 4-10 fiori; i sepali sono concavi, rivolti leggermente in avanti, di colore bianco con una venatura verde al centro, si possono presentare anche con una colorazione rosea.
I petali sono piccolissimi, di colore bianco oppure leggermente rosati. Il labello è intero trapezoidale, convesso, di colore bruno contornato da un’ampia striscia gialla marginale, ricoperto da peluria uniforme, alla base del labello si sviluppa un disegno di
colore bianco a forma di H poco appariscente ed alla parte inferiore presenta una vistosa appendice rivolta in alto.
Ophrys biancae cresce su prati, garighe ricche di timo, terreni calcarei e boschi radi. Fiorisce tra Marzo e Aprile.
Le foto sono state scattate sull’altopiano ibleo nel Sud-Est della Sicilia.
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